Kilowatt Festival, il festival che la città di San Sepolcro sente come proprio

Kilowatt Festival 2020, ideato da Luca Ricci e Lucia Franchi, direttori dell’Associazione CapoTrave/Kilowatt, è giunto alla sua XVIII edizione.
Da lunedì 20 a domenica 26 luglio 2020, a Sansepolcro (Ar), borgo rinascimentale, crocevia di quattro regioni Toscana, Marche, Umbria ed Emilia-Romagna, verranno presentati spettacoli di teatro, danza, circo, musica. Il festival, che promuove linguaggi artistici contemporanei, si svolgerà sui palchi all’aperto e nei chiostri, nel rispetto delle normative da Coronavirus, con un maxischermo in piazza, per estendere la platea degli spettatori.
Tra i 38 titoli in cartellone, 16 sono prime o anteprime nazionali e 8 sono spettacoli selezionati dai visionari. Sono questi, cittadini non addetti ai lavori che partecipano alle attività di Kilowatt scegliendo, attraverso un accurato e condiviso processo, alcuni spettacoli per il cartellone. Loro rappresentano la caratteristica principale del festival: la loro partecipazione infatti ha fatto si che la città tutta, lo senta come una cosa propria! La libertà è davvero partecipazione!

Un “Viaggio al termine della notte”: come ripartire
Sarà, ci si auspica, un “Viaggio al termine della notte”. É questo il titolo del romanzo di Louis-Ferdinand Céline: una notte che non finisce, ma rimane dentro di noi, qualcosa con cui dobbiamo necessariamente convivere. Dopo il buio della notte del distanziamento fisico che ha portato a quello sociale, ha congelato le nostre vite, ha inceppato l’andare accelerato del nostro mondo, dobbiamo scegliere se e come ripartire, e cosa farne di quel pezzo di notte dentro di noi.
Ecco che Kilowatt Festival diventa, proprio questo anno, una scelta politica, un atto sociale, di coraggio e fiducia. Una sfida resa possibile grazie allo sforzo, alla visione e alla realizzazione degli ideatori insieme a istituzioni, territorio, artisti e volontari. Un atto necessario per rompere quella abitudine altamente contagiosa e per qualche verso seducente, “della tana”. Perchè, come scriveva Céline le abitudini si contraggono più in fretta del coraggio.
Roberto Latini padrino del festival
Padrino del festival il pluripremiato attore, autore e regista Roberto Latini che porta in scena un suo storico spettacolo, alla cui opera vengono dedicati un incontro pubblico, una mostra e un progetto sulla drammaturgia. Amleto + Die Fortinbrasmaschine, è la riscrittura del Die Hamletmaschine che il drammaturgo tedesco Heiner Müller compose alla fine degli anni ’70, ispirata all’Amleto di Shakespeare. Il teatro d’innovazione che si fa tradizione, diventa anche tema di discussione con incontri insieme a Paolo Aniello, Antonio Audino, Elena Bucci, Elena Di Gioia, Roberto Latini, Claudio Longhi, Massimo Marino, Flavia Mastrella, Andrea Porcheddu, Antonio Rezza, Clarissa Veronico.
Pluralità di linguaggi contemporanei
Fra i tanti spettacoli in cartellone, segnaliamo Soffiavento – Una navigazione solitaria con rotta su Macbeth (s-concerto per voce e suono)” di e con Paolo Mazzarelli. Il Teatro dei Borgia (Medea per strada, Cabaret Sacco e Vanzetti), si lascia ispirare da Eracle in “Eracle l’invisibile” con la drammaturgia di Fabrizio Sinisi. Si sarebbe dovuto svolgere in una tenda con 25 spettatori alla volta, mentre ora, per la normativa covit, sarà in un chiostro. Proprio come un’esperienza di vita, si adatta alla vita e a quello che sta accadendo intorno, grazie anche alla collaborazione di Kilowatt Festival che si è adoperato per cercare alternative. Ci racconta di un uomo come tanti, un buon padre di famiglia, un marito felice, la cui vita inciampa in un evento imprevisto e si sgretola.
Alla terra e al grano ci porta il Teatro delle Ariette, la compagnia di attori-contadini che fa il pane in Valsamoggia e propone Trent’anni di grano – autobiografia di un campo, per raccontare attraverso il grano il nostro presente. Gli spettatori, seduti attorno a un grande tavolo mangiano insieme le tigelle preparate insieme.

Tabù, Ho fatto colazione con latte alle ginocchia, di Roberto Scappin e Paola Vannoni che si confrontano col proibito tra folgoranti battute e situazioni surreali. La piccola Compagnia Dammacco con il premio Ubu, Serena Balivo, porta Spezzato il cuore della bellezza. E d’amore filiale e incondizionato si parla in C’est la vie (prima nazionale) del drammaturgo e regista franco-marocchino Mohamed El Khatib: una commovente guida all’uso della vita con gli attori Fanny Catel e Daniel Kenigsberg che raccontano la loro comune tragedia della perdita del figlio. Tra clownerie e musica contemporanea, si parla del morbo di Alzheimer e fisica quantistica in Rimbambimento, con Andrea Cosentino e Fabrizio De Rossi Re. Il coreografo francese Jérôme Bel con Elisabetta Schwarz porta Isadora Duncan ritratto della grande Isadora Duncan. A passi di danza ci accompagna il coreografo Benjamin Kahn con Sorry, but I Feel Slightly Disidentified, primo capitolo di una trilogia dedicata al tema del corpo e degli stereotipi, con la danzatrice Cherish Menzo, vincitrice del Fringe Award 2019.
Chiuderà il festival Outdoor Dance Floor, in collaborazione con Anghiari Dance Hub, del coreografo e performer Salvo Lombardo: un’azione coreografica sostenuta dalla relazione con la pulsazione musicale, sonora e visiva di un live set multimediale.

Ricordiamo che per la forte valenza sociale, nel 2010 Kilowatt Festival ha vinto il Premio Ubu e
nel 2013 ha vinto il Premio Nico Garrone.
Da dicembre 2014 fino a novembre 2018, insieme al Comune di Sansepolcro, è stato capofila di un progetto europeo di cooperazione su larga scala denominato “Be SpectACTive!”. Il progetto che coinvolge altri 11 partner, sul tema dell’active spectatorship è stato rinnovato a luglio 2018 per altri quattro anni di attività, con Capotrave / Kilowatt come capofila unico del progetto e una partnership di 18 istituzioni in 15 diversi paesi europei.Dal 2018 è riconosciuta da Regione e MIBACT come Centro di Residenza della Toscana (in partnership con Armunia).
Istruzioni per l’uso
Vi invitiamo a usufruire della nuova biglietteria online:www.liveticket.it, così da limitare al massimo l’utilizzo di biglietti cartacei,le file agli ingressi e i contatti tra staff e spettatori.
Tramite questo servizio potrete scegliere il vostro posto, numerato direttamente al momento dell’acquisto. Data la capienza degli spazi limitata per le misure di distanziamento, sarà predisposto uno schermo presso Piazza Garibaldi che trasmetterà in live streaming gli spettacoli serali. Per accedere all’area streaming è previsto un biglietto super ridotto, acquistabile nelle modalità descritte precedentemente.
Kilowatt Festival, Teatro alla Misericordia, via della Misericordia, 52037 Sansepolcro (Ar)
Mail to: info@kilowattfestival.it – michele.rossi@kilowattfestival.it
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