Dragon is Dead – Un Early Access incredibilmente promettente
Abbiamo avuto la possibilità di provare l’Early Access di Dragon is Dead, un Hack&Slash Roguelike con un pizzico di platforming, una quantità incredibile di sistemi diversi e tanto, TANTO loot!
Uscito il 7 Giugno (giusto in tempo per il mio compleanno!) su Steam, il titolo di TeamSuneat si presenta davvero bene sotto tutti i punti di vista, anche se non scevro da alcune pecche.
Piccola nota prima di iniziare: la versione da noi provata è una Early Access vera e propria. Non solo presenta alcuni bug e problemi di bilanciamento ancora da risolvere, ma impedisce anche al giocatore di andare avanti oltre un certo punto (all’incirca oltre il 20/30% dei livelli finali sono ancora bloccati) e di conseguenza non è una recensione completa.
Un mondo cupo e terribile
Le vicende di Dragon is Dead immergono il giocatore nei panni del “Successore”, un potente umano in grado di sprigionare poteri inaccessibili a chiunque altro che viene convocato in un rurale accampamento per affrontare quello che sembra l’inizio di un’apocalisse demoniaca.
Ad aiutare il nostro protagonista saranno un fornito gruppo di personaggi (fra cui, sorprendentemente, anche il precedente “Successore”), alcuni dei quali disposti ad aiutare sin da subito, altri che avranno bisogno di essere convinti completando delle missioni per loro (missioni che vengono svolte tranquillamente andando avanti con i livelli del gioco, non aspettatevi le solite fetch-quest). I dialoghi si svolgeranno in stile “visual novel”, con un box di testo nella parte inferiore dello schermo sormontato dall’immagine del personaggio che sta parlando in quel momento.
In termini di trama, il gioco non presenta una storia particolarmente coinvolgente o innovativa. Al netto di un paio di plot twist interessanti, specialmente nella seconda parte del gioco, la narrativa è abbastanza lineare e semplice, con l’unica pecca di presentare dialoghi a tratti un po’ noiosi e/o ripetitivi (potenzialmente causati dalla localizzazione in inglese).
A livello di world-building, tuttavia, il gioco fa un ottimo lavoro nel creare un ambiente e un’atmosfera cupa e tetra, sia grazie ai racconti dei personaggi sia grazie ai nemici e agli ambienti terrificanti che il giocatore incontrerà durante la sua avventura.
Tanta carne al fuoco, ma tutta cotta a puntino!
Passiamo invece al lato gameplay: dal punto di vista strettamente ludico, Dragon is Dead funziona alla grande!
Il gioco espone il giocatore ad un gran quantitativo di sistemi diversi sin da subito: il sistema di equipaggiamento è davvero profondo, e consente al giocatore di organizzare e preparare build diverse per situazioni diverse e personaggi diversi. Il Sorcerer sarà più interessato ad avere potere magico e danno elementale, mentre il Berserker affronterà i nemici faccia a faccia e preferirà un equipaggiamento basato principalmente sulla probabilità di schivare attacchi nemici e danno fisico.
Anche le abilità consentiranno una vastissima possibilità di scelta: non solo sarà possibile decidere, per il Sorcerer, di utilizzare una build fuoco, elettro o ghiaccio in base alle proprie preferenze e al proprio equipaggiamento, ma è anche possibile mischiare queste build!
Oltre a loot ed abilità, saranno anche presenti numerosi NPC che venderanno al giocatore potenziamenti, pozioni ed elisir, artefatti, gemme e addirittura punti aggiuntivi per le abilità che per tutta la durata della run aiuteranno in diversi modi il giocatore.
Proprio come ogni altro rogue-lite, infatti, il gioco si basa prevalentemente sul ricominciare “da capo” dopo ogni morte o ogni run conclusa. Gli artefatti, gli elisir, le gemme, l’esperienza e tutti i punti abilità spesi verranno resettati, ma il giocatore avrà la possibilità di tenere tutto il loot recuperato fino ad allora, oltre che alla valuta necessaria per acquistare altri oggetti e potenziare le pozioni.
Parlando invece di bilanciamento e bug, c’è da dire che c’è sicuramente ancora del lavoro da fare per riuscire a rendere il gioco perfetto. Alcuni nemici sono particolarmente fastidiosi, altri sono difficilmente leggibili in termini di animazioni, a volte il gioco non registra correttamente gli input del controller, a volte ci sono dei brevi freeze e alcune aree dei livelli sono ogni tanto lunghe e vuote.
Detto questo, però, bisogna ricordare che il gioco è ancora in Early Access e gli sviluppatori stanno davvero lavorando duro per sistemarlo: nel giro di una settimana dal lancio, infatti, hanno già pubblicato quattro patch (di cui due particolarmente corpose) per sistemare diverse problematiche sia lato bug che lato bilanciamento.
Grafica e Sonoro
Arriviamo infine al reparto artistico, che come già detto in precedenza fa un ottimo lavoro nel convogliare un’esperienza cupa e tetra in un mondo terrificante e devastato. Se all’inizio il gioco presenta dei semplici scheletri e lupi come nemici, mano a mano che il giocatore sprofonda nell’incubo che lo circonda questi lasceranno spazio ad ammassi di carne e sangue, non solo come avversari ma anche ricoprendo gli sfondi di gioco.
La pixel art in generale è davvero molto curata, l’unica cosa che personalmente non mi è piaciuta granché è la resa dei volti dei personaggi che risultano talvolta molto strani, quasi alla soglia dell’Uncanny Valley.
Gli effetti sonori e la soundtrack seguono allo stesso modo: di base funzionano bene e complementano alla perfezione l’atmosfera e i combattimenti, anche se forse avrei preferito qualche traccia in più per rendere un po’ meno monotone (o talvolta addirittura meno vuote) le aree di gioco.
Un’Early Access incredibilmente promettente
Anche se è ancora solo un’Early Access incompleta, Dragon is Dead è già divertente, coinvolgente e appassionante da giocare pad alla mano.Nonostante alcun bug (nessuno dei quali particolarmente problematico, nel grande schema delle cose) e qualche piccola miglioria ancora da apportare, il gioco vale già il suo prezzo. Rimane solo da vedere quanto gli sviluppatori saranno in grado di migliorare l’esperienza nell’anno che hanno previsto per la durata dell’accesso anticipato!