Il fanciullino, il desiderio di amare ed essere amati

ScarlattineProgetti ha presentato al Teatro Leonardo di Milano venerdì 31 marzo, sabato 1 e domenica 2 aprile 2023, Il fanciullino, prodotto da Campsirago Residenza e Dionisi.
La drammaturgia di Renata Ciaravino, qui anche regista è il risultato di più di cento interviste che l’artista ha fatto tra 2016 e il 2019 con donne e uomini tra i 70 e i 100 anni nelle periferie milanesi. Molti di loro condividevano la passione del ballo. Per questo spesso, sale da ballo periferiche o balere hanno fatto da sfondo a questo lavoro di indagine e di tessitura di storie.
Ne esce un quadro vitale, animato da desideri. Il più forte dei quali resta quello di amare ed essere amati.
Sulla scena un po’ disadorna, troviamo quattro attori, Renato Avallone, Camilla Barbarito anche cantante dalla splendida voce, Laura Pozone e Alessandro Sampaoli.
Sono poco più che ottantenni e vogliono festeggiare insieme il capodanno in una balera. Anche se tra voltaren, ginocchia che cedono e dolori sparsi, i quattro amici non hanno infatti smesso di ballare.
Ballando continuano infatti ad entrare in relazione con gli altri e quindi con la vita stessa.
Il ballo coinvolge la loro testa e il loro corpo, ma richiede anche l’ascolto dell’altro. Grazie a questo i quattro ballerini ottantenni tengono in vita i loro desideri. Quelli più delicati di affetto, tenerezza e amore. E quelli più nascosti, vagheggiati, legati alla fisicità, al piacere del corpo che contrariamente a quanto si pensi, non sono legati all’anagrafica.
Ecco quindi che tra un brindisi e un passo di danza, sullo sfondo di mazurke e successi musicali, sfilano frammenti della loro vita ed anche immagini dapprima in bianco e nero di un’Italia ancora in guerra. Tutti infatti sono nati in tempo di guerra, o poco prima. La guerra ha portato via familiari, ha distrutto le abitazioni, ha spinto molti del sud ad emigrare al Nord.
Irma, vedova da tempo, è di origini pugliesi, allevata come angelo o piuttosto come “mula” del focolare. Essere obbedienti e sottomessi era il mantra. Anche quando l’eroina le porta via il figlio, lei ha taciuto il dolore. Ora vorrebbe qualcuno vicino, per dare e ricevere una carezza e per cominciare a parlare di tutto quello che ha sempre tenuto dentro.
Anche Vincenzo è del sud, nonostante l’accento ormai lombardo. È vedovo da tanto e i gatti che ha, non arrivano a colmare quel grande vuoto. Sandro, napoletano di origine, ha fatto il sindacalista. Non si è mai sposato, ma spera sempre ed aspetta con un fremito una donna che dovrebbe arrivare proprio stasera. Solo Marisa, figlia di un padre manesco e separata da un marito violento, è fiera della sua solitudine. Per ottenerla ha divorziato, sfidando l’Italia benpensante e bigotta degli anni ’70.
Lo spettacolo, anche se con una struttura semplice, talvolta leggermente stereotipata, offre momenti di delicatezza. E ci ricorda che la felicità forse la più grande, è quella di amare e di essere amati. A ad ogni età.
Il fanciullino
di Renata Ciaravino con Renato Avallone, Camilla Barbarito, Laura Pozone,
Alessandro Sampaoli; produzione Campsirago Residenza e Dionisi
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Teatro Leonardo