The Lion’s Song (Switch) Recensione

Un po’ di Vienna sempre con te
The Lion’s Song è un titolo molto particolare, di quelli che non capitano tutti i giorni. Un gioco che non si fa certo notare per i muscoli, ma che sa veicolare sensazioni ed emozioni in maniera efficace, immergendo il giocatore in un’esperienza toccante.
Mi’pu’mi Games, piccola software house austriaca, decide di portarci nella Vienna di inizio ‘900. Un momento storico particolare per la Città, caratterizzato da importanti personaggi ed un grande fermento artistico e scientifico.
L’avventura è divisa in quattro capitoli, ed ognuno di essi ci presenta personaggi e storie diverse, ma allo stesso tempo anche connesse fra loro.
L’edizione per Nintendo Switch esce a distanza di ben due anni rispetto all’uscita del primo capitolo su PC, ma merita comunque la sua attenzione vista la possibilità di fruire del gioco ovunque ed in qualsiasi momento.
Gameplay e Tecnica
Il gameplay è praticamente assente. Gli sviluppatori hanno infatti puntato tutto sulla trama riducendo e semplificando quanto più possibile gli elementi tipici del genere. Non vi saranno dunque enigmi da risolvere, nessun puzzle, nessun ostacolo. Ci troveremo sostanzialmente a selezionare un determinato oggetto oppure a compiere delle scelte che influenzeranno l’andamento degli eventi, portandoci quindi a diversi epiloghi.
Riguardo la tecnica, il gioco si presenta in una gradevole pixel art con toni color seppia, ad accentuare ancora di più il gusto retrò dell’avventura. Le animazioni risultano comunque ridotte ai minimi termini, e ci sarebbe piaciuto giusto qualcosina in più, ma in generale l’atmosfera che si respira nel gioco funziona. A contribuire sicuramente, anche la riuscita colonna sonora a totale risalto dell’intreccio narrativo.
Il porting su Nintendo Switch risulta ben realizzato, ma ci è dispiaciuto che non abbia offerto anche altre modalità di gioco per quanto riguarda i controlli. Nessun implementazione del touch screen e nessun tentativo di utilizzare i joy-con come puntatori in modalità TV. Insomma, è piuttosto scomodo trascinare il puntatore in giro per lo schermo utilizzando lo stick analogico del controller e ci sembra un’occasione sprecata vista la flessibilità della console Nintendo.
I quattro capitoli
Tutto è quindi incentrato sulla progressione della trama ed il completamento dei quattro differenti capitoli che compongono l’opera e che di seguito andiamo brevemente a spiegare.
EPISODIO I: SILENCE
Siamo in una stazione, un giovane è in partenza ed il suo pensiero va ad una giovane e promettente musicista. Siamo ora nei panni della protagonista, Wilma è bella e talentuosa, ma anche estremamente fragile e spaventata. La sua bravura la pone al centro dell’interesse, e la ragazza è preoccupata di non riuscire a soddisfare le aspettative. Arthur, il suo mentore (e non solo), invita quindi Wilma a ritirarsi in una baita di montagna per ritrovare tranquillità ed ispirazione in attesa del grande concerto che la attende al suo rientro a Vienna. Sarà quindi nostro compito, guidare Wilma attraverso le differenti scelte, e portarla al completamento della sua opera.
EPISODIO II: ANTHOLOGY
Il secondo episodio inizia nella stessa stazione del precedente capitolo, ed avremo invece a che fare con un pittore. Franz è un giovane e promettente pittore. Suo nonno decide di accompagnarlo a casa di un illustre artista, Gustav Klimt, il quale lo accoglie con calore, complimentandosi per il ritratto fatto ad una famosa violinista, chiaro riferimento al primo episodio.
Affermarsi come pittore non è cosa semplice e spetterà a noi guidare Franz nel tortuoso percorso che lo vedrà ultimare la sua opera perfetta.
EPISODIO III: DERIVATION
Anche questa storia inizia nella medesima stazione, ma questa volta ci spostiamo da arte a scienza per vestire i panni di Emma, una brillante matematica.
Il Radius è il più importante circolo di matematici Viennese. I membri si interrogano sulla soluzione di un complicato teorema irrisolto. Emma sa di conoscere la risposta ma non può nemmeno avvicinarsi al Radius, lei è una donna, e come tale le è impedito far parte del circolo. A seguito dell’improvvisa morte di suo padre, Emma riceve i suoi vestiti, decidendo quindi di utilizzarli per travestirsi da uomo ed avere la possibilità di poter accedere al Radius. Il nostro ruolo sarà quindi quello di aiutare Emma ad annunciare al mondo il suo genio ed avere quindi la possibilità di essere una persona realizzata, nonostante donna.
EPISODIO IV: CLOSURE
In questo capitolo, tutte le storie volgeranno al termine intrecciandosi tra loro, ma l’esito di ogni epilogo dipenderà dalle molte combinazioni di scelte effettuate.
Al completamento di ogni capitolo è infatti anche possibile rigiocare ogni singola scelta, potendo quindi esplorare le differenti diramazioni della trama.
Pagella
The Lion’s Song è un punta e clicca ben riuscito, seppur non esente da difetti. Capace di creare un feeling particolare e sensazioni forti, non è però un titolo adatto a tutti. Se non siete disposti a sacrificare il gameplay allora valutate un altro titolo, se invece siete in cerca di un’esperienza interessante, molto più orientata alla trama e alle emozioni, allora The Lion’s Song rappresenta una scelta caldamente consigliata, un titolo valido che su Switch viene proposto ad un prezzo onesto ed acquisisce anche il fattore portabilità in cui, fra l’altro, il gioco mostra il meglio di sé.