Ambra Angiolini e Matteo Cremon divorziano a teatro, la recensione di “La guerra dei Roses”


Il 16 gennaio, a Pace del Mela (ME), è stato messo in scena lo spettacolo teatrale “La guerra dei Roses”, per la regia di Filippo Dini, con Ambra Angiolini, Matteo Cremon, Massimo Cagnina ed Emanuela Guaiana.
“La guerra dei Roses”, romanzo di Warren Adler e successo cinematografico per la regia di Danny De Vito, è una commedia coinvolgente, in cui si fondono appieno comico e umorismo nero, la cui storia si adatta completamente alla transcodificazione teatrale.
I protagonisti sono due coniugi infelici in via di separazione, Barbara (Ambra Angiolini) e Jonathan Rose (Matteo Cremon). Dopo diciotto anni insieme, lei è stanca di vivere la vita di lui da spettatrice e vuole prendere in mano il suo futuro, chiedendo così il divorzio; lui, avvocato in carriera e noncurante dei veri desideri di lei, accetta la separazione, ma rifiuta di lasciare la casa coniugale, acquistata con i suoi risparmi. La casa diventa il pomo della discordia tra i due, portando a una guerra senza limiti e a una lenta e logorante fine per entrambi.
Nelle prime scene dello spettacolo, Filippo Dini rappresenta l’inizio dell’amore tra i due protagonisti, in un’atmosfera di sincera passione e di dolcezza, interrotta poi dall’opportunismo e dalla trascuratezza di lui e dalla voglia di affermazione di lei, originariamente giustificata ma tesa poi all’estremo quando Barbara, davanti a un presunto infarto del marito, gode della sua possibile morte e continua a lavorare nella propria impresa di catering.
La guerra tra i coniugi Rose vede scendere in campo due schieramenti: Barbara e il suo avvocato divorzista (Emanuela Guaiana) e Jonathan e il suo legale (Massimo Cagnina), in uno scontro senza esclusione di colpi. Nulla da ribattere sulla scelta dei quattro protagonisti da parte di Filippo Dini, i quali riescono a incarnare appieno i personaggi rappresentati, con indiscusso talento. Energia, bellezza e bravura caratterizzano la performance di Ambra Angiolini, per me una rivelazione in campo teatrale, ma il vero spettacolo nello spettacolo è stato senza alcun dubbio Matteo Cremon: sorprendente e coinvolgente, pregno di sicurezza e naturalezza in ogni momento.
“La guerra dei Roses”, con il suo umorismo a tinte fosche, ci fa tornare a casa alla fine con un importante insegnamento: bisogna risolvere le diatribe con il dialogo e distruggere i cliché e i pregiudizi presenti nella società che ci circonda, affermando sì noi stessi appieno, ma rispettando anche i desideri e le aspirazioni altrui.