Credoinunsolodio dialogo impossibile: i muri dentro di noi
Vi ricordate la storia di Nathan il saggio dell’illuminista tedesco Lessing? Nathan è un ricco mercante ebreo, che ha cresciuto nella religione cristiana la figlia del suo amico passato a miglior vita e finanzia in Terra Santa, nella guerra contro le crociate, il Gran Saladino. Che lo chiama al suo cospetto perchè risponda alla domanda: quale delle tre religioni è quella superiore?
E Nathan risponde con una favola, quella dei tre anelli. Un ricco mercante ha tre figli; amandoli tutti allo stesso modo, prima di morire da un orafo si fa fare altri due anelli tanto uguali da non poterli distinguere da quello originale.
Era questo un anello magico, che rendeva grato a dio e agli uomini il possessore e veniva tramandato dal padre al figlio prediletto da diversi secoli. Morto il padre, iniziano le liti tra i tre fratelli, ciascuno dei quali si considera il prediletto.
Finiscono in tribunale dove un giudice illuminato, in un inno alla tolleranza dice loro: Ognuno ebbe l’anello di suo padre che vi amò ugualmente tutti e tre. Orsù! Sforzatevi di imitare il suo amore incorruttibile e senza pregiudizi. Ognuno aiuti la virtù dell’anello con dolcezza, pazienza, carità e devozione a Dio. Quando le virtù degli anelli appariranno nei nipoti, e nei nipoti dei nipoti, io li invito a tornare in tribunale, fra mille mille anni.
Ecco, ora gli anni sono passati e Massini getta nuovamente uno sguardo in Terra Santa, con il suo testo Credoinunsolodio, dal 25 marzo al 13 aprile 2017 al Teatro Studio Melato di Milano interpretato e diretto da Manuela Mandracchia, Sandra Toffolatti, Mariangeles Torres.
Sulla scena tutto è grigio, l’aria è secca, bruciata dalle bombe.Tavolini di caffè, alcuni rovesciati, sedie alla rinfusa e sul fondo, accanto ad un muro diroccato, una porta mezza distrutta, incapace ormai di proteggere dall’inferno che c’è fuori, perchè l’inferno è dentro le nostre case, nei nostri giorni, dentro di noi.
Tre donne sono in scena, i tre anelli di Lessing: Eden Golan, docente di storia ebraica, da sempre pacifista convinta; Mina Wilkinson, soldato dell’esercito americano; Shirin Akhras, ventenne studentessa palestinese, con il sogno del martirio che ha divorato i sogni della giovinezza.
Le loro vite, le loro parole, le loro azioni sembrano distanti ma finiscono con l’intrecciarsi in un arabesco infinito di violenza, di odio, di incomprensione. Tutte e tre, pedine inconsistenti della stessa scacchiera.
La docente di storia, quella che non amava usare il noi e loro, che era contro l’odio e l’ideologia, dopo essersi salvata in un attentato, si ritrova stupita a parlare con le stesse parole dei suoi contro gli “altri”, a desiderare muri, razzi e vendetta.
La giovane palestinese, annebbiata dal martirio, è pronta a far saltare in aria la giovinezza dei suoi amici insieme alla sua. E quella americana, che si trova in mezzo al dio degli uni e degli altri è quasi isterica per la frustrazione di non comprendere. Il tritolo non ha profeti ma solo solitudini. Le tre donne non parlano mai tra loro, anche se le loro vite, cosi distanti, cosi diverse, saranno destinate ad incrociarsi. Tra sonorità angoscianti, condivideranno il momento eterno dell’attesa.
Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli, 6 – M2 Lanza), dal 25 marzo al 13 aprile 2017
Credoinunsolodio
di Stefano Massini
diretto e interpretato da Manuela Mandracchia, Sandra Toffolatti, Mariangeles Torres
scene Mauro De Santis
luci Claudio De Pace
costumi Gianluca Sbicca
musiche Francesco Santalucia
movimenti Marco Angelilli
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Orari: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì, 20.30; domenica, 16. Lunedì riposo.
Durata: 95 minuti
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv