“Nati corrotti” di Marco Cobianchi, storia e numeri della corruzione in Italia
Che l’Italia sia un Paese diverso, nel bene e nel male, è risaputo in ogni dove e in ogni tempo. La bellezza che rende unico il Bel Paese si staglia su uno sfondo culturale spesso reso oggetto di scherno da molta, troppa gente. Un disagio interno che nasce da un modo di pensare contorto e perverso, che lega con un nodo indissolubile la maggior parte di coloro che in questa Nazione sono nati e hanno imparato a viverci. Un’immagine tricolore resa scomoda dai numerosi scandali che si sono inseguiti e susseguiti in maniera ineludibile e che hanno reso l’Italia un posto ricco non solo di arte, gusto e monumenti, ma anche, e soprattutto, di corruzione.
Marco Cobianchi, giornalista di “Panorama”, per il quale cura le sezioni di politica economica e finanzia, e autore e conduttore del programma economico NUM3R1, trasmesso nel 2012 da Rai2, ripercorre nel suo nuovo libro “Nati corrotti“, edito da Chiarelettere, gli scandali e il malaffare italiano che hanno caratterizzato i primi 150 anni di Unità d’Italia, dalla spedizione dei mille di Garibaldi fino ai recenti scandali che hanno riguardato i tesorieri di partito.
Cobianchi racconta in maniera analitica, con numeri e statistiche, la piaga apparentemente insanabile della corruzione, lanciando tra le righe un monito a tutti coloro che vedono quest’ultima come un male incurabile da accettare passivamente e omertosamente: la corruzione è dentro di noi, ma non ce la possiamo più permettere.
Se in passato la gente viveva in quel minimo di benessere che le permetteva di passare sopra vergognose ovvietà, oggi non è più così. La crisi economica ha prodotto i suoi effetti laceranti anche nei confronti delle coscienze del popolo, che si è visto depauperato fino all’osso per salvare una patria destinata altrimenti al collasso, mentre i soliti corrotti non abbandonano minimamente l’infima volontà di continuare imperterriti nella loro opera di devastazione umana e democratica.
La corruzione in Italia è a livelli spropositati rispetto agli Stati europei e mondiali e, a detta delle istituzioni, può crescere ancora se non si contrasta in maniera convinta e con una volontà politica concreta. Nel mondo si pagano ogni anno più di mille miliardi di dollari in tangenti, che producono uno spreco di denaro pari al 3% del pil mondiale. Applicando questa percentuale al nostro Paese si può facilmente calcolare che la corruzione pesa sui bilanci pubblici per 50-60 miliardi di euro l’anno. Se si pensa che la manovra “Salva Italia” del governo Monti ha costretto gli italiani a versare sangue per consentire allo Stato di racimolare 30 miliardi, la metà di quanto costa annualmente la corruzione, si capisce lo sdegno raccontato da Cobianchi, che si fa timoniere di quanti non hanno abbastanza voce per poter urlare al mondo la propria volontà di cambiare le cose, di cambiare l’Italia.
In poche parole, un libro che rappresenta un manifesto di indignazione che accomuna le coscienze di un intero popolo, esausto e sfiduciato, ma pur sempre vivo.
Giuseppe Ferrrara
4 novembre 2012
Info:
Edizioni Chiarelettere, ebook Original
prezzo euro 2,99
http://www.chiarelettere.it/php/catalogo.php?cat=Original&avan=block#catalogopage