La guerra dei sessi in Le Relazioni Pericolose di Choderlos De Laclos di Silvia Giulia Mendola

“Il più piccolo ostacolo da parte vostra, sarà interpretato da parte mia come una vera dichiarazione di guerra: vedete bene che la risposta che esigo non richiede né lunghe, né belle frasi. Bastano due parole” . “Allora, che sia guerra”, risponde adirata la Marchesa de Morteuil al Visconte de Valmont in Le Relazioni Pericolose di Choderlos De Laclos. Non stupisce: tutto lo spettacolo, in scena al Parenti di Milano sino al 12 luglio 2013, è una guerra sottile tra i sessi giocata sul palcoscenico trasformato in ring con sullo sfondo in verticale, una grande scacchiera. Essa ricorda che la forza delle passioni può essere dominata dalla scaltrezza dell’intelligenza. Il tutto a passo di tango. L’illuminismo è passato di là e finanche la seduzione approfitta delle conoscenze che le nuove scienze hanno portato per meglio manipolare l’umana natura. In modo mirabile Silvia Giulia Mendola regista dello spettacolo ed attrice, traspone in una pièce teatrale lineare, il romanzo epistolare di De Laclos, dando un corpo alle lettere che, con gli stili, i registri, le espressioni, la scaltrezza nell’uso della parola, rivelano i caratteri dei personaggi.
Cécile de Volanges, quindicenne appena uscita dal collegio per sposare il facoltoso Gercourt, scrive in modo puerile, con espressioni di stupore e di ingenuità. La Marchesa de Merteuil, usa la parola per manipolare, per raggiungere i suoi obiettivi libertini come fa anche il visconte. Ma lei è una donna e non si può mostrare libertina come de Valmont, che con fierezza racconta di ogni conquista. La società vuole che la donna non studi, non parli in società, sia ubbidiente. Per questo deve essere più abile dell’uomo, deve diventare scaltra, acrobata dell’inganno. E sarà lei, la marchesa, a dirigere il gioco: il visconte dovrà deflorare la giovane Cecile prima del matrimonio. Lui non vuole perché vuole sedurre Mme de Tourvel, onesta e pia. Ma poi, per rabbia verso la mamma di Cecile che ha scritto male di lui, lo fa. Intanto, l’animo forte ed un pizzico presuntuoso di Mme de Tourvel vacilla di fronte alle parole del Visconte, focose e penetranti e si concede, di un amore puro, vero, una sorgente candida che per la prima volta disseta il visconte. Ma innamorandosi il visconte perde il controllo, il suo rango di libertino e si mette in ridicolo di fronte agli occhi della marchesa de Merteuil, sua precedente amante, unica donna ad averlo legato a lui con il filo sottile della competizione “sessuale”. E lei lo costringerà a lasciare Mme de Tourvel. Mutilato nel suo amore, il Visconte si risveglia. E il gioco di seduzione si trasformerà in passione distruttrice.
Raffaella Roversi
09 luglio 2013
Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano
platea €25;
galleria €20;
over60/under25 € 12.50
biglietteria@teatrofrancoparenti.it – 02 59 99 52 06