Call Of Music – Super Mario Bros

Nei mesi scorsi, scrivendo delle varie soundtrack che abbiamo spulciato insieme, era sempre come se mancasse qualcosa. Ma cosa? In fondo, le tracce di cui abbiamo parlato, da Unravel fino a Life is strange erano tutte perfettamente in linea col gioco, godibili, belle. Eppure… eppure.
Eppure chissà a quanti di noi sarà capitato nella vita di ascoltare quella colonna sonora. Spesso scardinata dal contesto, ma che immediatamente ti fa mettere su un sorrisone a mille denti e ti fa indicare l’aria (chissà perché uno pensa sempre che la musica vaghi nell’aria anche quando ci sono delle casse ben visibili nel locale) dicendo: “Ma questa è Super Mario!”.
Bene; oggi vogliamo parlarvi proprio di quello che è senza ombra di dubbio il brano videoludico più famoso di tutti i tempi: il tema ufficiale di Super Mario (non mentite, nella vostra testa è già partito…), noto col nome di Ground Theme.
Appare per la prima volta nel livello introduttivo di SuperMario Bros., nel 1985 per Nintendo: si tratta di una delle sei tracce del gioco, in realtà, composte da Koji Kondo. Egli stesso affermò in più di un’intervista che fu sicuramente la più difficile su cui lavorare.
Il pezzo si ispira moltissimo alle musiche calypso, genere che appartiene alla cultura caraibica, il che lo rende straniante all’interno di un gioco che contiene tutta una serie di riferimenti a culture esterne a quella giapponese (pensate ai nomi o ai luoghi). Nato semplicemente da una tastiera, è caratteristico per la sua perfetta sincronizzazione coi movimenti di Mario: è proprio guardando il progetto di base diventare videogioco che a Kondo venne in mente la costruzione mentale del tema e la sua peculiarità –l’accelerazione progressiva allo scadere del tempo del livello.
Con i suoi tratti latino-americani-caraibici, il brano si presta benissimo non solo all’ambientazione di gioco e al gameplay in sé, ma anche ad essere estremamente versatile: ne esistono infatti svariate versioni “analogiche” in orchestra. E’ importante come sempre contestualizzare: 1985, pieni anni ’80. Il boom della musica elettronica si univa indissolubilmente con i nuovi mondi che nascevano nei videogiochi e la tecnologia era in pieno fermento.
C’è anche da ammettere che -per paradossale che sia e i musicisti non me ne vogliano- lo stesso pezzo fa un effetto molto meno preciso se suonato in orchestra, come se andasse a perdere un po’ di compattezza. E in fondo è così, se pensiamo che l’originale era nato con una base di batteria elettronica e una tastiera: in un’orchestra di cinquanta o cento elementi il suono viaggia e fisicamente a un certo punto si disperde in maniera naturale; questa “vaghezza” non rende l’idea di quel mondo piccolo, pixelloso e colorato che era il primo Super Mario.
Un discorso un po’ malinconico, lo so- e lo è, senza averne davvero saggiato l’effettiva potenza evocativa di quegli anni, visto che la sottoscritta è del 1996 e non era nemmeno stata pensata quando Super Mario ha visto la luce.
Insomma: senza ombra di dubbio, Ground Theme è uno dei temi più famosi di sempre per quanto riguarda i videogiochi. Tanto più che è presente in praticamente tutti i giochi della serie di Mario, il caro, vecchio idraulico, e accompagna –sotto forme artistiche diverse- le sue avventure perfettamente, adattandosi meravigliosamente con i suoi movimenti.
Uno dei lavori musicali videoludici decisamente meglio riusciti al mondo.