Truffe nella capitale, la truffa “dello specchietto” si evolve andando a danneggiare anche paraurti e fiancate

Ancora truffe nella capitale, in particolare la truffa “dello specchietto” si è evoluta mirando a danneggiare anche paraurti e fiancate. In genere queste truffe avvengono in zone con un alto scorrimento di veicoli , ma non solo. Le segnalazioni maggiori sono state indicate nelle zone di Roma Fiumicino, via Cristoforo Colombo, Tangenziale est, Laurentina e Viale dell’Oceano Pacifico.
Le vittime predilette solitamente sono quelle che viaggiano da sole, su macchine comuni e di modesta potenza. Un colpo secco all’improvviso dalla corsia inversa, dopo di che si potrà vedere avvicinarsi in posizione retrostante la macchina “truffatrice” lampeggiando e suonando con l’intento di far accostare il guidatore. A questo punto, scesi dalla rispettive autovetture, verrà fatto notare lo specchietto retrovisore rotto al conducente ignaro del fatto che il danno fosse presente già da prima dell’ “impatto”, simulato dal lancio di un apposito oggetto contro la vettura.
Qui scatta la richiesta di denaro da parte del truffatore, solitamente mostrandosi preoccupato o di fretta poichè la macchina non sarebbe di sua proprietà ma in prestito, preferendo la via semplice dei contanti al coinvolgimento delle rispettive assicurazioni. Richiesta che, solitamente, per fretta o per senso di colpa della vittima viene assecondata. La truffa è “disponibile” in diverse varianti, dalla classica che mira allo specchietto, alle più recenti che vanno a mirare al parafango, al paraurti laterale o alla fiancata le quali potrebbero comportare richieste di denaro maggiori.
Si consiglia agli automobilisti, qualora costretti a scendere, di premere sempre per la compilazione del Cid, prendere la targa dell’altra macchina quando possibile o di contattare subito i vigili per maggiore tutela, senza mai cedere alle richieste di denaro contante.
Federico Perruolo
25 febbraio 2014