Toki è tornato su Switch!

Chi legge spesso i miei articoli si sarà reso conto che ho un disturbo ossessivo nei confronti dei giochi, ormai, vintage. Poi Nintendo Switch, a mio parere, ha una naturale inclinazione verso i platform vecchia scuola e quindi eccoci qui con un classico: Toki
Toki fu sviluppato dalla TAD Corporation nel 1989 ed ebbe successo nelle sala giochi dell’epoca, anche se subì dei porting anche per le console casalinghe. Quindi aspettatevi un arcade vero e proprio, con un certo numero di vite dopo il quale bisognerà inserire dei gettoni: rarissima merce quando si era piccoli!
Io non ho mai sentito parlare di Toki!
Giustamente non tutti si trovano ad avere circa 30 anni e ad aver avuto la fortuna di giocarlo all’epoca, quindi, andiamo per ordine.
Toki è un arcade platform (e questo lo avevamo capito), che ha come protagonista un forzuto e belloccio primitivo di nome… Toki!
https://www.youtube.com/watch?v=x0YepSYAjUc
Ma il malvagio Vookimedlo rapisce la sua amata e trasforma l’uomo in un goffo primate. Per la gioia di tutte le femministe del mondo, sarà nostro compito salvare la donna dalle grinfie del nemico.
Quali sono le armi di un primate? Le sue mani? Il pollice opponibile in grado di brandire bastoni e sassi? No delle palle che è in grado di sparare dalla sua bocca e in grado di potenziarsi in base ai vari power-up temporanei che troveremo nei vari livelli.
I livelli sono sei, ognuno con un boss finale, e sono molto divertenti a dirla tutta!
Ma arcade in che senso?
Nel senso che, in base alla difficoltà selezionata avrete un certo numero di gettoni, ognuno dei quali vi darà un certo numero di vite. Selezionando Facile avrete tante vite e gettoni, mentre in Molto Difficile ne avrete molti meno.
Quando vite e gettoni finiscono, finisce la vostra partita e comincerete da capo. Non ci sono salvataggi o altro. Non preoccupatevi, il gioco è chiaramente pensato per essere così, quindi non sarà molto lungo. Siamo sopravvissuti a Super Mario per NES cosa volete che sia Toki?
Una nota positivissima da aggiungere è proprio il cambiamento di difficoltà: impostato a Facile, a mio avviso, è estremamente noioso. I personaggi sono lenti, facili da sconfiggere e con qualche asso nella manica in meno. In Difficile o Molto Difficile invece il ritmo sale e diventa tutto più divertente!
In genere nei giochi aumentando la difficoltà diventa soltanto più difficile uccidere l’avversario; in questo caso aumenterà proprio la velocità.
Cosa c’è di nuovo?
In realtà nulla se non la sua grafica, molto colorata, appagante e che dona definitivamente vita eterna a questo titolo. Non aspettatevi quindi nuove modalità, nuovi livelli o migliorie nei controlli. Ciò che ritroverete tra le vostre mani è esattamente il titolo di più di 30 anni fa, nel bene e nel male.
Molti lo hanno contestato proprio per questo motivo, ma bisogna vedere da che punto di vista si vuole osservare questa scelta. Se da una parte avrebbe fatto piacere vedere qualcosina di nuovo, dall’altro provare le emozioni di anni fa, con un veste grafica nuova, è un piacere.
Forse il costo è eccessivo, ma non è colpa di Toki: sono scelte tecniche che si sono viste anche per altri titoli, come Wonderboy; a voi la scelta! Molte volte abbiamo sentito dire: questo gioco è un capolavoro ma ormai non sono più abituato a questa grafica.
Il tentativo di questa ondata di “nuovi giochi” è proprio questo, cioè dar luce, di nuovo, a titoli divertenti che, per motivi di grafica, restano nelle mani soltanto dei nostalgici. Una scelta condivisibile o meno: voi cosa ne pensate?