See you later, lil gator!
Premessa: Sono le sei del pomeriggio, dopo tre ore ti ritrovi ancora a giocare al parco con i tuoi amici d’infanzia. Avete raccattato oggetti trovati nei dintorni: c’è chi emula la lotta tra Jedi e Sith con i rametti d’albero a mo’ di spade laser, chi con le pigne finge di spianare il passaggio verso lo scivolo come fossero granate e chi steso nel prato si riposa dopo ore di divertimento giunte al termine per poter tornare a casa a fare i compiti per l’indomani.
Questi sono i ricordi che Lil Gator Game cerca di rievocare, ricordandoci che, anche se gli anni passano e i doveri si accumulano, c’è sempre spazio per il gioco e per mantenere vivo il bambino che è in noi.
Ambientazione
In questo gioco “cozy” di avventura, il piccolo Gator, armato di scudo e spada di carta, si imbarca in una missione: ricordare alla sua sorellona i giorni spensierati d’infanzia, quando il gioco era al centro di tutto. Lungo il suo viaggio, Lil Gator incontrerà una varietà di personaggi, ognuno con le proprie paure e personalità, che riusciranno ad affrontare grazie a nuove amicizie, alla comunicazione sincera e alla consapevolezza che non si è mai troppo grandi per tornare bambini e apprezzarne la leggerezza.
La storia si svolge su un arcipelago colorato d’autunno, abitato da creature antropomorfe appartenenti alle specie più insolite. Lungo il cammino il giocatore si imbatte in nemici immaginari, disegnati su cartone, che ricordano le paure infantili che Gator e sua sorella combattevano insieme. Sebbene non rappresentino una vera minaccia, sconfiggerli permette di accumulare materiali da rivendere a un losco procione nel Junk Shop per ottenere nuove armi o oggetti (e per sbloccare qualche achievement per i collezionisti più accaniti).
Quando il piccolo alligatore si accorge che gli ostacoli creati sulla sua piccola isola non bastano a catturare l’attenzione della sorella maggiore, decide di ampliare il gioco. Propone ai suoi amici di estendere l’avventura sull’Isola Grande, in cima alla montagna. Lì, reclutando nuovi compagni, potrà costruire un fortino abbastanza spettacolare da ospitare una festa che, spera, convincerà la sorella a tornare a giocare con lui.
Ogni nuovo personaggio sottopone una o più quest al nostro protagonista, la cui risoluzione porta a stringere un legame più forte col prossimo. Una particolarità che emerge è la differenza di interessi, obiettivi e desideri dei nuovi amici, che culmina nella costruzione di un fortino che rifletta la varietà delle loro personalità in armoniosa convivenza.
Un passo avanti dopo A Short Hike
Lil Gator Game presenta delle similarità con uno dei cozy game più amati, A Short Hike, per diversi fattori, primo dei quali è l’ambientazione su un’isola. Questo setting permette di fornire un ambiente limitato da esplorare da cima a fondo, fornendo un’ampia varietà di paesaggi immersi nella natura. Il perfetto compromesso tra chi è curioso di esplorare e chi non ha troppe ore da spenderci su.
Un altro elemento in comune è l’antropomorfismo dei personaggi, tipico dei cozy game, che rende i protagonisti adorabili e accattivanti. Anche la famiglia gioca un ruolo centrale in entrambe le storie: in A Short Hike c’è la nonnina, mentre in Lil Gator Game la sorella maggiore, entrambe figure ormai troppo cresciute per seguire le avventure dei protagonisti, anche se in modi diversi.
Se da un lato emergono le similarità, dall’altro vi sono differenze quali le libertà di movimento. Mentre in A Short Hike puoi volare più in alto man mano che conquisti le penne, in Lil Gator Game troviamo questa inquietante scimmia spacciatrice di braccialetti, la quale permette al personaggio di arrampicarsi sempre più in alto e sbloccare nuovi territori. Entrambi i giochi hanno uno stile artistico low-poly che li rende minimalisti seppur offrendo la possibilità al giocatore di notare dei dettagli che arricchiscono la storia del personaggio.
Lil Gator Game si distingue anche per dialoghi e situazioni descritti in modo sagace e moderno, proponendo paesaggi e personaggi variegati e una libertà di movimento che va dal correre al volare, dal nuoto allo skateboard. D’altro canto, in A Short Hike, nonostante il piccolo pinguino possa volare e nuotare, sono presenti alcune limitazioni al gameplay, come i punti ciechi lungo i precipizi che possono rendere l’esperienza meno fluida.
Il ruolo centrale dell’amicizia e della risoluzione delle questioni personali in Lil Gator Game porta il gioco a un livello superiore di coinvolgimento emotivo, dove i personaggi non sono semplicemente di passaggio, ma diventano essenziali per il completamento della storia.
In sintesi, per quanto il gameplay sia semplice e abbordabile a qualunque giocatore per una durata totale intorno alle due ore, la storia è una vera e propria opera di formazione dove vengono trattati temi importanti, tra cui la famiglia, l’amicizia, il bilanciamento del rapporto dovere e tempo libero e dell’impatto che ha su ciascuno di noi crescendo.
Lil Gator Game non è quindi solo un’avventura leggera e divertente, ma un promemoria potente: anche quando la vita diventa frenetica e gli impegni si moltiplicano, è essenziale non perdere di vista il valore del gioco e della connessione umana. Con il un mix di nostalgia e scoperta, ci invita a tornare bambini e ricordandoci che giocare non è mai stato così importante, né così dolcemente necessario.
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Articolo di Aurora Maria Tumminello