League of Legends – cosa ti sta succedendo?

Nuovi guai per League of Legends
League of Legends è rimasto un colosso videoludico di dimensioni globali per ormai oltre un decennio, un fenomeno che dura dal 2009 e con milioni di giocatori connessi ogni singolo giorno.
Va da sé che un gioco di queste dimensioni si porti dietro molti appassionati, ma altrettanti giocatori pronti a criticare molte delle scelte prese dagli sviluppatori sotto ogni punto di vista. Questa non è una novità per il gioco di Riot Games, che da anni viene biasimato a turno per il bilanciamento di questa o quella classe di campioni giocabili, tanto è vero che una dichiarazione di un membro della Riot sono diventate famose nella community per l’imbarazzo che hanno generato: Nathan Lutz, un designer di Riot Games conosciuto come Lutzburg, è passato alla storia come l’uomo che ha dichiarato che il parere dei giocatori fosse importante, ma che i 200 e passa anni di esperienza di Game Design del team di sviluppo fossero sicuramente più importanti.
Molto cortesemente, la community non si è fatta attendere nel mostrare a Lutzburg gli sciagurati disastri che quei 200 anni di esperienza hanno creato nel corso dei mesi precedenti, dando vita al meme del “200+ years of experience” che viene richiamato ogni volta che un campione o un oggetto si dimostra (in maniera decisamente poco sorprendente) esageratamente sbilanciato.
Pochi giorni fa, più precisamente l’11 di Gennaio, la tredicesima stagione competitiva di League of Legends ha avuto inizio. È usanza che ogni anno, per celebrare un nuovo anno di meravigliose avventure, esperienze, tornei e divertimento, Riot Games organizzi una serie di eventi: una cinematic spettacolare, una chiacchierata con i developers, annunci su ciò che il nuovo anno ha in serbo per la Landa degli Evocatori… Ma quest’anno ciò che davvero ha strappato di forza i riflettori è stata la reazione indignata, e a tratti furiosa, dei giocatori.
I motivi per questa vera e propria rivolta sono numerosi, e alcuni di questi sono da ricercare proprio nel comportamento da parte di Riot Games: se per molti giocatori l’inizio della Stagione è un momento importantissimo, altrettanto interesse non è stato mostrato dall’azienda che non solo non ha comunicato a dovere il giorno e l’orario di inizio della Stagione, ma ha anche rilasciato una cinematic celebrativa incredibilmente inferiore rispetto agli standard che Riot Games stessa ha mostrato negli anni precedenti. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso che continua a riempirsi ormai da anni, più nello specifico dal 2020.
I recenti trascorsi di Riot Games
L’anno della pandemia è stato duro per League of Legends, che vanta uno dei più grandi scenari competitivi al mondo. Le restrizioni imposte hanno reso molto difficile la gestione degli eventi più importanti dell’anno, ma chiaramente nessun giocatore ha avuto il coraggio di lamentarsi per qualcosa che non poteva essere imputato alla Riot stessa.
Il 2021, purtroppo, non è stato da meno. Se il lato competitivo degli e-sports ha imparato a gestire la situazione per necessità, i team di sviluppo hanno fatto fatica a riprendere il passo con un terribile evento estivo (che solitamente è il più grande e importante dell’anno) dedicato alle Sentinelle. Per darvi un’idea di quanto terribile sia stato l’evento, basti sapere che dopo solo un paio di giorni Riot Games ha rilasciato una patch hot-fix per DECUPLICARE i punti ottenuti in partita, necessari per sbloccare non solo oggetti cosmetici ma addirittura la storia stessa dell’evento (a quanto pare le persone non vogliono passare la loro estate a giocare a LoL per 27 ore al giorno, pazzesco) e il gioco Ruined King: A League of Legends Story, sviluppato da Airship Syndicate e antecedente agli avvenimenti dell’evento, è stato rilasciato diversi mesi dopo la conclusione dell’evento stesso.
Ma il 2021 è stato un anno difficile per molte aziende videoludiche, in fondo gli strascichi del Covid erano ancora lì a rendere la vita complicata a tutti. Passiamo quindi al 2022!
E del 2022 di League of Legends si può dire… Praticamente nulla? L’anno è iniziato con un sondaggio ai giocatori per chiedere quale campione avrebbero voluto vedere aggiornato, vedendo Skarner vincitore. L’evento estivo è stato un banale copia e incolla dei precedenti, stesse logiche di ottenimento punti, stesse logiche di progressione nella storia. Infiniti paragrafi e interminabili discussioni su come affrontare il problema della tossicità che da sempre affligge l’intero gioco, senza poi implementare assolutamente nulla per cambiare le cose… E con queste premesse, le lamentele hanno iniziato a diventare sempre più numerose non solo da parte dei giocatori ma anche dei content creators.
E infine arriviamo a questo inizio 2023, che a detta del CEO di Riot Games avrebbe dovuto essere l’anno con il budget più grande di sempre. E tutto ciò che è stato mostrato alla celebrazione è l’ennesimo mucchio di niente: l’aggiornamento di Skarner annunciato 11 mesi prima è ancora in fase pre-embrionale, una cinematic imbarazzante, chiacchiere (ad ora) vuote su bilanciamento e tossicità, persino le nuove skin (che da molti vengono ritenute il problema principale perché, secondo alcuni detrattori, League of Legends verrebbe ormai usato come macchina da soldi per poter finanziare gli altri progetti di Riot Games) sono state estremamente contenute in termini di novità. La situazione è stata così disastrosa che, per la prima volta, due dei più importanti membri del team di sviluppo (ovvero Riot Brightmoon e Riot Meddler) sono dovuti comparire in un video a scusarsi pubblicamente e a promettere di sistemare le cose nei mesi successivi.
Problemi da risolvere
È chiaro che qualcosa debba cambiare, all’interno dello studio di sviluppo di League of Legends. I giocatori si lamentano ormai da anni della sempre più bassa qualità (soprattutto rispetto agli altri titoli di Riot Games, come Valorant o lo stesso League of Legends: Wild Rift che è nato da League of Legends stesso ma che secondo molti viene curato molto più del gioco originale), e queste sono solo alcune delle problematiche che affliggono l’esperienza degli utenti in questo momento: un client vecchio un decennio (e che causa innumerevoli bug anche all’interno del gioco), una progressione poco soddisfacente a livello di partite classificate, nessuna nuova modalità di gioco da anni, una quantità indiscriminata di account secondari che, comprati a pochi centesimi, permettono a giocatori tossici di rovinare l’esperienza a giocatori novizi…
Ciò che più ferisce i giocatori, forse, sono però i successi ottenuti da qualsiasi altro campo di Riot Games. Abbiamo già discusso di Valorant e Wild Rift, che sembrano avere molto più supporto di League of Legends, ma altrettanto successo è attribuito alla serie di Arcane, nata appunto dalla lore di League of Legends stesso e che ha guadagnato il premio di “Miglior Adattamento” ai The Game Awards, superando anche l’acclamato Cyberpunk: Edgerunners.

Quel che è certo è che, a quanto pare, Riot Games ha capito la situazione e non sembra voler rimanere a guardare. Nel loro messaggio di scuse Brightmoon e Meddler hanno discusso di ciò che è andato storto e di come hanno intenzione di rimediare nei prossimi tempi, ovvero un rinnovato impegno nel portare ai giocatori eventi e modalità di gioco che facciano riscoprire ai fan la passione che possono avere verso il mondo di League of Legends, oltre alla promessa di ascoltare i feedback dei giocatori e di comunicare in maniera costante e più chiara.
Finché non si vedranno novità, purtroppo, queste rimangono solo parole. La speranza, però, è l’ultima a morire.