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Il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori, in una nota rilasciata dopo la venticinquesima ‘Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia’, non lascia spazio ai dubbi riguardo la figura del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio, dichiarandola inutile e dispendiosa e avvalorando così la sua Proposta di Legge per l’abolizione di questo ente.
Santori, nello specifico, legittima le sue affermazioni attaccando una “gestione che nel tempo, oltre a non aver prodotto azioni specifiche di cui potesse usufruire il territorio, è colpevolmente assente proprio ora che l’allarme sociale sui minori è diventato tristemente evidente a tutti soprattutto con i fenomeni di sfruttamento minorile.”
Roma, e l’Italia intera, sono teatro (e il più delle volte impotenti osservatori) di disperazione, povertà e criminalità: l’elemosina, il disagio sociale, l’accattonaggio in strada, nelle metropolitane o di fronte alle biglietterie, sono solo alcune tra le vessazioni cui sempre più minori vengono costretti.
Per il consigliere, il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza non avrebbe però provveduto a presentare rilevanti modifiche, miglioramenti o proposte per porre rimedio ad una situazione dalle dimensioni lampanti e dalla gravità sempre più inconfutabile: sarebbe dunque un istituto superfluo, un “carrozzone da eliminare”.
Michela Maggi
23 novembre 2014