L’ultima luna d’estate, un vaccino per l’anima
L’ultima luna d’estate, è una luna importantissima, mi diceva mio papà. Si era avvicinato alla terra in pensione, dopo una vita passata in aereo, a rincorrere il tempo per raggiungere paesi lontanissimi. Avevamo tutti pensato che avrebbe dato di matto, lui, abituato ad attraversare con leggerezza latitudini e longitudini, ora quasi confinato in un fazzoletto di terra tra le colline toscane davanti all’isola d’Elba.
Ed invece aveva cominciato a fare l’orto e a studiare la natura rispettandone i ritmi, anche lunari, lasciando fuori le accelerazioni che da sempre imprimeva alla sua vita. L’ultima luna d’estate mi diceva, quella che comincia dopo la metà del mese di agosto è crescente; ed è il momento migliore per procedere con tutte le principali operazioni di semina e trapianto.
L’ultima luna d’estate è anche il nome del festival di teatro popolare di ricerca, ideato e diretto da Luca Radaelli, anche direttore artistico di Teatro Invito. Si svolge dal 27 agosto al 6 settembre 2020 nelle cascine, nei parchi e nelle ville del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone, nelle province di Lecco e di Monza Brianza.
L’ultima luna d’estate per seminare il vaccino dell’anima
Il Festival, in questa particolare edizione, la XXIII, oltre al piacere per il teatro vuole davvero seminare qualcosa: una sorta di vaccino dell’anima, una cura fatta d’arte, cultura, bellezza capace di aiutarci a superare questa lunga notte di pandemia.
Oltre venti spettacoli per concludere l’estate con eventi all’aperto e in sicurezza: incontri, teatro per i più piccini, musica e passeggiate culturali negli splendidi luoghi della Brianza più nascosta.
Tra questi troverete Roberto Latini (padrino della appena passata edizione di Kilowatt Festival) con Cantico dei Cantici, accompagnato da musiche e suoni di Gianluca Misiti, vincitore del Premio Ubu 2017 come Miglior progetto sonoro; Mario Sala con Il sogno di un uomo ridicolo (produzione Teatro Outoff) di Fëdor Dostoevskij, che firma traduzione e drammaturgia insieme a Fausto Malcovati ( la regia è di Lorenzo Loris). É la storia di un uomo qualunque che sa di non essere considerato come vorrebbe e di essere costantemente deriso per ciò che pensa e dice, ma la sua utopia non è mai ridicola. Laura Curino e Renato Sarti ci presentano una riflessione sulla strage di Piazza Fontana, Il Rumore del silenzio. Lorenzo Baglioni con Bella, prof!, ci porta la sua visione del mondo della scuola. Giulio Casale offre un omaggio al Giorgio Gaber più caustico e sferzante, Polli d’allevamento. Claudia Contin racconta in Gli abitanti di Arlecchinia, favole didattiche sull’arte dell’attore e delle principali maschere della Commedia dell’Arte, accompagnata dalle musiche di Luca Fantinutti.
L’ultima luna d’estate è vicino alla terra
Campsirago Residenza presenta Alberi Maestri Kids, performance itinerante ed esperienziale alla scoperta del mondo degli alberi. Un cammino attraverso il bosco con cuffie, che ci porta ad ascoltare quello che la nostra terra e il nostro mondo ci stanno chiedendo: una nuova sensibilità necessaria a sviluppare le basi per una vita in accordo con il nostro pianeta. Sempre di natura parla il Teatro degli Acerbi con Il Testamento dell’Ortolano con Massimo Barbero, da un testo originale, poetico e meraviglioso, di Antonio Catalano – adattamento e regia di Patrizia Camatel. Anche Cada die Teatro che debutta con Pesticidio, di Pierpaolo Piludu e Andrea Serra, con la regia di Alessandro Mascia, racconta la storia della terra sfruttata e avvelenata dall’uomo e dalla sua ingordigia.
L’ultima luna d’estate è anche Luna Crescente
L’ultima luna d’estate, presenta però anche la seconda edizione del bando Luna Crescente dedicato a compagnie under 30. Tra i tanti video inviati al festival, ne sono stati selezionati 3. Le compagnie scelte presentano 20 minuti del proprio spettacolo. Il pubblico è invitato a votare. Lo spettacolo vincitore parteciperà alla prossima edizione del festival. Vincitore della scorsa edizione è Alessandro Sesti, che presenta Ionica, spettacolo realizzato dopo aver vissuto sotto scorta con Andrea Dominijanni, testimone di giustizia che vive a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, in Calabria.
Ideato e organizzato da Teatro Invito, in collaborazione con il Consorzio Brianteo Villa Greppi, il festival è realizzato grazie al contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Lombardia, dei Comuni di Bulciago, Carnate, Casatenovo, Lomagna, Missaglia, Montevecchia, Osnago, Sirtori, Sirone, Usmate Velate, Unione dei comuni Lombarda della Valletta, Viganò, il Parco di Montevecchia e del Curone. Sponsor storico del Festival è Acel Energie.