La notte dell’Innominato: un viaggio nell’anima

Dal 19 al 31 ottobre 2021 va in scena in prima nazionale, al Piccolo Teatro Strehler di Milano, La notte dell’Innominato con Eros Pagni sulla scena insieme a Gianluigi Fogacci, Valentina Violo, Simone Ciampi
Lo spettacolo, con una architettura scenografica visiva ed illustrativa imponente, porta sul palco le pagine toccanti dei Promessi Sposi manzoniani, quelle della conversione dell’Innominato.
Lucia è stata rapita dai suoi bravi e condotta nel suo castello. Anche se tutto si è svolto secondo i piani, il servitore del potente, il Nibbio, non può nascondere la compassione che ha provato davanti alla fervente fede di Lucia. Avrebbe preferito, dice all’Innominato, ucciderla piuttosto che essere testimone della sua purrezza. Ciò incuriosisce a tal punto il vecchio potente, da decidere di andare nella sua cella. Alla vista di Lucia e della sua tangibile fede in Dio, l’Innominato prova qualcosa di nuovo che gli fa sentire tutta la suadrammatica finitezza malgrado i suoi deliri di onnipotenza.
La notte sarà terribile per entrambi e si concluderà in modo opposto. La ragazza non trovando conforto unicamente nelle preghiere, decide di offrire un voto alla Vergine: la sua verginità. Nella rinuncia di un amore e piacere terreno, Lucia infatti trova la pace, la beatitudine ed il sonno dei giusti.
La notte dell’Innominato: un viaggio nell’anima, dal dramma alla luce
L’innominato invece comincia a passar in rassegna i suoi crimini e, di scelleratezza in scelleratezza, sente crescerere dentro di sè l’orrore. In preda alla più tetra disperazione, arriva persino a sfiorare l’idea del suicidio. Ma è trattenuto dal dubbio che ci sia una vita oltre la morte e un giudizio divino. Sentendosi chiamato da Dio a mutar vita, si recherà dal cardinale il giorno seguente.
La regia imponente di Daniele Salvo fa di questa notte un personaggio ulteriore. Con una scenografia impattante, costruita con videoproiezioni, ombre caravaggiesche e maschere atte non a celare ma a rivelare la peculiare ferocia di ognuno, essa da concretezza al lato più brutale e deformato dell’umanità. Le figure che vediamo inizialmente sul palco sono informi, macabre, spettrali. Anche la luna si eclissa dalla scena come se al castello dell’innominato tutto sia rifiuto di legge e regole, solo dubbio ed angoscia.
La notte dell’Innominato è uno spettacolo dal forte impatto visivo, molto adatto probabilmente a studenti liceali abituati ad effetti speciali.
Le parole dell’Innominato e la sua notte di angoscia indicibile tuttavia, ci rimandano ad una società ancora “timorata da Dio”, ma dove il dramma può ancora trasformarsi in luce proprio per la sua presenza e per quella vita oltre la morte. Se è vero invece nella nostra “Dio è morto”, noi ormai ci troviamo oltre la luce e il giudizio divini e quindi il nostro dramma può solo trasformarsi in tragedia.
Piccolo Teatro Strehler (Largo Geppi, 1 – M2 Lanza), dal 19 al 31 ottobre 2021
da Alessandro Manzoni, regia e adattamento Daniele Salvo
con Eros Pagni e con Gianluigi Fogacci, Valentina Violo, Simone Ciampi
scene Alessandro Chiti, costumi Daniele Gelsi, luci Cesare Agoni
musiche Patrizio Maria D’Artista, videoproiezioni a cura di Michele Salvezza
produzione Centro Teatrale Bresciano e Teatro de Gli Incamminati
spettacolo realizzato con il sostegno di Next 2020
Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16. Lunedì riposo.
Durata: 80 minuti senza intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org
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