The Aliens, quando gli alieni sono alienati
The Aliens, di Annie Baker, per la regia di Silvio Peroni è dal 21 al 26 marzo 2017 in scena al Teatro Filodrammatici di Milano, sempre attento alla nuova drammaturgia.
Sul palco due giovani trentenni bivaccano su sedie di plastica. Intorno a loro, bidoni della spazzatura, sedie di plastica scompagnate, vecchie casse di plastica per le bevande. C’è anche un tavolo, o meglio, una tavola di legno appoggiata su una pila di mattoni. É il retro di un bar, un posto a metà tra una mini discarica e un posto tranquillo che ha però un che di precario.
Del bar adiacente non si sentono neanche i rumori, né si vedono gli altri avventori. I due giovani sono là, come pezzi dismessi di una società che li ha lasciati indietro. Uno beve; è scalzo, quasi che le scarpe siano per lui una costrizione, con i capelli lunghi e la barba non rasata; indossa maglietta e calzoncini di jeans. L’altro, con sulla testa un pesante cappello di lana, nonostante la piena estate, fuma una sigaretta dopo l’altra.
Il fumo che si alza verso l’alto è la cosa più mobile su questo palco dove tutto sembra indolente, fermo, in una immobilità malata, silente, stagnante che nasconde un grande disagio. Poi i due abbozzano un dialogo. Le parole escono con sforzo, prive di intensità: sono poche, piatte e si ripetono. Potrebbe essere il frasario di adolescenti. Figo, tipo, schifo sono le tre parole ricorrenti, limitate e limitanti come le emozioni che sembrano non albergare nei loro animi.
I due giovani sono là, giorno dopo giorno, in una dimensione temporale dilatata, a parlare senza entusiasmo di Bukowski, filosofia e musica. Hanno avuto una band ma non si sono mai messi d’accordo sul nome. L’ultimo forse era stato the Aliens, gli alieni, o meglio, gli alienati dal mondo, dalla vita che sembra scorrere evitandoli.
Il vuoto che li circonda, il vuoto nelle loro parole, nel loro animo, è pieno di solitudine, di avvenimenti tristi, di assenza di esempi positivi o di progetti. Quando per caso entra Evan nella loro esistenza, un adolescente timido e impacciato, proveranno un sussulto di vita; per poi però ripiombare nel loro grande disagio tanto grande quanto pacato, non urlato, accettato e considerato tragicamente immutabile.
In platea i giovani ridono di fronte a quella lingua frammentata, impoverita, traballante che riconoscono essere loro e che invece lascia un po’ di amaro in bocca a chi, come la sottoscritta, si ostina, in assenza di esempi positivi, a credere nella parola e nella sua pienezza. Perchè, se la parola perde di intensità, resta solo la violenza, anche contro se stessi.
Teatro Filodrammatici di Milano – via Filodrammatici, 1 – ingresso Piazza Paolo Ferrari, 6 –
Telefono: 02 3672 7550
martedì 21, giovedì 23 e sabato 25 marzo 21.00 | mercoledì 22 e venerdì 24 marzo 19.30
domenica 26 marzo 16.00
Intero: 22.00 euro | ridotto convenzionati: 18.00 euro | ridotto under 30: 15 euro | ridotto over 65 e under 18: 11 euro
www.teatrofilodrammatici.eu
tel. 02 36727550
PRIMA NAZIONALE
The Aliens
di Annie Baker
traduzione: Monica Capuani
con Giovanni Arezzo, Francesco Russo, Jacopo Venturiero
regia Silvio Peroni |
produzione Khora.teatro/Pierfrancesco Pisani
Le musiche e le canzoni originali sono di Michael Chernus, Patch Darragh e Eric Gann