Suzanna Andler, la donna più tradita di Saint-Tropez: dialogo del dolore

Sino al 15 luglio 2017 Manifatture Teatrali Milanesi presenta al Teatro Litta, Suzanna Andler, “la donna più tradita di Saint-Tropez”, di Marguerite Duras.
Antonio Syxty firma la regia di questa pièce scritta dalla Duras nel 1968, dove il tragico e lo spaesamento si mischiano al vuoto delle vite dei protagonisti. Per sottolinearli, Sixty sceglie più volte di non far aderire le didascalie proiettate sulla scena, all’azione sul palco, come se la vita dei singoli personaggi non fosse in relazione con quella degli altri.
La scena grigia e minimalista, resta invariata per tutto lo spettacolo. Si apre nel salone di una villa di St Tropez che Suzanna Andler sta visitando con un agente immobiliare per eventualmente affittarla durante l’estate successiva.
I dialoghi sono da subito intrisi di un dolore confuso ma tagliente. Costituiscono mappe di disagio crescente, scorie psicologiche di sofferenza che lasciano perfino pensare ad un suicidio che però non avviene. Sono interrotti da un uso quasi ad intermittenza delle luci che si alternano al buio, dove sprofondano i personaggi dopo l’illusione di aver comunicato qualcosa, che però è sempre contraddittorio, confuso, menzognero.
“Sono la donna più tradita di St Tropez”, dice lei quasi per aggrapparsi alla sola certezza nella confusione totale della sua vita, risultante di una serie di menzogne. Lei, Suzanne, Caterina Bajetta, non sa cosa fare di se stessa. Si insabbia nella memoria modificata dalla finzione.
Moglie di un facoltoso signore che la tradisce anche con la sua migliore amica, Monique, Elisabetta Scarano, si ostina a giustificarlo e compatirlo perchè “lavora come un bruto per una donna che non ama più”. In questo navigare confuso, dove tutti sono inconoscibili perchè lontani da se stessi, l’amante, Michel, Guglielmo Menconi, rappresenta un illusorio cambiamento.
Anche il marito desidera che lei lo abbia. E puntualmente arriva. L’amore però non raggiunge la pienezza perchè diventa mancanza o voglia di potere (anche fra classi sociali), che però scivolano via come fanno la pioggia e il vento dell’inverno di St Tropez sulle grigie vetrate della villa.
Bravi gli attori, inscatolati nel vuoto, ingabbiati in dialoghi melmosi, sospesi nel nulla della propria esistenza.
Suzanna Andler, “…la donna più tradita di Saint-Tropez”, di Marguerite Duras
traduzione di Natalia Ginzburg – regia Antonio Syxty – con Caterina Bajetta, Guglielmo Menconi, Elisabetta Scarano, Pietro De Pascalis/Maurizio Salvalalio, e con Gaetano Callegaro – scene Guido Buganza – costumi Giulia Giovanelli – disegno luci e video Fulvio Melli – staff tecnico Ahmad Shalabi, Marco Meola, Matteo Crespi – assistente alla regia Susanna Russo – foto di scena Angelo Readelli – direzione di produzione Elisa Mondadori – si ringrazia Francesco Tagliabue
Teatro Litta, corso Magenta
da lunedì a sabato ore 20:30 – domenica riposo
Durata: 1 ora e 40 minuti
Biglietti: Intero 24€ – Under35 16€ – Over65 e Under18 12€
Abbonamenti: 10 Identità, 5 Identità, UNIdentità, IDono
Spettacolo inserito in Invito a Teatro tagliando Manifatture Teatrali Milanesi