SORELLE FONTANA: una pagina dell’Italia tra moda e cinema

Micol Fontana, 98 anni a breve, sorprende per la sua lucidità. Di solito, quando si è in là sul calendario della vita, si spara a zero, tanto non c’è più niente da perdere. Lei no. Vigile nelle risposte e ancora battagliera, non si pronuncia nel giudizio sul mondo della moda d’oggigiorno. Lei, sopravvissuta alle sorelle Zoe e Giovanna, un trio tutto al femminile dell’alta moda italiana, si reca giornalmente alla Via di S. Sebastianello nel cuore di Roma, presso la Fondazione che porta il suo nome, pronta “in campo” a supervisionare, ad offrire i suoi consigli, insomma “ad esserci”.
A dare un imprimatur significativo all’operato delle famose Sorelle, si è inaugurata il 18 ottobre nella Capitale una Mostra , “Il vestito del Cinema – Dalle sorelle Fontana….”, in concomitanza con la prossima apertura dell’annuale “Festival Internazionale del Cinema”. Cornice della mostra la suggestiva atmosfera dell’Aranciera San Sisto , gioiello che offre un respiro… clorofilliano in quell’area della Roma archeologica che spezza il flusso delle “ quattro ruote” tra Porta Metronia e le Terme di Caracalla. Un gioiello, l’Aranciera, un trionfo di piante d’alto fusto in un ricreato stile “retrò” per la sapiente opera dell’architetto Maria Grazia Perna: ambiente di sofisticata eleganza ove rivestimenti di tela al soffitto, rievocanti le “Vele” di Max Meyer, vanno a riflettere, al calare della luce, le immagini proiettate dai maxi schermi al plasma con gli episodi più salienti della meravigliosa avventura professionale delle Sorelle Fontana. Quei vestiti-scultura nell’Aranciera, che hanno accarezzato i corpi di miti indimenticati della celluloide, lasciando intatti e incontaminati i nostri sogni femminili a renderci tetragoni nella martellante dissacrazione dell’era tecnologica, appaiono come reviviscenze, fantasmi di quelle donne un tempo inavvicinabili come un’Ava Gardner, una Liz Taylor, una Rita Hayworth o una Audrey Hephburn, che Micol Fontana ebbe modo di discoprire in tutta la loro umanità nel corso dei… “copia e incolla” delle prove sartoriali.
A farci rivivere questa parentesi di storia italiana nel binomio moda-cinema l’ideazione della MMG – Multimediagrandimmagini in collaborazione con la Fondazione Micol Fontana e la C.O.D.E. Agency. A curare l’Ufficio Stampa- Ultramedia s.r.l., la giornalista Paola Pacchiani, Direttore Responsabile del nostro giornale. L’esposizione è stata patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Lazio, dal Consiglio Regionale della Regione Lazio, da Roma Capitale e dalla Provincia di Roma.
Ci preme sottolineare l’importanza di questa iniziativa, che riteniamo assai opportuna nella contingenza economica ed occupazionale del momento. Non è una frivolezza parlare di “moda” e ce l’hanno insegnato proprio le Sorelle Fontana che, in epoca ben lontana dalla benedetta o maledetta globalizzazione, hanno saputo esportare la creatività italiana in tutto il mondo. E quello non era giocare coi manichini, era “vendere”, creare posti di lavoro. Erano sì tempi diversi, quando, dalle ceneri dell’ultima guerra, si andavano raccogliendo i cocci con fatica e sacrificio di singoli imprenditori, coraggiosi nella loro minimalità di mezzi, non costretti a “delocalizzare” le produzioni all’estero per risparmiare il costo della manodopera. Ora il discorso è cambiato. Ma proprio ora, che stiamo per raccogliere altri cocci se non ci sbrighiamo a rimboccarci le maniche e soprattutto ad offrire ai giovani gli strumenti per farsi avanti, esistono dei settori di “sfogo” nei quali incanalare le capacità creative di tanta parte della nostra gioventù. Non dimentichiamo che la Moda è uno dei volani più importanti o, meglio, portanti dell’economia italiana, è fatturato. La “ Fondazione Micol Fontana” , creata nel 1994 ed integrata ufficialmente nell’Albo degli Istituti Culturali della Regione Lazio”, nonché dichiarata “Archivio di notevole interesse storico”, promuove la creatività dei giovani aspiranti stilisti italiani e stranieri attraverso seminari, visite guidate ed incontri con gli operatori del settore.
“ Dare coraggio ai giovani nel futuro” è il concetto-chiave emerso nel corso della conferenza-stampa, introdotta dal Prof. Claudio Strinati. E, come le Sorelle Fontana, Donne con la D maiuscola, hanno saputo costruire una pagina significativa del nostro Paese, sempre le donne, senza compiacimenti femministici, possono essere oggi il muscolo forte cui affidare un nuovo rinascimento. Non releghiamole nelle “quote rosa”, che fanno tanto apartheid. Affidiamoci a quella “Mater Matuta”, dea del Mattino o dell’Aurora, simbolo di una precisa funzione sociale della donna, che in questo momento criticamente italiano può rivelarsi assai “rigenerante”.
Aranciera di San Sisto
Ingresso P.zza di Porta Metronia, 1 – Roma
Mostra aperta tutti i giorni dal 18 al 30 ottobre
Ingresso libero dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
Domenica 11.00- 18.00
di Angela Grazia Arcuri
19 ottobre 2011