Cyrano sulla luna, un raggio lunare sulle nostre debolezze
Al Teatro Litta di Milano, sino all’11 febbraio 2018, Pietro De Pascalis da voce a Cyrano De Bergerac, l’eroe nato dalla penna di Edmond Rostand (1868-1918). Lo scrittore francese scrive tra il 1896 e il 1897 questo componimento in versi dal sapore epico, liberamente ispirato alla vita dell’intellettuale libertino Savinien de Cyrano de Bergerac (1619-1655).
Un soffio di romanticismo per il teatro che in quegli anni comincia a riempirsi di nebbie scandinave (Ibsen e Strindberg) e proiezioni psicologiche.
La prima volta l’ho visto rappresentato in uno scenario suggestivo, tra le maestose rovine dell’abbazia di Villers-la-Ville, antico monastero cistercense in Belgio, vicino a Bruxelles. Su un gioco di tavole e piani inclinati, Cyrano e i suoi compagni guasconi vestiti da nobili moschettieri, si esibivano in prodezze di spada declamando quei versi perdutamente romantici.
Lui, col suo cappello, la sua sua spada, il suo mantello, gli stivaloni, appariva l’archetipo dell’eroe romantico, in bilico tra patetico e sublime; l’eroe dallo spirito fine, che combatteva contro la rozzezza e la villania del mondo, perseguiva l’ideale senza compromessi, al punto da non confessare per una intera vita, il suo amore per la bella Roxane e favorire anzi il suo rivale in amore, il giovane Cristiano, di cui Roxane si era invaghita.
Pietro De Pascalis e il regista Luca Chieregato, che scrive la drammaturgia, ci mostrano un Cyrano diverso, spogliato degli abiti e della brillantezza da eroe.
Cyrano, Pietro De Pascalis, è solo in scena, in pantaloni e camicia, appena arrivato sulla luna perchè morto. Comincia a raccontare, con onestà, la sua vita; più che delle sue spavalderie e del suo coraggio, parla dell’amore che non ebbe mai il coraggio di dichiarare all’unica donna da lui amata, Roxane. Perchè?
Ora, senza mantello e senza cappello, senza neanche il suo pennacchio, ma solo con il suo naso deforme, Cyrano trova la dolorosa risposta. Perchè amare è un abisso, è un cadere.
E fa paura specie a chi è stato marcato da un rifiuto da piccolo. Ebbi ostile mia madre a cui non piacqui mai, dice quando sta per morire. Ecco, il rifiuto, la ferita dei non amati che sembra spiegare ora, nel silenzio lunare, il perchè di una vita usata a fare bravate, a mostrare coraggio fisco, smania di combattere. Tutto questo fragore solo per farsi notare dal mondo e mettere a tacere, almeno per poco, quel dolore antico, l’esclusione dall’amore.
Cyrano di Pietro De Pascalis e del regista Luca Chieregato ci regala un raggio lunare. A noi di prenderlo per illuminare e accettare le nostre debolezze.
Sede Teatro Litta – corso Magenta, 24, Milano
Cyrano Sulla Luna
di Luca Chieregato – regia Luca Chieregato, Pietro De Pascalis – con Pietro De Pascalis –
scene e costumi Anna Bertolotti – disegno luci Monica Gorla – consulenza musicale Gipo Gurrado
da martedì a sabato ore 20:30 – domenica ore 16:30
Durata: 1 ora e 30 minuti
Biglietti: Intero 24€ – Under26 e convenzioni 16€ – Over65 12€ – Under12 10€
Abbonamento: 6MTMconTE – UNIconTE – MTMdono
Spettacolo inserito in Invito a Teatro tagliando Manifatture Teatrali Milanesi Abbonamenti e convenzioni – www.mtmteatro.it
Biglietteria Mtm
02 86 45 45 45 – biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle 15:00 alle 19:30