Saghe del cuore #2 – Bioshock

Le saghe che ci hanno emozionato – Bioshock
I videogiochi ci fanno vivere esperienze e creano sentimenti da parte dell’utente verso alcune serie, ogni persona crea una propria strada verso la cultura personale del videogioco. Quando ci viene chiesto: “Perchè giochi?” Pensiamo sempre al fattore divertimento e passione che acquisiamo da questo Hobby. Ma non è solo divertimento e passione, bensì esperienza e amore, perchè il videogioco non crea solo divertimento, ma dà emozioni. Tutto questo per dirvi che voglio e vogliamo occuparci delle serie che ci hanno emozionato e divertito di più nella nostra cultura videoludica personale.
Questo è il nostro secondo appuntamento di questa rubrica che ricordiamo uscirà il 21 di ogni mese, il primo era sulla saga di Resistance.
Bioshock
Hai presente quando sei ancora un ragazzino e vedi una copertina che ti attira fin da subito? Ecco, questo è quello che mi ha fatto Bioshock. All’epoca ero ignaro di tutte le varie cose positive che si dicevano su questo titolo, anche perchè ero nell’età che leggevo le riviste, ma vedevo solamente i voti e provavo un po’ tutti i giochi a sentimento. Quella volta però presi un videogioco che mi cambiò la mia visione sugli FPS.
Appartiene al genere FPS e fu sviluppato da 2k Boston e rilasciato su Pc e Xbox 360 poi l’anno dopo a seguito di tutti i complimenti fu portato su Ps3. Non tutti sanno che è il seguito spirituale di System Shock.
La trama è geniale, Rapture (La città sottomarina) viene creata nel 1946 da Andrew Ryan e viene alimentata dall’energia geotermica. Tutto questo fu fatto per scappare dalla politica e dalla religione che volevano opprimere il pensiero delle persone.
Solo che Rapture era fondata sul capitalismo, quindi le persone che non erano riuscite a salire al vertice furono messe da parte e si fondò uno schieramento contro Andrew Ryan. In tutto questo c’era un rivale, di nome Fontaine che riuscì a fare in modo che qualsiasi persona potesse diventare qualcuno. Quando Ryan vide che stava per perdere il controllo decise di schierarsi contro, sia in modo violento e politico.
Nel 1960 il protagonista di nome Jack si porta vicino ad un faro che poi scopre essere l’entrata di Rapture e per far in modo di uccidere i ricombinanti usa i plasmidi, che sono potenziamenti genetici.
Il gioco prevede tre finali diversi, quindi da modo di essere rigiocabile. Ci sono diversi tipi di ricombinanti ma anche i Big Daddy che sono i grossi protettori delle sorelline (sono incaricate di prendere l’Adam in giro) dato che loro sono vulnerabili.
Su Metacritic prese voti altissimi tanto da avere una media di 96/100.
Bioshock 2
Dopo il primo capitolo che ebbe una accoglienza strepitosa 2K Marin decise di fare un seguito, ma senza il produttore della serie. Infatti, a mio parere, questo è il capitolo meno bello. Il gioco uscì nel 2010, nella metà dell’era Xbox 360 e Ps3. Bioshock 2 è ambientato otto anni dopo il primo capitolo e noi vestiamo i panni del soggetto Delta (Modello di Big Daddy) che nel 1958 mentre era impegnato a scortare la propria sorellina (Eleanor Lamb) al sicuro.
Ma la madre della bambina interrompe la missione e tramite un plasmide che ipnotizza il soggetto, lo spinge a spararsi.
Il titolo inizia nel 1968 quando il modello Delta si risveglia seppur dovrebbe essere morto. La prima cosa che fa è cercare la sorellina data la connessione genetica e mentale tra i Big Daddy e le loro sorelle.
Anche in questo Bioshock ci sono tre diversi finali che vengono fuori in base alle azioni che compi.
Il Gameplay non fu cambiato di molto, l’unica novità era che avresti vestito i panni di un Big Daddy, quindi avevi la possibilità di usare la trivella.
Una grandissima novità che fu introdotta in questo capitolo fu il Multiplayer che però non ebbe il successo sperato e infatti nel capitolo successivo lo tolsero.
Su Metacritic non raggiunse i livelli del primo capitolo, prendendo un 88/100.
Bioshock Infinite
Il terzo capitolo della fortunata serie di Bioshock uscì nel 2013 ben 3 anni dopo il precedente e segnò il ritorno del suo creatore Kevin Levine con Irrational Games.
Infinite è un Prequel ed eredita il Gameplay dei precedenti capitoli seppur con qualche miglioria e novità.
La trama è molto semplice, noi siamo Booker DeWitt (un ex-agente dell’agenzia investigativa di Pinkerton) e il nostro scopo è salvare una ragazza intrappolata nella città di Columbia nel 1912.
Noi dovremo andare a Columbia (Città potente ma soprattutto volante) per salvare questa ragazza chiamata Elizabeth e annullare il nostro debito.
Dopo il gioco base hanno prodotto anche dei DLC veramente belli in cui noi vestiremo i panni di Elizabeth.
Bioshock Infinite su Metacritic prende un 94/100.
Il futuro della serie per me
Bioshock possiamo quasi dire con certezza che sembrerebbe una serie ormai conclusa, Kevin Levine aveva dichiarato che per il momento non ne avrebbe più prodotti.
L’unica soluzione è che un Team esterno prenda in mano il brand e ne faccia un seguito ma sinceramente a meno che non sia un capolavoro preferisco che la serie rimanga così com’è. Nel passato recente è uscita la Collection su Ps4, con tutti i DLC e molti miglioramenti sul comparto grafico e tecnico.
Pareri personali e della critica
Per la critica il miglior capitolo della serie rimane il primo capitolo anche se come voto la differenza da Infinite è di poche lunghezze, invece il peggiore e il 2.
Io ritengo Infinite il migliore, anche per via delle sue ambientazioni e della sua trama a dir poco assurda, vi invito a giocarlo se non l’avete ancora fatto.
Poi vogliamo parlare del fattore rischio? Portare un gioco ambientato in una città sottomarina ad una sopra le nuvole non è affatto facile, sicuramente c’era la possibilità di commettere un grave errore.
Tuttavia mi trovo d’accordo per quanto riguarda il secondo capitolo, anche per me è il peggiore e all’epoca ci rimasi davvero male seppur non era un brutto gioco.
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