Hogwarts Legacy: Capolavoro o si poteva azzardare di più?

Quest’anno l’inizio delle lezioni alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts non è avvenuto come di consueto con la partenza dell’Hogwarts Express dal binario 9 e ¾ il primo settembre bensì il 10 febbraio, data in cui in tutto il mondo è stato rilasciato Hogwarts Legacy.
Un titolo molto atteso dagli appassionati del giovane mago con gli occhiali di nome Harry Potter e del mondo magico nato dalla penna della scrittrice J.K. Rowling, che ha iniziato a far parlare di sé già prima della sua uscita sul mercato per via di diverse polemiche nate da alcune affermazioni della stessa Rowling. Polemiche che tuttavia non sembrano essere riuscite a fermare l’enorme interesse per il titolo.
E così, dopo una lunga attesa, il videogioco sviluppato da Avalanche Software e pubblicato da Warner Bros Interactive Entertainment è finalmente arrivato nelle case dei videogiocatori, dando la possibilità ad ognuno di noi di solcare virtualmente il maestoso portone d’ingresso di Hogwarts e di sedersi sotto al cappello parlante e scoprire a quale delle quattro case apparteniamo.
Ma proprio in quel momento il cappello parlante iniziò a formulare alcune strane domande:
Cosa bisogna aspettarsi da un titolo come Hogwarts Legacy?
Un videogioco adatto a tutti o un prodotto commerciale indirizzato ai soli fan della saga? E quanto è fedele ai racconti della Rowling?
Ma soprattutto, sarà all’altezza delle aspettative altissime dei videogiocatori?
Revelio: Cosa racconta Hogwarts Legacy?
Quella narrata in Hogwarts Legacy è un’avventura magica ricamata sul mondo della scrittrice J.K. Rowling che prende spunto dai romanzi di Harry Potter nel pieno rispetto di tutte quelle regole e quei dogmi ai quali i lettori sono stati abituati. Si parlerà quindi di maghi, babbani, creature magiche e fantastiche, citando quasi ogni luogo e creatura apparsa nei romanzi o nei film dedicati alla saga.
A differenza delle gesta di Harry tuttavia, il protagonista che saremo chiamati ad interpretare in Hogwarts Legacy è un ragazzo decisamente più grande, che verrà ammesso alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts direttamente al quinto anno di studi. Ad accompagnare il protagonista in questo suo ingresso insolito, in una Hogwarts del 1800, sarà il professor Fig, mentore del ragazzo ed insegnante della scuola.
Fig ha il compito di aiutare il giocatore a comprendere le basi della magia per riuscire ad inserirsi nel suo percorso di studi già in età avanzata e di fatto funge da tutor per quelli che sono i primi incantesimi base che serviranno per procedere nell’avventura.
Avventura che non attende molto prima di iniziare ad insinuare nel giocatore domande e dubbi, in quanto già nel tutorial faremo la conoscenza di una magia antica ed inspiegabile, che solo il nostro protagonista è in grado di vedere e manipolare, attirando su di sé le ire di un potente goblin che, senza pensarci troppo, decide di scagliare un drago all’inseguimento dei nostri eroi.
Per non rischiare di incappare in spoiler di sorta preferiamo lasciarvi così, alle porte di Hogwarts inseguiti da figure losche e pericolose e con tanti misteri da svelare in un castello che, già nei libri, veniva raccontato come pieno di segreti e luoghi oscuri.
Una domanda sorge dunque spontanea già a questo punto della nostra recensione: Hogwarts Legacy è quindi un prodotto indirizzato solo agli appassionati di Harry Potter? La risposta giusta è no.
Volendo infatti prendere in considerazione solo la storia e lo stile artistico del mondo di gioco, ovvero un tardo medioevo fantasy pieno di magia e mistero, Hogwarts Legacy ha tutte le carte in regola per reggersi sui suoi piedi, spiegando alcune delle stranezze del mondo della Rowling attraverso le quest secondarie o attraverso i semplici dialoghi tra i personaggi durante la main quest, senza far sentire in difetto il giocatore che non conosce la saga alla quale è ispirato.
Ovviamente un videogiocatore già navigato ed esperto del mondo magico di Harry saprà cogliere molti più dettagli e sfaccettature, ma se l’ambientazione vi incuriosisce e non avete mai letto i libri della saga, non abbiate timore nel lanciarvi in questa avventura magica.

Hogwarts Legacy: tra lezioni e tempo libero
Quella raccontata in Hogwarts Legacy è, in ogni caso, una storia semplice, spalmata tra diverse missioni principali e secondarie, che si lascia giocare senza troppe pretese. L’intento è quello di far esplorare quanto più possibile il castello e gli ambienti circostanti al giocatore, per far scoprire sempre più lati nascosti di un mondo di gioco pieno di citazioni e riferimenti.
Se infatti le varie quest principali sveleranno man mano sempre più angoli bui di una storia fatta di misteri e poteri antichi, le missioni secondarie serviranno a far vivere al giocatore quella che è la routine quotidiana di una Hogwarts viva, con i corridoi pieni di studenti che passeggiano tra una lezione e l’altra e ricca di tutte quelle attività raccontate nei romanzi di Harry Potter.
Sarà quindi necessario conoscere i vari insegnanti e partecipare alle lezioni per apprendere nuovi incantesimi e sbloccare man mano nuove possibilità di scoperta all’interno di un castello ricco di passaggi segreti e collezionabili. L’interazione con gli altri studenti verrà lasciata, salvo alcuni compagni specifici, alle missioni secondarie, che serviranno principalmente per ampliare le possibilità già conosciute tramite le lezioni o che, semplicemente, serviranno a stimolare il giocatore ad esplorare quello che è l’esterno del castello.
Hogwarts è sicuramente il cuore pulsante di Hogwarts Legacy, ma non è l’unico luogo visitabile nel gioco. Quasi ogni paese o luogo citato nei libri della saga sarà visitabile, da Hogsmeade alla Foresta Proibita, ed in ognuno di essi sembrerà di giocare letteralmente alcuni passaggi fondamentali dei libri, riducendo forse in parte il piacere della scoperta delle creature magiche o dei luoghi strampalati presenti.

Lumos – Esplorare Hogwarts non è mai stato così divertente
Fino a questo punto possiamo dire di aver risposto in modo positivo alle prime due domande poste in apertura dell’articolo. Hogwarts Legacy si presenta ovviamente come un gioco pensato per il pubblico di appassionati di Harry Potter, ma allo stesso tempo ha tutte le carte in regola per poter essere apprezzato anche da chi non conosce la saga. Ora però è tempo di parlare di gameplay.
Il gameplay di Hogwarts Legacy si potrebbe riassumere in questo modo: un mondo non troppo vasto e quasi totalmente esplorabile, stracolmo di indovinelli, mini sfide e missioni secondarie arricchito da un combat system fluido e pieno d’azione, con una grossa componente di collezionabili da recuperare qua e la.
Poche parole, forse troppo semplici, ma che spero vi siano state d’aiuto a comprendere l’essenza di questo gioco.
Approfondire gli studi ad Hogwarts servirà a sbloccare sempre nuovi incantesimi, che potranno essere usati per risolvere diversi enigmi sparsi nella mappa di gioco e per affrontare i nemici in combattimento, oltre che per salire di livello e sbloccare sempre nuovo equipaggiamento ed abilità per potenziare le capacità magiche del protagonista. Ma risiede proprio nel combattimento una delle parti più divertenti di Hogwarts Legacy.
Abbiamo avuto modo di approfondire il gioco in anticipo su Ps5 e la sensazione durante gli scontri coi nemici è stata quella di pura soddisfazione. Sia che ad affrontarci siano dei grossi troll, oppure una banda di maghi oscuri o goblin la sensazione è quella di avere per le mani un buon gioco d’azione veloce e funzionale.
Ogni nemico utilizzerà delle magie contro di noi in una sorta di shooter in terza persona, e si avvarrà di scudi per proteggersi dai nostri attacchi. Questi hanno colori diversi a seconda della protezione magica che danno e solo con un incantesimi dello stesso colore riusciremo a colpirli per poter continuare con la nostra serie di colpi.
Se nelle prime battute di gioco la ripetitività di premere sempre R2 per attaccare potrebbe far storcere il naso a qualche giocatore, dopo poco il combinare magie e attacchi base diventerà molto godibile e, complice la velocità di alcuni scontri, anche molto soddisfacente, seppur con un livello di difficoltà (regolabile) che nel complesso risulta non troppo impegnativo e con una varietà di nemici abbastanza risicata.
Dalla nostra anche noi potremo infatti utilizzare Protego per proteggerci dagli attacchi leggeri oppure una schivata per evitare i danni pesanti anche se talvolta, avremo diversi secondi prima di poter sbagliare un azione difensiva per poi finire i nostri nemici con Avada Kedavra, sottolineando quella sensazione di facilità descritta prima.
Perché sì, si possono usare le Maledizioni Senza Perdono… ma queste aprono un capitolo a parte di questa nostra recensione. Per cui ora seguitemi nel mondo della magia oscura, tra quelli che sono i punti meno solidi di questo Hogwarts Legacy.

Giuro solennemente di non avere buone intenzioni
Come abbiamo visto fino ad ora, Hogwarts Legacy rimane un bellissimo gioco basato sull’universo narrativo di Harry Potter ma è proprio questo suo portarsi sulle spalle un nome così importante a far sottolineare l’aspetto forse meno solido di tutta la produzione: la mancanza di role play, del gioco di ruolo.
Citando testualmente il testo del sito ufficiale del gioco possiamo leggere che: “Hogwarts Legacy è un coinvolgente gioco di ruolo d’azione open world, ambientato nel magico universo dei libri di Harry Potter. Vivi a Hogwarts nel 1800. Il tuo personaggio è uno studente, il cui talento potrebbe essere la chiave di un antico segreto che minaccia di distruggere il mondo magico. Prendi il controllo dell’azione e crea un’avventura tutta tua. L’eredità che lascerai dipende solo da te.”
Tuttavia non ci sembra totalmente corretto definire Hogwarts Legacy un gioco di ruolo, in quanto le azioni compiute dal nostro protagonista non influenzano l’andamento della storia del titolo e non vi è alcuna presenza di una bussola morale o di bivi narrativi di sorta.
Quella di imparare le Maledizioni Senza Perdono rimarrà una scelta del giocatore, ma di fatto non cambierà lo svolgimento della storia di lì in avanti, salvo alcune linee di dialogo in base ad alcune risposte che daremo.
L’essere smistato in una casa piuttosto che in un’altra non cambia (se non dal punto di vista estetico) quello che succederà nelle missioni principali o secondarie e non bisognerà guadagnare punti per farà riempire più velocemente la clessidra per “vincere” la coppa delle case.
Dettagli che ad alcuni potranno sembrare di poco conto, ma che talvolta faranno vacillare il senso di immersività del gioco stesso. Perché se come detto in precedenza il mondo di gioco è pieno di citazioni ai libri ed ai film di Harry Potter, viene naturale aspettarsi che anche tutte le regole di tale mondo vengano rispettate o quantomeno prese in considerazione dal titolo.
La Foresta Proibita si chiama così perché agli studenti non è permesso addentrarsi al suo interno da soli, così come non è permesso ai ragazzi girare di notte per i corridoi della scuola. Tutte piccolezze che vengono meno a favore di gameplay, per rendere più fluido e scorrevole il tutto, ma che fanno perdere il senso di immersività dell’ambientazione e che forse avrebbero fatto guadagnare diversi punti in più ad un titolo già ottimo di suo.

Fatto il misfatto!
In conclusione, riteniamo che Hogwarts Legacy sia un ottimo titolo basato sull’universo narrativo di J.K. Rowling. Un videogioco adatto ai fan della saga di Harry Potter ma capace di intrattenere ed incuriosire anche chi non conosce le gesta del mago con gli occhiali e dei suoi compagni di scuola.
Le musiche e le ambientazioni sia del castello di Hogwarts che delle location esterne sono sempre ben curate e perfette, piene di dettagli e di citazioni da cogliere e non mancheranno enigmi e missioni secondarie a riempire il pellegrinaggio del giocatore in questo mondo magico.
Un gioco davvero ben fatto e intrigante che, forse, con un’accortezza maggiore dal punto di vista del gioco di ruolo, avrebbe potuto puntare ad essere uno dei capolavori videoludici degli ultimi anni. La mancanza di una bussola morale, di bivi narrativi e alcune scelte di gameplay sembrano voler prediligere uno stile di gioco fluido ad una totale immersività, rischiando talvolta di far perdere quel senso di magia tipico dell’ambientazione scelta.
Ma in ogni caso non temete. Che voi siate Potterheads o semplici babbani incuriositi dal mondo di Harry Potter, Hogwarts Legacy saprà tenervi compagnia per diverse ore, tra enigmi e combattimenti magici veloci e divertenti in un mondo totalmente da scoprire e pieno di citazioni e magia.