Eternights – Un gioco di ruolo d’azione di cui innamorarsi

An uncommon blend of dating and hackNslash you didn’t think possible”. Recita così la tagline di Eternights presente nel sito ufficiale. Niente di più vero, poiché dopo il trailer di presentazione mostrato lo scorso anno, la prima opera di StudioSai dava l’impressione di possedere tante caratteristiche diverse dalla dubbia coesione.
A primo impatto sembrava ispirarsi alla serie Persona ma con un sistema di combattimento action, per finire con la caratteristica del simulatore di appuntamenti che pareva stonare nel contesto in cui è ambientata l’avventura.
Il team coreano ha invece inserito quella frase quasi in senso di sfida, in quanto la loro prima opera si è rivelata essere un videogioco dalle dimensioni ridotte che amalgama in maniera sensata quanto sopraelencato.
Una storia a tinte rosa, in uno scenario apocalittico, che volutamente non si prende sul serio, restando comunque toccante, divertente, abbastanza logica e coerente con il gameplay.
Quest’ultimo è piuttosto semplice ma curato benissimo sia nella componente action che, soprattutto, in quella da gioco di ruolo.
Trova l’amore mentre salvi il mondo
Per raccontare al meglio una storia, è bene conoscere il contesto socio-culturale nel quale la si vuole ambientare, tant’è che Eternights è palesemente ambientato in Corea, sebbene sia curioso come determinati tratti della cultura asiatica siano ormai diffusi in tutto il mondo.
Ad esempio, il protagonista, in questo caso un ragazzo dall’estetica ben definita (è possibile solo scegliere il suo nome) all’inizio di questa storia si ritrova spinto dal suo amico Chani ad iscriversi su una chat di incontri.
I due adolescenti sono palesemente in preda a una tempesta ormonale, soprattutto Chani che invita il suo migliore amico anche a un evento imperdibile: il concerto di Yuna, popolarissima popstar onnipresente perfino negli spot pubblicitari.
Parallelamente a quella che può essere una tipica vita adolescenziale, con il protagonista che riesce a ottenere persino un appuntamento tramite la chat alla quale si è iscritto, iniziano ad avvenire degli strani eventi.
Mentre una misteriosa donna, in un luogo sconosciuto, ruba uno strano artefatto, il protagonista si ritrova a sognare di dover combattere contro degli esseri mostruosi.
Contemporaneamente, la medicina anti-età denominata Eternights, pronta al lancio sul mercato per il giorno successivo, inizia stranamente a fuoriuscire in ogni laboratorio del mondo.

Il giorno seguente, in una tranquilla mattinata, delle gigantesche mura spettrali appaiono in città e diverse persone iniziano a trasformarsi in esseri mostruosi e aggressivi.
Il protagonista e Chani si mettono al sicuro nei bunker, dove incredibilmente si imbattono in Yuna, la famosa popstar, unendosi per fuggire dalle creature mostruose nelle quali molti umani si stanno trasformando.
I tre si imbattono anche in Delia, la misteriosa donna mostrata all’inizio, la quale taglia addirittura il braccio destro al protagonista. È qui che entra in gioco un’entità chiamata Lux, donando al protagonista un braccio luminoso in grado di trasformarsi in un’arma, assieme alla capacità di combattere i mostri.
Lux rivela al protagonista di essere lei il suo appuntamento ottenuto in chat. Ella è uno degli Architetti, i creatori della mente e dell’anima degli esseri umani, l’altro è Umbra ed è il responsabile della causa di questi eventi terribili.
Solo uno tra Lux e Umbra, mente e anima, può essere sveglio negli esseri umani, ma Umbra ha fatto rubare a Delia un artefatto, la Pietra, in grado di far addormentare gli Architetti. Se Lux dovesse dormire per sempre, Umbra cambierebbe completamente l’aspetto del mondo.
Le gigantesche mura apparse all’improvviso servono a difendere l’epicentro di questa catastrofe, il luogo dov’è custodita la Pietra, ma bisogna infrangerle prima che Umbra riesca a completare il rituale che metterà in atto i suoi piani.
Il protagonista non sarà l’unico eroe di questa avventura. Difatti anche Yuna è stata visitata da Lux in sogno e ha ricevuto dei poteri, ma anche altre persone che si incontreranno nel corso di questa impresa eroica riveleranno di possedere il medesimo dono.

Il potere degli Architetti è narrativamente basato sulle emozioni umane ed è questa la motivazione della componente dating sim (simulatore di appuntamenti).
I protagonisti, tra l’altro, sono tutti adolescenti e mostrano i comportamenti tipici di personaggi della loro età presenti nei racconti del genere shonen.
Fortunatamente, non si è mai dovuto affrontare un’apocalisse come quella di Eternights, nel mondo reale, e non si dovrebbe vedere neanche in futuro il destino del mondo che finisce nelle mani di un gruppo di giovani eroi.
Per tanto non è possibile un confronto con eventuali reazioni reali, sebbene la pandemia di COVID-19 potrebbe aver lasciato abbastanza esempi per ipotizzare il comportamento di un gruppo di adolescenti bloccati su di un treno, in attesa di poter fare ciò che è in loro potere (in questo caso, anche combattere i mostri).

Eternights è un videogioco story driven, diviso in cinque atti da affrontare consecutivamente senza possibilità di tornare indietro, se non con un’unica e non scontata opzione nell’Atto 5.
La longevità di ogni Atto è determinata da quanto si vuole sfruttare il tempo messo a disposizione dalla storia, prima di essere a obbligati a doversi cimentare nella prossima sfida. Tempo nel quale è possibile migliorare le relazioni con i compagni tramite diverse attività, al fine di essere più forti in battaglia e determinare quale dei molteplici finali chiuderà la storia.
I finali multipli, come al solito, possono essere motivo di rigiocabilità per un’avventura completabile in poco più di dieci ore, così come la difficoltà di gioco selezionabile e la presenza della Nuova Partita+.

La storia di Eternights ha fondamentalmente lo stile di uno shonen, trattando in maniera semplice temi come l’amicizia, l’amore, l’autostima, la responsabilità, il rimpianto e il rimorso. Questi sono quasi sempre ben raccontati in un’opera che sa anche essere toccante, nonostante lo stile narrativo che non vuole prendersi troppo sul serio con un intreccio narrativo a tinte rosa, pieno di gaffe e doppi sensi divertenti, a volte al limite dell’imbarazzante.
Un’evidente pecca è invece il comparto grafico, visibilmente pulito (provato su PS5) ma palesemente molto arretrato sul livello poligonale e delle animazioni.
Neanche la componente artistica aiuta più di tanto, con i suoi rari tocchi di classe quali il design e le movenze grottesche dei nemici, e in generale alcuni dei tratti più oscuri dell’avventura.
La grafica in-game, utilizzata anche per le cutscene, si alterna con alcune scene raffigurate tramite artwork e sessioni d’animazione, a tratti bellissime ma a volte con una sensazione di amatoriale.

Quello che attualmente potrebbe essere il più grande problema per StudioSai, è l’aver realizzato la sua prima opera tramite Unity nel peggior periodo per usufruire di questo motore di gioco.
“Ragazzo Tentacolo”
Un gruppo di adolescenti designati per salvare il mondo. Quale modo meglio improvvisato di un treno per raggiungere l’epicentro della catastrofe il prima possibile?
Il treno è la hub di Eternights, il luogo dove è possibile interagire con i compagni per migliorare se stessi e le relazioni; il posto dove tornare anche per ripristinare la salute e le altre barre energetiche, ma non è possibile starci tutto il tempo che si vuole.
Il percorso del treno è ostacolato dalle mura colossali apparse per impedire di raggiungere la Pietra. Esistono più fila di mura che gli eroi si troveranno a dover distruggere entro un tempo limite, pena un evento negativo irreversibile.
È qui che entra il gioco il calendario, caratteristica che trae chiaramente ispirazione da Persona, con la differenza che se nei videogiochi della serie di Atlus si ha un anno di tempo per risolvere tutte le magagne, le vicende in Eternights vanno sistemate entro un paio di mesi.
Prima di ogni ostacolo viene concesso un tot di giorni a disposizione, durante i quali è possibile svolgere diverse attività con i compagni.
Non importa quanti di questi giorni si decide di sfruttare, ciò che conta è non raggiungere la data di scadenza, pena il game over e il ripartire dal penultimo giorno.
Rimane comunque possibile passare all’azione in qualsiasi giorno, a patto che non sia notte (ci sono troppi mostri e il gioco non lo permette).

Il ciclo giorno/notte cambia anche le attività disponibili. Ad esempio, la notte è possibile rovistare in giro con qualsiasi compagno, in cerca di determinati oggetti da loro richiesti. Di giorno, invece, è disponibile l’opzione di passare del tempo con i singoli compagni.
Le attività giornaliere appartengono alla componente GDR narrativa, non disdegnando anche sessioni action. Il loro scopo è incrementare il grado del rapporto con i compagni, permettendo di sbloccare nuove abilità e potenziarne altre, oltre che ai fini puramente narrativi.
Tuttavia, dopo alcune occasioni sarà necessario incrementare ulteriormente una delle quattro statistiche sociali, in base al compagno con cui si vuole relazionare. Espressione, Fiducia, Accettazione, e Coraggio, sono statistiche che aumentano in base alle risposte date nelle scelte multiple dei dialoghi, oppure usufruendo della specialità di Chani.
Quello che invece è possibile fare in qualsiasi orario con ogni compagno è allenarsi insieme. Ogni personaggio offre questa possibilità tramite un minigioco diverso per ognuno di loro, e in base al risultato si ottiene un incremento delle statistiche di combattimento e una determinata quantità di Essenza Bianca.

L’Essenza Bianca e l’Essenza Nera sono la “moneta” per sbloccare le abilità del protagonista e dei compagni, una volta sbloccata la loro progressione con i metodi richiesti.
La prima si ottiene con le attività sopra elencate, mentre la seconda è il premio per la sconfitta dei nemici, ottenibile anche raccogliendo alcuni artefatti presenti nelle aree di gioco.
Il braccio destro di Lux
Sfruttare i giorni a disposizione è utile ad ampliare il sistema di combattimento, di base molto semplice seppur di buona difficoltà già in modalità Normale.
Attacco leggero e schivata sono le prime possibilità del protagonista in combattimento, assieme al supporto ricevuto dal compagno e al Pugno Elementale.
Quest’ultimo è fondamentale, essendo molto potente ed anche l’unica possibilità di rompere le barriere nemiche. Tuttavia è necessario prima caricare la sua barra tramite gli attacchi e altro ancora, come le schivate perfette che rallentano anche il tempo.
Una volta attivato il Pugno Elementale, il giocatore deve superare una serie di Quick Time Event, obbligatori soprattutto per mandare a buon fine il tentativo di rompere le barriere.
Essendo poi di natura elementale, questo attacco può cambiare elemento naturale in base all’utilizzarlo da soli o con l’aiuto di un compagno. Gli elementi giocano in un contesto di debolezze e resistenze con diversi nemici, specialmente nei casi delle barriere.

Gli alberi delle abilità sono fondamentali per migliorare tutto ciò, dato che in essi sono incluse persino capacità basilari quali la parata e il contrattacco, ma anche le abilità di cura e il potenziamento delle statistiche di combattimento.
Fondamentale è il potenziamento della barra del sociale, necessaria a pagare il prezzo per le abilità di supporto dei compagni. Considerando che le abilità di cura sono peculiari di Yuna, sarebbe imperdonabile non tenere conto di questa caratteristica.
Una perla di semplicità e modernità
Tutti gli elementi mostrati nel trailer di presentazione di Eternights incuriosivano, andando però a creare il solito timore che potessero essere di troppo se messi tutti insieme.
StudioSai ha invece creato l’opera di chi sembrerebbe essere consapevole dei propri limiti e non tenta di superarli, esaltando invece ogni possibilità (a eccezione del comparto tecnico).
Le componenti action, GDR e simulatore di appuntamenti vengono amalgamate perfettamente da una storia logica e da un gameplay che obbliga questi elementi ad aiutarsi a vicenda.
Il sistema di combattimento è semplice ma sa intrattenere, proponendo anche una buona sfida con livello di difficoltà selezionabile, variando anche in alcune sessioni tramite minigiochi e gameplay di vario genere. Ma è la componente GDR la vera perla dell’opera, capitando proprio nel periodo in cui Baldur’s Gate 3 e Starfield spiegano il vero concetto di giocare di ruolo nel panorama main stream.
Eternights strizza l’occhio ai JRPG, in particolare ancora una volta alla serie Persona, dato che la componente GDR è strettamente legata a quella action, per via dell’influenza che ha su di essa, ma esattamente come i nuovi punti di riferimento del genere, in Eternights si interpreta davvero un ruolo.
Il giocatore può davvero immedesimarsi nel personaggio giocante che è chiamato a interpretare. Come si vuole che sia il protagonista? Un romantico? Un opportunista? Un amico? Tutto questo è possibile grazie a delle risposte multiple credibili, come credibili sono le conseguenze. Fino alla fine dell’avventura, il giocatore non sa fino a quanto può andare a fondo nelle relazioni né conosce davvero quanto importanti siano ai fini della storia.

Da un punto di vista del prodotto, Eternights è un videogioco distinto, ma il peso specifico delle sue qualità gli fa meritare un apprezzamento di molto superiore, da parte dell’utenza e non solo.