La bellezza delle Fatality – Mortal Kombat 11
il 23 aprile 2019 NetherRealm Studios ha finalmente rilasciato Mortal Kombat 11, l’attesissimo ultimo capitolo di una delle saghe più amate e chiacchierate del panorama dei fighting game e noi, ovviamente, non potevamo che tuffarci a capofitto su questo titolo e sviscerarlo a più non posso per portarvi una nostra recensione quanto più completa possibile.
Dove eravamo rimasti?
Una delle modalità più interessanti e ben fatte di questo ultimo capitolo di Mortal Kombat è sicuramente la modalità storia, che si propone, come già visto anche nel precedente capitolo, con un ottimo alternarsi di incontri e scene video.
La narrazione di Mortal Kombat 11 riprende esattamente dalla fine della storia del precedente capitolo, con un Lord Raiden che cede all’ira ed all’oscurità e decide di “eliminare” il Dio Anziano Shinnok, che aveva minacciato la terra.
A questo punto, fa il suo ingresso il misterioso personaggio di Kronica, la dea del tempo, nonché madre del malcapitato, che vuole riscrivere il corso degli eventi per creare un mondo perfetto secondo la sua visione e che distorcerà il tempo e lo spazio sovrapponendo diverse linee temporali e facendo coesistere nello stesso istante le stesse persone di anni diversi.
Ovviamente, per non rovinarvi l’esperienza di gioco, non scenderò nei dettagli, ma è stato davvero piacevole vedere come i ragazzi di NetherRealm Studios hanno deciso di far interagire gli stessi personaggi provenienti da due linee temporali diverse, dandoci modo di confrontare, ad esempio, un Johnny Cage in versione giovane e scanzonata con la versione più adulta e matura dell’attuale linea temporale del titolo.
Come già nel titolo precedente, alcuni capitoli della storia verranno vissuti da due diversi personaggi e starà a noi scegliere con quale affrontare la sfida per poter procedere, ma si potranno riprendere tranquillamente gli scontri mancati dalla selezione dei capitoli.
Se non ho mai giocato a MK?
Se non siete degli appassionati di picchiaduro o non avete mai preso in mano il controller per comandare Sub-Zero o Scorpion, ecco che Mortal Kombat 11 offre un’accurata e dettagliata sezione di tutorial, che permettono di apprendere i comandi base e di imparare i tempismi per le combo base, aiutati da scene dimostrative che daranno al giocatore anche un controller virtuale a schermo che farà vedere la sequenza di tasti da utilizzare e che insegnerà, attraverso il suono, anche il ritmo per eseguire determinati colpi.
Finiti i tutorial di base inoltre, ci saranno una serie di tutorial avanzati che spiegheranno anche al giocatore più navigato le meccaniche complesse, dalla parata perfetta alla fuga dalle combo avversarie, sottolineando addirittura i frame di ogni mossa, in modo tale da mettere a disposizione del giocatore più metodico, la strumentazione adeguata per studiare ogni mossa dal punto di vista di velocità, tempi di reazione e tempi di ripresa.
Ci sarà persino una sezione dove imparare ad utilizzare un determinato personaggio, potendo eseguire le mosse specifiche per impararne i tempi e le meccaniche di base.
Oltre a queste modalità che, secondo noi, sono un po alla base del gioco, ci saranno molte altre attività da poter fare all’interno di Mortal Kombat 11, prima ancora di addentrarsi nel comparto online.
Saranno presenti le classiche torri, punto forte della saga che mettono il giocatore di fronte a delle sfide continue, dove verrà ricompensato se riuscirà a superare determinati punteggi, e dove ogni piano sarà rappresentato da una sfida resa più impegnativa dalla presenza di alcuni modificatori. Ci capiterà ad esempio di sfidare Kitana che attraverso il modificatore, ad ogni colpo inferto recupererà vita, oppure Kano che infliggerà danni maggiori quando colpirà in salto, insomma, sfide sempre diverse che sapranno dare movimento al gioco.
Altra modalità presente è la Kripta, una sorta di mini gioco dove dovremo muoverci con il nostro personaggio all’interno dell’isola di Shang Tsung, un isola maledetta e piena di trappole ed enigmi da risolvere che ci permetterà, mediante l’utilizzo di moneta ed altri oggetti raccolti in game, di aprire dei forzieri per sbloccare i diversi collezionabili presenti all’interno di Mortal Kombat 11, tra cui bozzetti, skin per i personaggi ma anche Fatality e Brutality da poter usare in combattimento.
La versa sostanza è online
Come ogni picchiaduro che si rispetti, anche Mortal Kombat 11 mostra i muscoli soprattutto nel comparto online, anche se, come abbiamo visto fino a poco fa, sa intrattenere il videogiocatore a lungo, anche nelle sue modalità non connesse ad internet.
Ma cosa c’è di meglio che una bella sfida 1 vs 1 online con degli sconosciuti? Ed allora buttiamoci nella sfida online del titolo, che si presenta in modo molto pratico, con un menù intuitivo e con un match making a dir poco fulmineo, almeno per questi primi mesi di attività del gioco.
Oltre al classico match 1vs1, che potrà essere effettuato sia in modalità normale che con le regole da torneo e che, come da prassi dei picchiaduro, si suddivide in private e classificate (dove in una si gioca per il gusto di divertirsi e nell’altra si otterranno punti classifica per dimostrarsi i migliori nel globo), si potrà giocare anche al Re della collina, modalità presente anche nelle scorse edizioni del gioco e dove ci si metterà in coda per poter sconfiggere il re di turno. Il Re in questa modalità sarà un altro giocatore che invece dovrà fare di tutto per non farsi sconfiggere e rimanere il solo sulla collina. Modalità molto interessate e che da l’opportunità di vedere i match non giocati da spettatori, imparando le tecniche avversarie e valutando ogni singolo scontro.
Una modalità particolare e che cambia il modo di giocare a Mortal Kombat 11 è sicuramente la Battaglia IA. Una modalità nella quale creeremo una squadra di tre combattenti ai quali potremo modificare i parametri base (scegliendo ad esempio se renderli più propensi alle combo o alle prese o piu o meno aggressivi), modificando il loro approccio alla battaglia, per farli scontrare con altri personaggi non giocanti modificati da giocatori. Il tutto in battaglie non controllate da noi in prima persona ma dall’intelligenza artificiale.
Ma quindi questo Mortal Kombat 11 com’è?
Tirando le somme, possiamo dire che questo Mortal Kombat 11 è decisamente un titolo davvero ben fatto e completo sotto molti aspetti, capace di soddisfare sia il giocatore che punta tutto sull’esperienza online, sia quello che invece preferisce divertirsi giocando offline o con amici a casa.
Graficamente il gioco su Ps4 è decisamente bello da vedere e, controller alla mano, risulta decisamente reattivo e rende le combo soddisfacenti ma allo stesso tempo difficili da attuare e ci vorrà un po per poter padroneggiare bene un personaggio.
Dalla versione precedente sono state sostituite le mosse Raggi X con le Fatal Blow, mosse spettacolari che si potranno usare solo una volta per match, quando la vostra barra della vita sarà molto bassa,e che daranno il via ad una vera e propria animazione cinematografica violenta e piena di sangue, che rallenta un po il ritmo di gioco, dando respiro al giocatore che avrà qualche secondo per riprendersi e che potrà, in alcuni casi, ribaltare le sorti del match.
La violenza non manca, com’è da tradizione del brand, mosse spettacolari ma decisamente violente e splatter si ripeteranno sullo schermo e, seppur si tratti sempre di un videogioco, talvolta l’eccessiva violenza è sia un pro che un contro del titolo, quindi a malincuore, dobbiamo ammettere che Mortal Kombat 11 non è propriamente un gioco adatto a tutti i palati.
Il combat system tuttavia è davvero perfetto sotto molti punti di vista, adatto più ad un giocatore esperto anche grazie al tutorial molto dettagliato che abbiamo descritto prima. Anche il giocatore inesperto, tuttavia, con la dovuta pazienza riuscirà a giocare a questo spettacolare titolo.
Insomma Mortal Kombat 11 non è esattamente un gioco adatto a tutti, ma decisamente ben fatto sia a livello grafico che, soprattutto, a livello di prestazioni, che regala al giocatore tutti gli strumenti per avvicinarsi al suo mondo ed imparare a giocare a questo agglomerato di violenza videoludica partendo dalle basi, fino ad arrivare alle Fatality. Un acquisto d’obbligo per gli appassionati di picchiaduro, sempre che non siate sensibili a tutto il sangue e la violenza tipico della serie.