Cartoline da casa mia, è il primo spettacolo della rassegna 2020/21 Portiamo il teatro a casa tua ideata da Mariagrazia Inneco a Milano. La drammaturgia di Antonio Mocciola, diventa recitazione vocale e corporea di Bruno Petrosino.
Sul palco, uno spazio quadrato è delimitato con scotch bianco. In un angolo, un corpo nudo è ripiegato su se stesso. Nella penombra la pelle chiara riluce e freme. Quello strato di pelle sottile vibrante e al contempo resistente che lo separa dal mondo fuori, dovrebbe consentirgli di fare esperienza percettiva e sensoriale della vita stessa. Ma lui, Fusco, un giovane uomo poco più che ventenne, ha rinunciato al mondo esterno.
Comincia infatti a raccontarci la sua storia, muovendosi a tratti come un felino in gabbia, a tratti rassicurato dalla stessa, mentre quel corpo nudo rompe tutte le distanze e tutte le possibilità di artificio. È un Hikikomori, una persona che ha scelto di vivere isolata, confinata nella propria camera da letto. Cosi il giorno e la notte si confondono e lui ha l’illusione di essere libero in quel quadrato di stanza, con il vassoio del pasto che i genitori gli lasciano fuori dalla porta.
Cartoline da casa mia, l’urlo inascoltato
Il suo grido nella notte è rimasto inascoltato per anni: da quando da piccolo la mano sinistra del fratello gemello gli tappava la bocca mentre la destra toccava le sue parti intime; o durante gli anni di scuola, quando Angelo lo bullizzava e i professori facevano finta di non sentire; o quando il nonno gli insegnava a marciare ed ubbidire mentre la mamma gli inculcava la vergogna per il suo corpo e per tutti i corpi.
Una mattina di maggio ha deciso cosi di rinchiudersi e lui stesso si dice stupito per il tempo trascorso là dentro. Si sente una natura morta nel deserto. Uscirebbe, forse, se avesse la certezza di trovare un mondo immobile, privo di vita. Ha vergogna di sè di quel corpo da cui si è sentito tradito sin da piccolo, quando sudava o aveva umori corporali imbarazzanti. Invia Cartoline da casa mia, con i suoi pensieri.
Lo spettacolo, pur essendo non adatto ai minori di 18 anni per il nudo integrale dell’attore, non ha nulla di pornografico o offensivo. È un flusso di coscienza, tra dolore e liberazione.
Cartoline da casa mia
di Antonio Mocciola
Con Bruno Petrosino
v.m. 18 anni