COME FIORE COME VENTO. Piccolo elogio della speranza

Posso sedermi un po’ qui? Vorrei raccontarti la storia di questo forte e piccolo fiore e di tutte le meraviglie che succedono in questo giardino.
Come fiore, come vento è un saggio che nasce come un piccolo elogio alla speranza, dove dolore e fiducia si rincorrono. Nasce a dicembre 2018, un anno dopo Raccontami la luna. Un breve saggio scientifico composto da versi illustrati che ripercorre la sofferenza e le domande di una nonna e di come affronta la malattia del proprio nipote.
“I nonni sono quelli che ti amano di più forse perché sanno già che ti vivranno di meno” si legge nella prefazione del volume. Un saggio carico di emozioni dove versi e immagini si miscelano e trasportano il lettore nel luogo della narrazione. Non è facile raccontare la malattia, allora questo libro prova a raccontare la speranza.
Il saggio dà forza a tutte quelle persone che vivono o hanno vissuto il calvario di questo male. Il pigiama, i suoni, un peluche; tutti gli oggetti, durante il percorso della malattia, si caricano di pathos. Frasi brevi, a volte enigmatiche, coinvolgenti e cariche di luce. Le parole di una nonna che non si è mai arresa. Un piccolo manuale che brilla di speranza.
Le autrici del libro sono Dorella Scarponi, medico e psico-oncologa nel reparto di Pediatria Del Policlinico S. Orsola di Bologna, Roberta Vecchi, psicologa e psicoterapeuta e Alessandra Knowles ricercatrice e laureata in Biologia. Il maestro Piergiovanni Pierantozzi è illustratore del libro ed è volontario in arte terapia presso l’Unità Operativa di Pediatria Pession. Le illustrazioni presenti nel volume, ci racconta il maestro Pierantozzi, sono frutto della sua esperienza all’interno dell’ospedale, di ciò che ha visto, sentito, toccato.
All’interno del volume è presente la testimonianza di una nonna, Franca Spinozzi Scandola, una testimonianza reale, una prova di coraggio vissuta in prima persona. La storia della signora Franca è la storia di tante, tantissime nonne, mamme, sorelle e papà. Tante sfumature e un’unica speranza.
Come fiore, come vento è edito da Clueb e finanziato dalla Fondazione Guido Berlucchi.
Sentiamo direttamente da una delle autrici, la dottoressa Dorella Scarponi, come è nata l’idea per questo libro.
Buongiorno dottoressa, alla base di questo libro c’è un bisogno, quello di raccontare una grande storia di amore e coraggio, quella dei nonni e dei nipoti malati. Come nasce questo libro?
“Il libro dà continuità alla riflessione sull’importanza delle famiglie nel percorso di cura in pediatria. Ci siamo occupati di pazienti, genitorialità, fratria; non potevamo tralasciare i nonni, genitori dei genitori, elementi fondanti la storia generazionale.
Essi esprimono un forte bisogno di partecipazione all’esperienza di malattia, fornendo contributi organizzativi, assistenziali, umani. Ai nonni i pazienti si confidano con maggiore leggerezza, facilitati dalla distanza generazionale che consente un più ampio respiro relazionale. Testimoniano, con la loro presenza, passato e futuro e nello stesso tempo appaiono capaci di rimanere nel qui e ora senza alcuna fretta.
Sono l’immagine della solidità, della risposta convinta ai momenti critici della vita. Sono l’abbraccio che serve”.