Salviamo il Playstation Plus – Novembre Parte 1
Come ogni mese il Plus ci “regala” diversi titoli e alcuni vengono ingiustamente snobbati.
Noi della redazione ne analizzeremo 3: Worms (nell’articolo di domani), Until Dawn e Bound.
Ma ci sono altri titoli degni di nota come: Dungeon Punks (Gioco particolare con un sistema di combattimento a turni strano ma ben fatto e la possibilità di giocare con amici in Cooperativa, cosa che ormai sembra stia andando a scomparire.) e Broken Sword 5 che seppur non sia ritenuto il migliore della saga è sempre una discreta avventura grafica Old School.
Infine per quanto riguarda i titoli Ps3 abbiamo R-Type Dimensions e Rag Doll Kung Fu: Fists Of Plastic.
Until Dawn Rush Of Blood
Dentro alla paura
Potevamo non parlare di Until Dawn? Certo che no, il titolo in questione per chi ha il VR è veramente un ottimo recupero dato che è un esclusiva.
Possiamo dire con sicurezza che è uno dei giochi più approfonditi dalla periferica, adesso andiamo a spiegare i perchè.
Il visore fa veramente un lavoro sontuoso con questo gioco, ti farà provare ogni sensazione possibile, tanto per fare un esempio, ci saranno parti veramente veloci in discese ripide e sembrerà di essere lì per la sensazione di vuoto che si prova.
Il gioco parte in maniera molto lenta dove ci verranno spiegati i vari modi di muoversi e come sparare ma con l’andare avanti col tempo il gioco si velocizza parecchio tanto da rendere veramente le ultime parti veramente caotiche con colpi di Jump Scare assurdi.
Dejavù
In Until Dawn proveremo una sensazione di Dejavù perché i livelli hanno tantissimi riferimenti al gioco principale che anche quello fu sempre un esclusiva di ottimo livello.
Parlando dei vari livelli dobbiamo elogiare la caratterizzazione che hanno, mettono paura e ansia, con effetti di luce quasi perfetti.
Proprio l’ansia è un fattore veramente ben fatto, perché i nemici sbucheranno ovunque e a volte vi sorprenderanno pure, ma ci viene in aiuto un ottimo effetto audio che vi farà sentire in modo abbastanza chiaro da dove vengono i nemici ed è per questo che vi consigliamo di giocare con le cuffie dato che potrete collegarle semplicemente al visore.
La domanda da un milione di dollari
Il gioco in questione si può anche fare con il Duallshock normale ma per esperienza personale possiamo dire che non è il massimo, perché molto spesso tenderà a scalibrarsi da solo e quindi tocca rifare da capo il passaggio della calibrazione, cosa abbastanza scomoda dato che andando avanti coi livelli il gioco diventa sempre più difficile e veloce.
Quindi detto ciò vi consigliamo di prendere i Playstation Move che dovrebbero andare leggermente meglio.
Longevità e Gameplay
Tutto si chiederanno come funziona il Gameplay e quanto può durare un gioco del genere, proveremo a rispondere alle due domande.
Per quanto riguarda il Gameplay provate ad immaginare le montagne russe con un tema Horror e tu stesso che puoi sparare ai nemici che si propinano davanti. Ecco, tu sei dentro a questo vagone con due pistole che poi andando avanti nel gioco si potenzieranno e potranno diventare fucili e mitragliatrici ma torniamo al punto, noi andremo avanti con le rotaie quindi non dovremo fare altro che guardare e sparare.
Il gioco ovviamente è uno sparatutto su binari.
La longevità può dipendere da diversi fattori, in se i livelli sono abbastanza corti ma ci sono anche quelli che durano un pelo di più ma niente di eclatante.
Il tutto può finire in 4-5 ore ma dipende, perché volendo puoi rifare i livelli a difficoltà più alte per sbloccare trofei e quant’altro.
Infine possiamo dire solamente una cosa: questa è la Killer Application di Playstation VR, da provare.
Bound
Intro:
Bound è un’esclusiva Playstation, titolo sviluppato da SIE Santa Monica Studio & Plastic Studio e ci viene concesso gratuitamente questo mese sulla nostra amata Playstation 4 grazie al Playstation Plus.
Questo titolo stravagante fa parte del genere dei giochi Platform, ma non come tutti gli altri anche perchè doveva essere un Indie Games e invece si rivela diverso dalla concorrenza.
Contenuti:
Iniziamo questa avventura astratta con un personaggio (l’unico),una ballerina in tutti i sensi che noi animeremo attraverso vari scenari a ritmo di musica, un gioco che rilassa corpo e mente grazie alla musica classica azzeccatissima a parer mio per questo gioco,diciamo che sarebbe da giocare la sera quando ci si vuole dedicare ai videogiochi,ma spensieratamente, senza doversi impegnare e immergersi nell’arte più totale.
Il succo del gioco alla fine è solo danzare e di nuovo danzare, perchè per evitare attacchi,eliminare nemici,saltare vari ostacoli, ecc… Si dovrà solo e soltanto danzare, piuttosto semplice, anche perchè una volta dato il “comando” si dovrà aspettare la fine del ballo. Bound è compatibile anche con il VR il che è fantastico e magari fa risultare il gioco più frenetico e magari anche più complicato.
Piccoli difetti:
Il gioco può risultare noioso, dipende da che tipo di giocatore sei e da come ci si approccia al gioco,alle volte ci troveremo di fronte al gioco senza fare nulla, ma solo a guardare e magari a qualche tipo di videogiocatore potrebbe creare fastidio questa cosa; anche la longevità non è un so punto forte oltre alla ripetitività,anche se per capire bene il gioco bisognerebbe giocarlo molte volte.
Articolo di Alex Billi e Fabio Montefiori