E l’eco rispose di Khaled Hosseini
Ci sono persone che sentono l’infelicità con la stessa inevitabilità con cui altre amano: in segreto, con intensità e senza rimedio.
Si arriva a questa consapevolezza attraverso le pagine del nuovo romanzo di Khaled Hosseini, E l’eco rispose, e, arrivati a questa frase piena di verità, si è solo a metà di un affascinante racconto che ancora una volta snoda trent’anni di storia afghana attraverso le vicende personali dei protagonisti. Come nei suoi due precedenti romanzi, lo scrittore si affaccia sul mondo afghano analizzando ancora una volta le relazioni famigliari e mettendo al centro non più solo la paternità, come in Mille splendidi soli, ma anche tutti i legami tra fratelli, amanti, cognati e matrigne.
L’inconfondibile delicatezza dell’autore è il filo rosso che permette di narrare le ferite profonde di un popolo messo a dura prova dalla Storia: nel suo terzo capolavoro però Hosseini utilizza diversi punti di vista per intrecciare in maniera progressiva le vite dei suoi personaggi e per stupire il lettore in un percorso che va da Khabul a Parigi, da San Francisco alla greca Tinos.
Gli indiscussi protagonisti del romanzo sono due bambini di un piccolo villaggio vicino a Kabul, Abdullah, di dieci anni, e Pari, venduta a soli tre anni ad una ricca famiglia: la trama non è che la dimostrazione di un amore straordinario che riuscirà a tenerli uniti, nonostante gli anni, le distanze e le difficili vicende del loro Paese. Le loro storie però non sono le uniche ad affascinare il lettore: scoprendo le storie di Pari e Abdullah, infatti, ci si appassiona alla delicata storia dello zio Nabi, al triste passato della matrigna Parwana, alla complicata vita della madre adottiva Nali e del padre adottivo Suleiman e ai desideri di Timur e Idris, tornati dopo anni nel Paese d’origine. Attraverso generazioni e continenti, lo scrittore riesce così a fornire non solo la medesima storia attraverso gli occhi di tutti i loro protagonisti, ma anche a dare al lettore la diversa visione dei fortunati, ossia coloro che hanno potuto fuggire alla distruzione della guerra, e delle vittime che a Kabul hanno trovato la tomba di famigliari e sogni e che vedono le loro vite narrate senza rispetto da chi i fatti non li ha realmente vissuti. In un periodo in cui l’attenzione verso l’altro, soprattutto più sfortunato di noi, non è mai abbastanza, il romanzo di Hosseini si presenta quindi di sorprendente attualità e si distingue nella letteratura contemporanea come l’ennesimo grido in favore del rispetto verso il dolore altrui, in particolare nei confronti di un popolo pieno di dignità e saggezza come quello afghano.
Titolo E l’eco rispose
Autore: Khaled Hosseini
Casa Editrice: Piemme, 2013
Pagine: 453
Prezzo: €16,92
di Annalisa Audino
7 ottobre 2013