Il Codice della Bellezza: l’arte come volano per sviluppo e valorizzazione del paese
Il Codice della Bellezza è il titolo del prezioso volume realizzato da IntesaSanPaolo in occasione del decennale della sua nascita, avvenuta il 1 gennaio 2007 con la fusione tra Banca Intesa e l’Istituto SanPaolo Imi.
In questo grande gruppo, la cui storia comincia nel 1539 con il Banco di Napoli, sono confluiti oltre 250 istituti di varia natura con le loro competenze e il loro patrimonio artistico. Dalla voglia di condividerlo con la collettività, nasce Il Codice della Bellezza, scritto da Attilio Brilli e edito da Utet grandi opere FMR che fa parte di Cose Belle d’Italia S.p.A. che aggrega realtà italiane rappresentanti l’eccellenza del Made in Italy.
La bellezza quindi come eredità artistica da conservare, ma anche come fattore propulsivo per lo sviluppo e la valorizzazione del paese, obiettivo che la Banca persegue nell’interesse dei risparmiatori, delle aziende e del territorio.
Attilio Brilli la racconta come avrebbe fatto un viaggiatore del ‘700/’800 passando per le sei città sedi storiche del gruppo: Torino, Milano, Padova, Bologna, Firenze e Napoli. Parafrasando Calvino, che di città anche invisibili se ne intendeva, Brilli non porta con sé il “mazzetto di vecchie cartoline” per fare un raffronto tra la città di ieri e quella di oggi, ma le pagine dei viaggiatori del ‘700 e ‘800 e i loro aneddoti.
Ne nasce un racconto sofisticato che si muove su più piani temporali. Il testo letterario, che diventa anche storia d’Italia e dell’architettura del nostro paese, si intreccia con uno splendido corredo iconografico realizzato da Francesco Piras sui palazzi rappresentativi del gruppo. Alcuni di questi, che ospitano preziose collezioni, sono aperti al pubblico.
A Torino, dove il viaggio comincia, la veduta nostalgica della città si integra con la “Torre”, il grattacielo IntesaSanPaolo progettato da Renzo Piano come segno di una città che crede nel futuro. A Milano, Brilli si sofferma su Piazza della Scala, mentre l’occhio attento del fotografo Piras si ferma sullo splendido palazzo di Gallerie D’Italia, proprietà della banca, un polo museale di una bellezza stupefacente.
Sfilano davanti al lettore le altre città. Il viaggio di Brilli si conclude a Napoli, nel circondario simbolo della capitale del Regno, con da una parte il teatro San Carlo, inaugurato il giorno dell’onomastico di Carlo Borbone, il 4 novembre 1737 e dall’altro Palazzo Zevallos, altro polo museale della banca.
Scheda dell’opera
Titolo: Il Codice della Bellezza
Editore: UTET Grandi Opere-FMR
Autore del testo: professor Attilio Brilli
Autore delle fotografie: Francesco Piras
Tiratura: 2000 copie versione in seta con plancetta a colori applicata e impressioni in oro, volume personalizzato a doppio marchio FMR-INTESA SANPAOLO inserito in astuccio a scivolo; 3000 copie versione in brossura con alette risvoltate
Edizione bilingue italiano e inglese con più di cento illustrazioni a colori
Foliazione: 176 pagine con un quattro ante e un tre ante
Formato: 23×30 cm volume chiuso, 46×30 volume aperto Carta: patinata GardMatt Ultra da 150 g Stampa: 4+4 colori con vernice riservata