Lisistrata, astinenza dall’uccello e pacifismo anti-litteram

La commedia di Aristofane sullo sciopero femminile del sesso, declinata da Stefano Artissunch al burlesque, tra risate, musica, costumi e atmosfere
Immaginatevi la guerra del Peloponneso durata trent’anni, il più grande “sommovimento che sia mai avvenuto, per i Greci, una parte di barbari e, per così dire, per la maggior parte degli uomini”, come scrive Tucidide. Le donne dell’intera Grecia vedono morire i loro uomini, padri, figli, fratelli. Sono a casa, prive di parola. Il loro giudizio, la loro visione della vita, del potere, non interessa gli uomini che le desiderano solo per saziare i propri istinti sessuali mentre continuano a seminare morte per accrescere potere e prestigio. Ecco che Aristofane, commediografo greco nato attorno il 450ac, prova ad invertire i ruoli dell’uomo che si occupa della guerra e della donna che si occupa della casa. Lo fa con una divertente commedia rappresentata ad Atene nel 411 ac, Lisistrata, nome della bella donna ateniese che convince tutte le donne greche a fare lo sciopero del sesso per obbligare i loro uomini, spartani ed ateniesi, a firmare la pace.
Stefano Artissunch sino a domenica 15 maggio 2016, porta al Teatro Carcano di Milano, questa commedia piena ironia, doppi sensi ed allusioni marcate agli istinti sessuali maschili e femminili. E lo fa declinandola con i codici del burlesque, in una terra di mezzo tra inconscio e incoscienza, tra musica, atmosfera e costumi mentre in frac annuncia il coro, da voce all’oracolo, al poeta, diverte il pubblico, canta sulle note di Kurt Weil. Sul palco, oltre al regista, Stefano Tosoni e Gian Paolo Valentini, bravissimi, moltiplicano i ruoli maschili e femminili in un immacolato gonnellino bianco, tra passi di danza, fantocci femminili e “grotte ikea”. Gaia De Laurentiis è la bella Lisistrata che usa il corpo come arma per la pace; la terra, dice, bisogna averla nel sangue e non gettare il sangue nella terra. É lei la voce che non si rassegna alla guerra e sogna che tutte le tensioni, “i fili aggrovigliati” sparsi per la Grecia, si stendano per comporre una unica grande tela bianca di pace. Evocativa e commovente l’immagine di lei in cima al palco, mentre una grande matassa di tela bianca cade, srotolandosi, ai suoi piedi, formando un principesco abito nuziale. Ma l’attimo di poetica sospensione è bruscamente interrotto: il buio piomba nella sala del bel teatro milanese, e sotto l’abito principesco, cominciano spari e deflagrazioni di bombe, quasi che, il ventre ingenuo della nubenda, sia già gravido di morte.
Spettacolo per tutti, anche giovanissimi nonostante il colorito linguaggio; da non perdere perchè oltre al pregio di portare in scena una commedia di quasi 2500 anni, lo fa, con lo sguardo accattivante del burlesque; e l’intelligente divertimento è assicurato.
Resta in scena sino al 15 Maggio 2016. Ricordiamo che sabato 14 maggio 2016 alle ore 12,00, il Teatro Carcano si riempirà di note dell’ Ensemble la Barocca, (Direttore Ruben Jais ) e di parole di Antonio Lubrano, per lo spettacolo Chi Ha Paura Di Händel.
Teatro Carcano, Centro d’Arte Contemporanea
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Novità: venerdì ore 19,30 – domenica ore 16,00
info@teatrocarcano.com
Gaia De Laurentiis
Lisistrata
di Aristofane
Con Stefano Artissunch, Stefano Tosoni, Gian Paolo Valentini
Regia Stefano Artissunch