La tragedia del vendicatore, l’azione senza logos

Nel buio della notte, il Faust di Goethe, alla ricerca di un’ispirazione, legge le parole dell’apostolo Giovanni: «in principio era il Verbo (logos)». Ma non è troppo convinto che la parola abbia tanto valore e si sforza di trovare un inizio diverso. Cosa poteva esserci all’inizio? Pensiero? Energia? No, si dice Faust, è l’azione nel suo farsi dinamico.
Ma il logos è anche ordine, relazione tra le cose e senza di esso, l’azione diventa senza pensiero e sfocia in un fare astratto e indeterminato. É questa la Tragedia del Vendicatore, di Thomas Middleton ( Inghilterra 1580-1627): l’azione, la vendetta che, dettata da passionalità istintiva, travolge freneticamente e suo malgrado, le esistenze.
L’inglese Declan Donnellan, uno dei più grandi registi europei, Leone d’Oro alla carriera, l’ha scelta per la sua prima produzione al Piccolo di Milano e in Italia dal 9 ottobre al 16 novembre 2018.
Ha lavorato con 14 giovani attori italiani superando il limite della conoscenza tecnica delle singole parole per abbracciare il linguaggio del Teatro nella sua interezza, quello che va oltre la parola e si fa respiro, movimento.
E di movimento sul palco, ce n’è tanto. Gli attori entrano ballando, in abiti contemporanei. Sullo sfondo grosse porte chiuse dipinte di rosso, presagio di morte. Ogni personaggio ha un nome equivalente al suo ruolo: Castizia è casta, Gloriana è pura e piena di gloria, Spurio è il figlio bastardo del Duca, Vindice è il vendicatore, etc. Dovrebbero essere tutti ingranaggi prestabiliti di un meccanismo, ma qualcosa si inceppa, come ci ricordano i rumori simili a quelli di un movimento meccanico difettoso, bloccato, cardini di una pesante porta di ferro che si chiude, sbarrando l’uscita alternativa.
La storia, per sfuggire alla censura dell’epoca che non ammetteva critiche alla corte inglese puritana, è ambientata in una corte rinascimentale italiana, cattolica e quindi nido di corruzione e lussuria. Il Duca libertino, uccide una giovane casta che resiste alle sue bramosie. Il futuro sposo di lei, medita vendetta contro il Duca. Vendicherò, dice, quel che vendetta esige; ma finisce poi con lo sterminare l’intera famiglia ducale, complici, l’odio, la bramosia, la lussuria, l’invidia dei suoi componenti. Nessuno comunica, tutto e falsità, finzione.
L’eruzione generale di violenza degenera in un bagno di sangue durante il ballo per l’elezione del nuovo Duca, dove tutti periscono, finanche il vendicatore; quasi che, laddove non ci sia posto per il “logos” e quindi non ci sia comunicazione, resti spazio solo per la violenza.
Secoli dopo, Ionesco fa quasi terminare la Cantatrice Calva con frasi vuote sempre più brevi, che scivolano in suoni onomatopeici privi di significato. Poco dopo, i personaggi in scena, cominciano ad urlare come delle bestie violente, prima che il buio invada la scena e le due coppie si scambino i ruoli.
La tragedia del vendicatore non narra di grandi gesta, ne pone “dilemmi amletici”; racconta della dannazione di un’anima vendicativa e di corruzione, abusi di potere, lussuria, ingordigia a corte. Ma non pensate ai toni tragici della tragedia. I registri sono molteplici: grottesco, farsa, morality play, derisione, danza macabra e burlesque. Perchè in fondo, cosa c’è di più assurdamente esilarante di piccoli uomini imperfetti e finiti che aspirano ad una divina infinitezza?
Lo spettacolo è incisivo, pieno di energia e muove al riso. Resta l’attualità del testo e delle situazioni.
La tragedia del vendicatore, in italiano, sarà sovratitolato in inglese nelle recite del 9, 13, 17, 20, 27 ottobre e 3, 10 novembre. Sovratitoli a cura di Prescott Studio. Dopo Milano,
Gli incontri al Chiostro di via Rovello
Venerdì 5 ottobre, ore 17
Incontro con Declan Donnellan
modera Francesco Bianchi, introduce Anna Piletti
Martedì 9 ottobre, ore 17
Thomas Middleton: quattro secoli di silenzio
con Daniela Guardamagna, introduce Anna Piletti
Giovedì 18 ottobre, ore 17
Incontro con la compagnia dello spettacolo
Piccolo Teatro Strehler (largo Greppi – M2 Lanza), dal 9 ottobre al 16 novembre 2018
La tragedia del vendicatore
di Thomas Middleton
drammaturgia e regia Declan Donnellan
versione italiana Stefano Massini
scene e costumi Nick Ormerod
luci Judith Greenwood, Claudio De Pace
musiche Gianluca Misiti
personaggi ed interpreti (in ordine alfabetico)
Ivan Alovisio Lussurioso
Alessandro Bandini Junior
Marco Brinzi operatore TV / giudice / guardia
Fausto Cabra Vindice
Martin Ilunga Chishimba operatore TV / guardia
Christian Di Filippo Supervacuo
Raffaele Esposito Ippolito
Ruggero Franceschini operatore TV / vescovo / guardia
Pia Lanciotti Duchessa / Graziana
Errico Liguori Spurio
Marta Malvestiti Castiza
David Meden Ambizioso
Massimiliano Speziani Duca
Beatrice Vecchione operatore TV / medico / guardia
coproduzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione
foto di scena Masiar Pasquali
La tournée
Torino, Fonderie Limone – dal 20 al 25 novembre 2018
Lugano, LuganoInScena – 29 e 30 novembre
Pavia, Teatro Fraschini – dal 6 all’8 dicembre
Firenze, Teatro della Pergola – dal 12 al 16 dicembre
Bologna, Arena del Sole – dal 10 al 13 gennaio
Modena, Teatro Storchi – dal 17 al 20 gennaio
Roma, Teatro Argentina – dal 23 gennaio al 3 febbraio
Pordenone, Teatro verdi – 7 e 8 febbraio 2019