Le saghe del cuore #8 – La rinascita di Wolfenstein

I videogiochi ci fanno vivere esperienze e creano sentimenti da parte dell’utente verso alcune serie, ogni persona crea una propria strada verso la cultura personale del videogioco. Quando ci viene chiesto: “Perchè giochi?” Pensiamo sempre al fattore divertimento e passione che acquisiamo da questo Hobby.
Ma non è solo divertimento e passione, ma è anche esperienza e amore perché il videogioco non crea solo divertimento, ma dà emozioni. Tutto questo per dirvi che voglio occuparmi delle serie che ci hanno emozionato e divertito di più nella nostra cultura videoludica personale.
Per questo mese ho deciso di portarvi una serie che è rinata da poco ed è quella di Wolfenstein.
Invece per chi si fosse perso l’articolo su Uncharted dello scorso mese potete cliccare qui.
Wolfenstein: The New Order
Questo nuovo Wolfenstein si differenzia dagli altri capitoli della serie, tanto che potremmo chiamarlo una specie di Reboot seppur non ufficiale. The New Order esce nel 2014 e viene sviluppato da Machinegames (sviluppatori molto talentuosi).
La storia è abbastanza semplice ma d’impatto, immagino che sappiate tutti com’è andata a finire la seconda guerra mondiale no? Ecco qua è andata esattamente in maniera diversa, con un regime nazista che riesce a vincere il conflitto e a potenziarsi, quindi in poche parole il gioco ci mostra come sarebbero andate le cose se i tedeschi avessero vinto.
Noi saremo l’agente William Blazkowicz e la nostra missione è trovare il generale Deathshead ma ovviamente tutto non andrà come da previsioni e ci imbattiamo in una missione suicida in cui tutta la nostra squadra viene uccisa.
Blazko riesce a fuggire seppur con ferite pesanti. Si risveglia dopo quattordici anni in un manicomio con un’infermiera di nome Anya che si sta prendendo cura di lui. Ovviamente lui è ignaro di come siano andate le cose in quegli anni e poco dopo il nostro risveglio i nazisti irrompono nel manicomio, la nostra rabbia fa in modo che riusciamo ad alzarci e combattere contro di loro.
Blazko arrabbiato più che mai, dopo aver saputo com’è andata la guerra, decide di muoversi nell’ombra per smantellare le difese naziste. Questo gioco a me è piaciuto veramente tanto, soprattutto il Gameplay e la trama sono una spanna sopra rispetto a tantissimi FPS dell’ultimo decennio. Questo è stato il mio secondo Wolfenstein dopo quello del 2009.
Wolfenstein: The Old Blood
Questo è un gioco Stand Alone però possiamo dire che è praticamente un espansione. E’ un Prequel di New Order e ci porta sempre nei panni di Blazko affiancato da Wesley e la loro missione è infiltrarsi nel castello di Deathshead e rubare dei documenti segreti.
Purtroppo però vengono scoperti e la missione fallisce, Wesley viene ucciso e Blazko rimane da solo mentre cerca di evadere dal castello. Grazie a Kessler si viene a scoprire che i documenti sono in mano a Helga, una neurologa tedesca che sta facendo visita ad un piccolo villaggio, quindi la nostra missione sarà rintracciarla e ucciderla.
Questo titolo lo acquistai al Day One e ne rimasi piacevolmente colpito, poi ricordo che era anche a prezzo Budget.
Wolfenstein 2: The New Colossus
Il secondo capitolo si svolge dopo gli episodi di The New Order, Blazko viene recuperato dal castello di Deathshead prima che venga fatto esplodere del tutto e cade in un coma di ben cinque mesi, in cui si scopre che Anya è incinta di due gemelli.
Ma la lotta contro i tedeschi non è finita e quindi c’è bisogno di Blazko. Nel frattempo si scopre che questo capitolo tratta molto la famiglia, infatti finalmente Blazko ritrova suo padre nella casa in cui è cresciuto, un padre che lui ha odiato per tutta la vita per le cose terribili che gli aveva fatto.
Qua si scopre che sua madre è morta per mano di suo padre quindi BJ si vendica. Succede anche che Blazko viene condotto a processo dai tedeschi ma durante si immagina la scena in cui ritrova la madre e lei gli dice che il suo compito non è ancora finito.
Purtroppo BJ viene decapitato ma la testa viene raccolta dal suo gruppo e tramite ossigenazione riescono a farlo rinascere in un altro corpo altamente tecnologico. Questo capitolo l’ho trovato più cinematografico e personale, a me è piaciuto molto proprio per questo, l’evoluzione che ci voleva per il Brand, Machinegames si conferma ottima casa di sviluppo.
Il futuro della serie
Durante la conferenza Bethesda all’E3 2018 vengono annunciati due nuovi giochi dell’universo di Wolfenstein: Youngblood e Cyberpilot.
Cyberpilot è un nuovo Spin-Off dedicato alla VR, infatti sono molto curioso di sapere che cosa potranno tirare fuori da questa macchina.
Invece Youngblood è un nuovo gioco cooperativo, un po come è successo in A Way Out, sono molto curioso anche in questo caso, le premesse sono buone, spero solo che non facciano errori ma possiamo fidarci dato chi sviluppa.