Turismo e cultura, Simposio a Manciano su cultura, turismo e territorio

I territori di Manciano (Gr), di San Martino sul Fiora, Montemerano e Marsiliana, hanno ospitato nel mese di agosto 2021, il Festival A Veglia, Teatro del Baratto ideato e diretto da Elena Guerrini. L’ispirazione è venuta all’attrice, dalla forte tradizione agricola di questo suo bel territorio natio, dove si andava “A Veglia” nelle cascine, portando da casa una sedia, o un cuscino insieme ad un pezzo di cacio, o un fiasco di vino. L’ingresso agli eventi, è infatti a baratto: nessun biglietto ma olio, vino, formaggi o prodotti della terra ed è bene portarsi la sedia.
Questa XV edizione, che come le precedenti ha offerto teatro, musica, presentazioni di libri, convegni, è stata dedicata al poeta Giuliano Scabia e al suo lascito morale.
Perchè se è vero che si perde il proprio centro a combattere contro il mondo, non ci si può esiliare dallo stesso. Resta allora, forse, la possibilità, come scrive Scabia, di provare “qua e là, dappertutto, a costruire attimi di Paradiso Terrestre. Per trovare una peculiare, anche se fragile, brevissima e provvisoria, maniera di stare gli uni accanto agli altri a dispetto della tempesta incombente”.
Turismo, Cultura e Territorio
A Veglia, Teatro del Baratto ha ospitato, il 19 agosto al Parco Pietro Aldi a Manciano, il simposio Turismo e cultura. Promosso dall’Associazione Culturale Ateatro e curato da Elina Pellegrini è stato realizzato grazie al patrocinio e contributo del Comune di Manciano e sostenuto dal Ministero della Cultura e da Fondazione Cariplo.
L’occasione è stata la presentazione del volume edito dalla casa editrice Franco Angeli, Spettacolo dal vivo e turismo – strategie e strumenti d’incontro, curato da Martha Friel, ricercatrice e docente universitaria presso IULM. L’incontro ha offerto un momento di riflessione sulla relazione tra cultura, territorio e turismo, alla luce non solo delle grandi trasformazioni globali e dell’internazionalizzazione dei flussi turistici ma anche della difficoltà di coniugare cultura, intesa come frutto di un processo creativo (non spettacolarizzazione) ed economia.
Il turismo culturale ci ha raccontato Martha Friel, almeno sulla carta, ha rappresentato e rappresenta una grande opportunità di sviluppo per molti territori e comunità. Può sicuramente valorizzarli, contribuendo anche a riqualificarli. Vanno però coinvolti oltre agli operatori turistici, quelli di altri settori, quali viticoltori, ristoratori, agricoltori. Tuttavia, come sottolineato anche da Francesco Tapinassi, Direttore di Toscana Promozione Turistica, molto attento anche alla costruzione di ecosistemi digitali (www.visittuscany.com) e alla reputation digitale, permangono tantissime difficoltà.
Tra queste ricordiamo, oltre a quelle legate all’eccessivo sfruttamento turistico (overtourism), quelle di dialogo tra agenti diversi(manca una koinè), di calendarizzazione (la maggior parte degli eventi sono condensati in alcune settimane e non diluiti), di diversificazione dei pubblici, di formazione del personale, di sostenibilità ambientale e del reperimento di risorse non pubbliche.
Sono intervenuti anche Valeria Bruni, Assessora al Turismo del Comune di Manciano; Simone Pacini di Fattiditeatro e autore di Il teatro sulla Francigena; Massimo Cardosa, direttore dei Musei Civici di Manciano; Alessandra Lazzari e Tanita Spang, codirettrici del Festival Teatro nel bicchiere; Michele Santinelli direttore del Manciano Street Music Festival.