Costellazioni: uno spettacolo moltiplicato

Tra gennaio e febbraio 2022 il Teatro Franco Parenti di Milano, ha presentato Costellazioni, di Nick Payne, giovane drammaturgo britannico.
Costellazioni è uno spettacolo che moltiplica le situazioni, i registri recitativi, le modalità vocali, i fasci di luce che si intersecano sul palco. Ed essendo questo per l’occasione una superficie a specchio, sembra si raddoppi finanche il numero degli attori presenti.
Che sono due: Elena Lietti e Pietro Micci.
La mano leggera e sicura del regista Raphael Tobia Vogel, che abbiamo già apprezzato in questa stagione in Mutuo Soccorso, lascia ai due bravissimi attori lo spazio per espandersi e dare vita a situazioni che si moltiplicano in base alle loro scelte diverse.
Meglio sarebbe pertanto nascere api da miele. Esse infatti vivono pochissimo e, rigidamente organizzate come sono in tre gruppi, Ape regina, api operaie e fuchi, conoscono con incrollabile chiarezza il loro preciso scopo di vita che è uno soltano. I fuchi, per esempio, devono solo fare sesso con la regina. Assolto il loro compito, muoiono.
Evidentamente la fisica quantistica, che in una sua legge asserisce che per ogni scelta che si compie, ci sono mille altri mondi che prendono vita da scelte diverse che si sarebbero potute prendere, si è scordata di loro.
Costellazioni indaga proprio il terreno scivoloso, affascinante e moltiplicato che nasce dall’incontro tra sincronicità, fisica quantistica, scelte e libero arbitrio. Ne esce uno spettacolo originale, un caleidoscopio di scelte possibili che determinano vite differenti.
Tutto sembra moltiplicarsi sulla scena posta al centro della sala con le file di poltrone disposte ai suoi due lati. Ed anche se le scelte non si realizzano è importante sapere di avere la possibilità di farle.
Vediamo un lui apicoltore e una lei che lavora nel campo della cosmologia quantistica in diverse modalità di incontro ad una grigliata e li seguiamo nei diversi potenziali sviluppi della loro relazione amorosa.
Costellazioni: esercizi di vite possibili
Che procede per piccoli segmenti. Ciascuno dei quali è declinato con registri diversi che portano a scelte diverse. Il modo di porsi dell’uno e dell’altra, le loro insicurezze, i loro problemi, le circostanze, la malattia, fanno si che davanti ad una stessa situazione, le reazioni siano differenti e quindi lo siano anche le scelte che condizionano poi le vite.
Un po’ come Die Kunst der Fuge di Bach o Esercizi di Stile di Quenau, dove tutto si rinnova e si trasforma in continuazione. L’autore francese descrive infatti in 99 modi diversi, lo stesso piccolo, insignificante, accadimento quotidiano stimolando l’immaginazione e la curiosità del lettore che potrà aggiungere la sua centesima descrizione. In Costellazioni lo spettatore potrà scegliere di fare alttrettanto!
Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
Costellazioni
di Nick Payne
traduzione Matteo Colombo
regia Raphael Tobia Vogel
con Elena Lietti e Pietro Micci
scene e Costumi Nicolas Bovey
luci Paolo Casati
assistente alla regia Beatrice Cazzaro
scene costruite presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti
produzione Teatro Franco Parenti / TPE – Teatro Piemonte Europa