Joy Division – Tutta La Storia – Peter Hook
Tsunami
Splendida rievocazione della nascita, della vita e della morte dei Joy Division, la band inglese che nonostante i pochi dischi realizzati e i pochi anni di attività nella seconda metà dei ’70 continua a sopravvivere nel ricordo degli appassionati di musica. Leggendo le 300 pagine del libro, ricche di aneddoti, retroscena e memorabilia non solo sembra di stare tra loro in furgone, sul palco o per le strade di Manchester ma si finisce in quell’epoca in cui ai concerti si andava senza smartphone, in cui i dischi si compravano e si ascoltavano, in cui c’erano sempre gruppi da scoprire. Un mondo ormai perduto per sempre.
Quitaly – Quit the doner – Indiana
Un blogger tra i più interessanti in giro per l’Italia osserva e analizza caratteri e comportamenti di pezzi importanti del nostro paese. Un raduno di alpini a Piacenza, una convention di Herbalife, una breve vacanza in Salento, il Salone del mobile a Milano e il concerto fricchettone. Tutto serve all’occhio di Quit the Doner per decifrare le parole d’ordine, per smontare il linguaggio e rivelare le magagne di tanti aspetti di una vita contemporanea che in superficie sembra liscia e levigata.
Stati di grazia – Davide Orecchio – Il Saggiatore
Bel romanzo intriso di Novecento, che prima parte lento, poi procede a strappi e infine si conclude con una grande sorpresa.
Dopo averlo letto restano in mente pezzi di storia, della storia fatta a pezzi dai caporali che in Sicilia negli anni ’50 mandavano i bambini nelle miniere di zolfo e fatta a pezzi dai militari che in Argentina con il golpe del 1976 tolsero la vita a una generazione. Gli uomini intrappolati nel romanzo passano decenni nel segno della povertà e della sofferenza, alcuni attraversano l’oceano, molti lottano e tentano di riscattarsi.
Gli ultimi della fila convivono a Roma con i fantasmi degli amici e dei compagni persi per strada.
Rod Stewart – L’autobiografia – Rod Stewart – Mondadori
Per due terzi è un buon libro, che racconta la storia di un ragazzo classe ’45 che parte da un sobborgo nel nord di Londra e diventa una stella mondiale senza tralasciare il magnifico scenario della musica degli anni sessanta e settanta.
Nella parte finale c’è troppa cronaca rosa (tre matrimoni e otto figli in totale), ci sono troppe smancerie e c’è troppo gossip sugli amici del jet-set.
Il Toro non può perdere – Eraldo Pecci – Rizzoli
L’ultimo scudetto del Torino, lontano 38 anni, è raccontato partita per partita da Eraldo Pecci, talentuoso centrocampista che nel 1975 è poco più che ventenne. All’epoca il calcio non è trasmesso tutti i giorni in televisione, i tifosi riempiono gli stadi e sperano nel 13 al totocalcio, i giocatori non hanno il procuratore e il presidente li tratta come figli, ora a sberle ora a carezze.
Da aggiungere l’atmosfera legata al carattere del Torino, un club ricco di storia, con tifosi molto appassionati e con la scomoda vicinanza dei ricconi della Juventus.
di Marco Guerra