Il Giardino delle Esperidi 2023: continuare a credere nella cultura
Questo Festival, Il Giardino delle Esperidi 2023, non s’ha da fare!
Sino all’ultimo il suo visionario ideatore e direttore artistico, Michele Losi, insieme al suo staff hanno dubitato di poter realizzare la XIX edizione di questo Festival che porta Teatro, Musica, Danza, Poesia nei borghi e sui sentieri del Monte di Brianza.
Negli ultimi mesi infatti la complessità burocratica e amministrativa ha messo in crisi la programmazione e la realizzazione dell’intera attività artistica del Festival.
Ma alla fine, nonostante tutto, in forma molto ridotta e con un velo di amarezza, il Festival delle Esperidi 2023 si fa!
Il Giardino delle Esperidi 2023: continuare a credere alla possibilità di costruire grazie a cultura, natura e bellezza, nuovi paradigmi sociali e ambientali.
Da venerdì 23 giugno a domenica 2 luglio 2023 infatti, offre 9 giorni di programmazione, 18 spettacoli e performances legate al territorio, 2 prime nazionali, 3 prime regionali, una produ-zione e due regie internazionali.
Il tutto itinerante, tra i comuni di Colle Brianza, Olgiate Molgora, Ello, La Valletta Brianza, Sirtori, Valgreghentino, Olginate, con i loro sentieri romanici, antiche cascine, giardini, ville storiche e boschi.
Cucine(S) di Floriane Facchini & Cie ha aperto il festival venerdì 23 giugno a Valgreghentino. Il progetto internazionale, prodotto da Les Thérèses in coproduzione con sei realtà europee, ha realizzato un banchetto partecipativo: una lunga tavola che attraversa la piazza di Valgreghentino cui tutti gli abitanti e gli spettatori sono invitati. Ciascuno di loro ha portato una pietanza cucinata.
Cibo, radici, identità, incontri. Tutto si mischia su questa tavola ricca di diversità, decorata con le piccole mele di san Giacomo, tipiche di queste valli.
Dalle melanzane alla parmigiana con deliziose polpette, alla verzata con maiale, passando per la pizza pugliese ripiena di peperoni, tra vitello tonnato, cuscus, polpette di melanzane, il cibo diventa la metafora della nostra identità.
Che non è monolitica, pura, iscritta nei geni della razza come qualcuno vorrebbe, ma il risultato di adattamenti, stimoli, aperture. In noi, come nei nostri piatti disposti su questa bella tavola, scopriamo l’altro, gli altri, gli incontri che quotidianamente contribuiscono a farci diventare quello che siamo.
Un momento di vibrante umanità, che vale più di conferenze teoriche, fatto di incontri di cibo e di persone, allietato dalle note della banda della valle che prende il nome dal fiume che la attraversa: I Piccett del Grenta. Suonano il flauto di Pan, senza spartito, come la tradizione orale vuole.
Ci sono Sebastiano ed Alessandro, di circa 10 anni e poi i loro padri, zii, nonni. Anche l’ultimo abitante di Consonno, simbolo del dissesto idrologico causato dalla distruzione attuata dal profitto, quando si crede privo di limiti. I Piccett del Grenta suonano tenendo viva una tradizione legata alla loro terra, che produce le canne con cui costruire i flauti; sono uniti da amicizia e da un patto intergenerazionale che li tiene connessi a passato, presente e futuro.
Molti gli spettacoli e le performance che vengono riadattati o creati appositamente per i contesti naturali e paesaggistici.
Il Giardino delle Esperidi 2023: performace nella natura che suggeriscono una nuova etica ecologica e sociale che parla di inclusività e accessibilità culturale.
Come Alberi Maestri una performance a piedi, nella Marcita di Ello, ascoltando in cuffia riflessioni sul mondo vegetale. Questa nuova edizione è accessibile a persone con problemi di udito grazie ad interpreti della lingua dei segni dell’Associazione Fedora. O Crossing experience, altra camminata tra le valli, da Ello a Figina o Sun Followers tra Piramide di Montevecchia e La Valletta Brianza.
Amleto, una questione personale, ci porta tra dubbi amletici e i prati di Olgiate Molgora. Anche la performance esperienziale Humana è un percorso attraverso il mondo vegetale.
Site-specific è Wonderboom! una performance surreale tipo asta che porta con ironia, suspense, intelligenza l’attenzione sui valori, sul patrimonio culturale. Tutto passa, tutto resta, seguendo una precisa drammaturgia sensoriale, è un’esperienza poetica e immersiva ricreata per il parco di Villa Besana di Sirtori.
Musica, prosa e spettacoli per bambini!
Spazio per i piccoli con Hansel e Gretel, Miloemaya, e i 3Pigs, nuova produzione di Campsirago Residenza. Lo spettacolo che trova il materiale di scena nella natura, offre una riflessione sull’inclusione, sull’idea di casa, di “muro”. Molte belle le musiche di Luca Maria Baldini. Troverete musica e la voce splendida di Camilla Barbarito domenica 2 luglio, nel concerto delle 21. Offre invece un originale viaggio musicale tra teatro delle ombre e canzoni, Gilgamesh, una rilettura dell’antica epopea.
Per la prosa troviamo La Capra, della compagnia Bocchi/Scarocchia, già ospite l’anno scorso con Abito; Aldo Morto di Frosini/Timpano una ricostruzione sulla morte di Aldo Moro e sui quesiti rimasti insoluti, e Spezzato è il cuore della bellezza, di Dammaco/Balivo domenica 2 luglio. Lo spettacolo imperdibile, struggente, tratteggia un triangolo amoroso e lo spaesamento misto a dolore di chi lo subisce. Sempre domenica 2 luglio, oltre il Talk con Oliviero Ponte di Pino, sulle problematiche della cultura abbandonata a se stessa, a Campsirago l’ultimo spettacolo della compagnia sarda Is Mascareddas: Sig.ra Rossetta con la regia di Anna Fascendini, ispirato alla storia di Cappuccetto Rosso.
Per info: esperidi@campsiragoresidenza.it
Foto di Alvise Crovato