Un meraviglioso nuovo anno
Il 2019 si apre con le incertezze e le speranze di ogni nuovo anno, è come giocare ancora una volta alla roulette, c’è il brivido della scommessa, la voluttà del desiderio di farcela finalmente, l’adrenalina che scorre nelle vene, il senso di onnipotenza della notte che anticipa il giorno non ancora mai vissuto, l’idea che le cose si sistemeranno nell’anno nuovo, che le insoddisfazioni svaniranno, ciò che sarebbe già dovuto accadere senz’altro accadrà. Un copione che si ripete ogni volta, con le settimane che si avvicendano via via nei primi mesi che ci fanno dimenticare la notte da leoni, e restiamo sempre sulla stessa graticola, alla ricerca di segnali ancestrali che non arriveranno mai, incapaci di capire che la felicità è qui e ora, bisogna solo coglierla e viverla, è un problema di sintonia con la Bellezza, che è in noi e fuori di noi.
E allora nella lunga notte che sancisce il trapasso occorre indossare qualcosa di rosso, occorre abbandonarsi alla lascivia dei sensi più carnali, brindare con le persone che si amano, dimenticare di esistere per poche ore come se domani non dovesse arrivare, mischiare nuovamente il mazzo nell’idea che finalmente estrarremo la carta vincente, la quale ci spetta, e non può essere diversamente a nostro avviso, abbiamo una sorta di diritto acquisito che ci dà fittiziamente la forza di andare avanti, in una percezione errata del senso della vita, come se dovessimo costruire incessantemente una sorta di cursus honorum per ottenere un qualcosa che è nel tempo, un tempo che è a scadenza, che non rende merito se non per gli attimi felici che siamo stati in grado di intercettare, abbassando il nostro Ego, foriero di egemonie sul nulla.
Il tempo è la gabola in cui l’uomo è incagliato, pensiamo di dominarlo, ma in realtà scandisce solo i momenti in cui abbiamo deciso di essere felici o infelici, per il resto non esiste, è solo una nostra modalità di conoscenza, è una grande occasione spesso non colta, il tempo è solo adesso.
Qualcuno ha detto che “bisogna aggiungere più vita agli anni e non più anni alla vita” e questa è la verità che ognuno di noi nel 2019 dovrebbe cercare di far propria, costruendo ogni giornata come un vero capolavoro, uscendo dalle dinamiche delle super vincite e dei miracoli, nella consapevolezza che l’unico vero miracolo è l’infinito Amore di cui possiamo in ogni momento essere medium privilegiato dentro e fuori di noi, in quanto energia ancestrale e trascendentale della nostra esistenza spazio-temporale.
E allora vanno bene le mutandine rosse all’ultimo dell’anno, ma con la leggerezza e la consapevolezza di chi partecipa a una simpatica e avvincente kermesse, una delle tante, perché alla fine siamo degli adorabili teatranti nel gioco della vita.
Per concludere, un augurio particolare a Patti Song, la fantastica hair colorist hollywoodiana che colora i capelli delle dive, grazie alla quale icone come Marilyn Monroe o Mae West, tanto per retroagire agli anni trenta del secolo scorso, continuano a vivere in grandi celebrità dello spettacolo come Lady Gaga, ultimamente apparsa con un look assolutamente da femme fatale blonde. Patti è una grande artista e professionista dietro la scena, che però ci permette di sognare, di ritrovare noi stessi nei vagheggiamenti leggeri di un mondo mediatico e cinematografico destinato a lasciare il tempo che trova.