Il teatro comico: un viaggio di iniziazione verso il teatro moderno

Nella storica sede del Teatro Grassi di Milano, in prima nazionale assoluta, dal 20 febbraio al 25 marzo 2018 va in scena Il Teatro comico di Carlo Goldoni. Firma la regia, la sua prima, Roberto Latini. Sul palco un cast di attori d’eccezione: oltre a Roberto Latini, Elena Bucci, Marco Sgrosso, Marco Manchisi, Stella Piccioni, Marco Vergani, Savino Paparella e Francesco Pennacchia.
Il teatro comico può essere considerato come una sorta di manifesto culturale contenente i principi ispiratori della grande rivoluzione teatrale ideata da Goldoni. Tuttavia non si presenta come testo teorico, ma è una commedia a tutti gli effetti.
In un teatro, una compagnia sta provando Il padre rivale del figlio con le maschere della commedia dell’arte: Pantalone, Brighella, il Dottore, Arlecchino. Gli attori, in bellissimi costumi d’epoca, si muovono un po’ insicuri su una piattaforma oscillante leggermente inclinata, che da un senso di instabilità.
Il capocomico, Orazio, vuole convincerli a lasciare le maschere, a cimentarsi con un testo scritto, ragionato, utile perchè capace di spingere lo spettatore a migliorarsi ( l’illuminismo non è passato invano), con personaggi che siano caratteri realistici, non fantastici, psicologicamente definiti e non rigide maschere condannate a ripetersi.
Orazio è pronto a morire (sembra infatti essere colpito a morte in una delle prime scene) o meglio a far morire la tradizione teatrale, per farla rinascere, per elevarla ad arte.
Il teatro, all’epoca di Goldoni, è infatti scaduto a passatempo ozioso, superficiale, prevedibile. L’improvvisazione si è cristallizzata in sterili e ridicole battute. Non è considerato adatto alla famiglia proprio perchè talvolta, triviale.
Goldoni ama il teatro lo ama al punto da volerlo scuotere, smembrare, tradire, per migliorarlo.
Perchè per lui, come anche per un altro rivoluzionario del teatro, Giorgio Strehler, il teatro è sempre e soltanto un profondo atto d’amore.
La regia di Latini propone continuamente questo binomio Goldoni-Strehler, omaggiando a più riprese quest’ultimo.
La prima “musica” in scena, è infatti il ronzio della mosca di Arlecchino, una mosca simbolo, staffetta, messaggera, ambasciatrice di nuovo teatro.
Viene rincorsa con difficoltà, presa e ingerita inizialmente dal capocomico e poi a turno dai vari personaggi della commedia, quasi che, uno ad uno, assimilandola, si convertano alla nuova forma d’arte, la facciano propria.
Mentre la grande statua di Arlecchino posta all’estremità esterna del palco, si piega a terra e contemporaneamente appare smembrata con pezzi sospesi sul palco, gli attori si agitano sulla piattaforma instabile che sembra trasformarsi in una zattera in balia dei flutti, del vento e delle nubi minacciose (riferimento a La tempesta di Strehler).
Lo spettacolo, nella regia evocativa di Latini, si trasforma in un gesto di amore trasformativo, viaggio di iniziazione, di trasformazione prima ancora che del teatro della gente che lo fa.
Piccolo Teatro Grassi (via Rovello – M1 Cordusio), dal 20 febbraio al 25 marzo 2018
Il teatro comico
di Carlo Goldoni
adattamento e regia Roberto Latini
luci Max Mugnai
scene Marco Rossi
musiche e suono Gianluca Misiti
costumi Gianluca Sbicca
Personaggi Interpreti
Orazio Roberto Latini
Placida/Rosaura/Beatrice Elena Bucci
Tonino/Pantalone/Eleonora Marco Sgrosso
Lelio Marco Manchisi
Vittoria/Colombina Stella Piccioni
Eugenio/Florindo Marco Vergani
Anselmo/Brighella Savino Paparella
Petronio/Dottore Francesco Pennacchi
Produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Foto di scena Masiar Pasquali
Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16. Lunedì riposo.
Durata: 2 ore e 40 minuti compreso intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv