Play: Festival del Gioco 2022 – Tre giorni di magia e passione per il gioco

Si è appena conclusa l’edizione 2022 del Play: Festival del Gioco, un appuntamento immancabile capace di trasformare la città di Modena nel cuore pulsante di tutto ciò che ruota attorno al gioco ed alle attività ludiche per tutte le età.
Dal 20 al 22 maggio, lo stabilimento di Modenafiere si è infatti trasformato in un enorme ludoteca, accogliendo appassionati di giochi da tavolo, giochi di ruolo e trading card games da tutta Italia e proponendo loro tutte le novità del momento oltre ai grandi classici sempreverdi del genere.
La nostra sezione videogiochi di 2duerighe.com (conosciuta sul web anche con il nome di Altea Gamer Squad) non poteva certo rifiutare la chiamata alle armi di questa nuova esperienza ludica. Dopo l’enorme successo dell’edizione 2021, non vedevamo l’ora di rivivere il clima gioioso e festoso di questa manifestazione, condito anche da una maggiore tranquillità dovuta alla nuova situazione sanitaria.
Cosa ci ha riservato dunque l’edizione 2022 di Play: Festival del Gioco?

Tanto calore, sia ai tavoli da gioco che all’esterno
Se c’è una cosa di cui non mi scorderò mai di questa edizione 2022 del Play è sicuramente il caldo. Tanto caldo, sia meteorologicamente parlando sia tra la gente incontrata ai tavoli da gioco e fuori dalla fiera.
Una voglia incondizionata di rivedere gli amici lontani, conoscere dal vivo ed abbracciare bellissime personalità con le quali si è collaborato nel corso di questi ultimi anni decisamente particolari. Potrei quasi definire questo Play il Festival del Sorriso, tra facce amiche e nuova gente conosciuta tra gli stand o ai tavoli, tutti con la costante voglia di tornare alla normalità e di tornare a giocare senza la paura di una pandemia o senza la paura di non potersi avvicinare al prossimo.
Tre giorni di pura gioia, nei quali abbiamo avuto modo di incontrare, tra gli altri, gli amici di Arcadia Cafè, due talentuosi ragazzi pieni di progetti interessanti legati al mondo videoludico e non solo (di cui vi lascio il link alla loro pagina IG per poter scuriosare) con i quali abbiamo avuto il piacere di inaugurare il nostro percorso sul canale Twitch.
E questo calore è stato confermato anche dal numero dei visitatori approdati in fiera in questi tre giorni: oltre 40mila presenze registrate. Un traguardo importante, che con questo +70% segna il grande ritorno del Play ai numeri dell’ultima edizione pre-pandemia.
E sinceramente, da spettatore ed amante di queste attività, l’amore per l’evento e la voglia di ritornare ai grandi fasti di un tempo era palpabile nell’aria.

Il mondo del gdr in costante e visivo aumento
Guardando invece il Play: Festival del Gioco dal punti di vista ludico vero e proprio, questa edizione segna un costante e sempre maggiore interesse dei giocatori a quello che è il mondo dei giochi di ruolo, dal più classico Dungeons and Dragons a tanti nuovi kickstarter pronti ad offrire i loro progetti agli spettatori.
Vi era infatti una notevole area della manifestazione dedicata a questa specifica tipologia di prodotti (un vero plus per noi amanti dei tiri di dado) condita anche dalla massiccia presenza di Inntale, lo show condotto su youtube che da anni promuove la cultura dei Gdr e che sta riscuotendo un successo sempre maggiore tra gli appassionati del genere e che quest’anno presentava anche il proprio gioco da tavolo.
L’assenza del comparto videoludico nella fiera è stata colmata da un enorme quantità di tavoli da gioco ed associazioni ludiche, capace di rubare l’attenzione del visitatore in ogni angolo, unita ad un grande presenza di stand dedicati alla vendita di giochi di carte collezionabili e dalla promozione di questi ultimi come Magic: The Gathering, Pokémon e Yu-gi-oh! ed ad una grande varietà di libri games e proposte di giochi alternativi.
Un’edizione quindi più incentrata sul gioco fisico che sul videogioco, ma capace di accontentare i gusti di ogni giocatore presente alla manifestazione, dai più piccini (con ampie aree dedicate ad attività di ogni tipo) ai più grandicelli.

Tanta voglia di riabbracciarsi, con le dovute “accortezze”
Se prima ho definito il Play: Festival del Gioco 2022 l’edizione del sorriso è stato anche a causa (o per effetto) della nuova situazione sanitaria che stiamo vivendo. Una grande voglia di ricominciare che si scontra con la costante paura nel lasciarsi andare.
In questi tre giorni di fiera ho potuto assistere finalmente ad una rivincita su quello che è stato un lungo periodo buio degli ultimi anni, caricandomi di grande gioia nel rivedere finalmente il sorriso sul volto della gente e degli addetti ai lavori, dopo diverse manifestazioni ed attività con la mascherina sul viso.
Gli spazi tuttavia sono stati gestiti in modo ottimale dall’organizzazione dell’evento, con ampi corridoi tra i tavoli e nelle aree ristoro che, complici il rispetto delle regole generale dei visitatori (che dopo tutto sono giocatori, quindi abituati a seguire “regolamenti” per aumentare il divertimento), ha saputo donare ad ogni partecipante una visita rilassata e tranquilla, senza assembramenti e con il giusto spazio tra ogni cosa.
Una manifestazione che non mi stancherò mai di suggerire a tutti gli amanti di questo tipo di attività, perché capace sempre di regalare emozioni infinite e di lasciare sempre il cuore ricolmo di voglia di tornare a vivere quest’esperienza nell’anno successivo.