Le diverse forme delle serie “medical”
Sembrano esserci davvero molti show che vedono un equipe di dottori come protagonista e altrettante serie di questo genere sono in agguato, pronte a saltar fuori all’improvviso.
Ma i telefilm medical possono essere davvero diversi tra loro e possedere caratteristiche che le rendono inconfondibili.
Riportiamo tre esempi emblematici di “storie mediche” differenti.
– Grey’s Anatomy.
Nato dalla sadica mente di Shonda Rhimes, questo longevo show trova i suoi punti di forza dell’emotività, nelle relazioni, nei sentimenti e, perché no, anche nei suoi tratti catastrofici.
I tanti cataclismi scagliati dai produttori sui personaggi non hanno però scoraggiato i fan. Questo perché il team del Grey Sloan Memorial Hospital trova le sue basi in una struttura intrecciata di introspezione e relazioni. Così talvolta l’aspetto medico sfuma e si mischia a quello umano, offrendo molteplici spunti di riflessione. La voce di Meredith da ormai undici stagioni accompagna i telespettatori nelle sue considerazioni sulla vita quotidiana, non solo nell’ambito lavorativo ospedaliero, ma anche nell’aspetto sociale ed affettivo
– Dottor House
Tinte più cupe, casi più intricati ed una medicina complessa sdoganata dallo sfondo e ricondotta in primo piano. Posta tra le mani di un grande personaggio, Gregory House, la scienza medica è riabilitata come protagonista.
Pur essendo entrambi dei “drama”, Dottor House si pone su un piano totalmente differente rispetto a quello di Grey’s Anatomy, tanto da far apparire gli show incomparabili.
L’aspetto personale dei personaggi non per questo ne esce sminuito o non viene reso solo superficialmente: è trasversalmente inserito in una ambito di situazioni sempre diverse ed interessanti, segnalando la difficoltà di raccordare, a volte, la freddezza razionale di un grande medico al suo lato più umano.
– Scrubs
Nel caso di Scrubs cambiamo tipologia di telefilm e ci affacciamo ad una comedy. Per qualcuno questa è la serie per eccellenza e di certo i suoi tratti distintivi sono unici. I personaggi, i loro dialoghi sarcastici e le scenette comiche-assurde ben si accompagnano alla crescita personale dei nuovi medici, freschi di laurea e privi di esperienza. Nel corso delle nove stagioni, di cui l’ultima considerata dal pubblico come a sé stante, i protagonisti sono infatti maturati dal punto di vista delle competenze tanto quanto da quello emotivo. Il loro viaggio nel mondo reale ha la caratteristica di essere reso meraviglioso e folle al tempo stesso dall’unione del gruppo. Non si tratta più di essere colleghi, ma compagni di vita. E compagnia di assurdità, chiaramente.
Francesca Aliperta
28 novembre 2014