Cyberpunk Edgerunners, il nuovo coraggio di CD Projekt Red

Il fatto che il mondo dei videogiochi si stia riunendo al mondo dell’animazione è ormai una realtà consolidata. L’anno scorso Riot Games ha aperto le danze con Arcane, un capolavoro che ha appassionato fan di lunga data quanto novizi del mondo di League of Legends, e da allora gli annunci di certo non sono mancati: NieR Automata riceverà a breve un adattamento anime e persino HoYoVerse, sviluppatori di Genshin Impact, hanno mostrato per il secondo anniversario del gioco un breve trailer dell’anime che arriverà in futuro a cura dello studio Ufotable (famoso ai più per aver lavorato a Demon Slayer e Fate).
La più recente serie che ha travolto il mondo dei videogiochi e al contempo gli appassionati di anime è stata Cyberpunk: Edgerunners, tratta dall’opera di CD Projekt Red Cyberpunk 2077. Nonostante il decisamente poco fortunato lancio del gioco nel Natale del 2020 e l’ancor meno fortunato periodo successivo durante il quale gli sviluppatori non sono purtroppo riusciti a sistemare del tutto l’opera, Cyberpunk: Edgerunners ha avuto un successo clamoroso a livello mondiale, tradottosi in un sostanziale aumento di giocatori (e di conseguenza vendite) negli ultimi due mesi.

Con statistiche così non è difficile comprendere il perché sempre più aziende stiano optando per una trasposizione animata delle proprie IP, eppure CD Projekt Red non si è accontentata solo di qualche vendita in più e un numero di giocatori decisamente superiore alla norma: ha infatti approfittato dell’occasione e dell’esposizione mediatica fornita da Edgerunners per attirare l’attenzione dei giocatori con una serie di annunci notevoli e di non poca importanza.
Il team polacco ha infatti confermato lo sviluppo di non uno, non due, non tre ma ben SETTE nuovi titoli:
- Sirius: un nuovo progetto legato all’IP di The Witcher, sviluppato da The Molasses Flood;
- Canis Majoris: un secondo progetto, sempre legato a The Witcher, sviluppato da un team esterno non meglio identificato;
- Polaris: Un’intera, nuova trilogia di The Witcher sviluppata da CD Projekt Red stessa;
- Orion: un secondo capitolo nel mondo di Cyberpunk, seguito del primo titolo che promette di essere l’esperienza definitiva e migliorata rispetto a Cyberpunk 2077, anche questa firmata CD Project Red;
- Hadar: una nuova IP ancora non annunciata, sempre a cura di CD Projekt Red;
Come se non bastasse, sono anche state date informazioni aggiuntive sull’espansione di Cyberpunk 2077 già in sviluppo da tempo, chiamata Phantom Liberty: CDPR ha infatti annunciato che oltre 350 sviluppatori stanno attivamente lavorando al DLC a pagamento in arrivo nel 2023.

Ultimo ma non ultimo arriva anche la notizia che Marcin Iwiński si dimette dal suo ruolo di co-CEO per spostarsi in un’altra posizione di management (anche se di importanza inferiore rispetto all’attuale posizione). Questa è una palese dichiarazione d’intenti da parte di CD Projekt Red, che sta indubbiamente cercando di dare un nuovo aspetto all’azienda agli occhi del pubblico (e anche, o forse soprattutto, agli occhi degli investitori), cercando di dimostrare come il fallimento di Cyberpunk 2077 non sia la fine della compagnia ma addirittura il punto di svolta per un nuovo inizio.
Per quanto sia chiaro che progetti di questo tipo siano in cantiere da tempo, non è così azzardato pensare che sia stato proprio il successo di Cyberpunk Edgerunners a incentivare l’azienda nel rilasciare al pubblico quello che avrebbero potuto essere informazioni riservate agli addetti ai lavori: è la prima volta nella storia di CD Projekt Red, infatti, che vengono mostrati piani sul lungo termine (la maggior parte dei progetti sopracitati richiederanno con tutta probabilità anni, prima di poter essere rilasciati) per le release, ed è quindi inevitabile associare questi annunci al successo della serie animata uscita solo poco tempo prima.
Che questo successo fosse pianificato o meno, rimane comunque un piacere vedere che CDPR non si è data per vinta e ha invece numerosi titoli in cantiere, che è forse ciò che più serviva al pubblico per ritornare a sperare in un futuro solido e in nuove opere degne di nota.