I funerali di Erich Priebke a Roma? Marino: ‘sarebbe un’offesa per la Capitale’
La morte di Erich Priebke, l’ex ufficiale delle SS venuto a mancare lo scorso martedì all’età di 100 anni, sta provocando in queste ore un vero e proprio tumulto politico che ruota intorno al suo funerale. Priebke, che non si è mai pentito di quanto commesso sotto il regime nazista, secondo il Vaticano non dovrebbe ricevere nessun funerale in chiesa. Il Vicariato ha precisato: «Non è prevista nessuna celebrazione esequiale in una chiesa di Roma per Erich Priebke».
L’avvocato dell’ex SS, Paolo Giachini, aveva invece chiesto che le esequie venissero celebrate in una chiesa di Roma martedì prossimo, un giorno prima dell’anniversario dei 70 anni della deportazione degli ebrei dal ghetto di Roma.
Una decisione, quella di non celebrare funzioni liturgiche per la dipartita di Priebke, che trova l’appoggio del sindaco di Roma, Ignazio Marino, che alla stampa ha ricordato che: «Ho concordato con Prefetto e Questore che sarà negata qualunque forma di funerali solenni. Roma è una città antinazifascista che ha sofferto drammaticamente. Proprio nei giorni in cui si ricorda il 70° anniversario del rastrellamento del ghetto. Roma non può diventare luogo di manifestazioni a favore di chi ha inflitto tanta sofferenza nelle persone che vivono in questa città».
La disputa comunque continua, l’avvocato Giachini ha affermato che il suo assistito «ha diritto ai funerali in chiesa, saranno in forma privata», e che: «I Patti Lateranensi prevedono che ciascuno possa fare pratiche religiose laddove la sede lo consente. Per cui anche Priebke ne ha diritto. La chiesa è dei fedeli e Priebke era un fedele. Da 2mila anni non è mai stato cacciato nessuno da una chiesa e non mi risulta che si possa fare neppure legalmente. Sarà comunque una cerimonia funebre privata parteciperanno parenti e amici stretti. Non deve avere un tono che possa avere riscontri politici e di solennità. Per fissare con precisione il luogo dei funerali aspettiamo il certificato di morte affinché si possa traslare la salma».
Il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, ha colto con approvazione la decisione del sindaco Marino. Per Pacifici i funerali di Erich Priebke a Roma: «Sarebbero uno sfregio al dolore delle persone con certe ferite che ancora non sono rimarginate. Un plauso alle forze dell’ordine e al sindaco Marino che ben hanno interpretato il sentimento di sgomento di una comunità».
Se vi è incertezza sui funerali di Priebke ve n’è ancora di più sulla sua sepoltura. L’avvocato Giachini ha detto: «Mi vedrò con i figli e decideremo. Comunque decine di persone hanno offerto la loro tomba di famiglia per Priebke. Anche il sindaco di un paese, in quanto cattolico, è pronto ad ospitarlo in un suo cimitero. È un fatto umano. Comunque ho anche spazio nella mia tomba di famiglia e gli cederei volentieri pure il mio posto».
Secca la risposta di Marino: «Credo che sarebbe un’offesa per Roma, città antifascista e antinazista, avere la sepoltura di Priebke. Però io sono il sindaco di Roma devo rispettare la legge, in questo momento gli uffici stanno verificando se ci sono le possibilità legali per rifiutare la sepoltura a un criminale nazista in una città antinazista e antifascista, come è Roma. Se ci fosse la necessità di un voto del Consiglio comunale, io certamente seguirei quella strada».
Anche dall’Argentina arriva il no sulla possibilità di deporre la salma di Priebke a fianco della moglie a Bariloche. Il ministero degli Esteri di Buenos Aires ha comunicato che il ministro degli Esteri Hèctor Timerman: «ha dato ordine di non accettare alcuna misura che consenta l’ingresso dei resti del criminale nazista Erich Priebke in Argentina. Gli argentini non accettano questo tipo di affronti alla dignità umana».
Enrico Ferdinandi
13 ottobre 2013