Delega fiscale, approvati tre decreti attuativi: addio scontrino cartaceo
Il Consiglio dei Ministri ha approvato tre decreti attuativi della delega fiscale. Si tratta di provvedimenti che toccano i temi della fatturazione elettronica, internazionalizzazione delle imprese e certezza del diritto per i rapporti tra contribuenti e fisco. Ne seguiranno altri entro metà giugno. A renderlo noto è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, alla fine del CdM.
“Sull’abuso del diritto lo scopo è delineare con certezza la condotta contestabile al contribuente. L’onere della prova dell’abuso è a carico dell’amministrazione. Mentre frode, reati tributari, evasione, rientrano nell’ambito penale, l’abuso del diritto ha natura amministrativa”, ha affermato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan.
Con l’adempimento collaborativo per le imprese che fatturano oltre la soglia dei 10 miliardi di euro si avvia “uno scambio di informazioni con l’amministrazione fiscale che consente di individuare le controversie e avviare una procedura facilitata. In questo modo l’Agenzia delle Entrate diventa consulente del contribuente e non solo controllore”, ha spiegato il ministro, il quale ha poi aggiunto che in Consiglio dei ministri “sono stati affrontati i termini di accertamento: il raddoppio dei tempi è consentito soltanto se la denuncia viene presentata nella scadenza ordinaria, con certezza del diritto per il contribuente”.
Per tutte le società che effettuano cessioni di beni e servizi a partire dall’anno 2017, poi, ”è prevista la possibilità di trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi. In sostanza, si tratta del superamento dello scontrino a fini fiscali”. Lo scontrino fiscale cartaceo fra qualche anno, dunque, potrebbe diventare un ricordo. Uno dei tre decreti legislativi sulla delega fiscale approvati dal CdM, infatti, introduce la fatturazione elettronica anche tra privati, sulla scorta di quanto già avviene per il pubblico. Attualmente, però, si stratta soltanto di una transizione opzionale: nessun obbligo è previsto, ma chi deciderà di usufruirne potrà beneficiare di alcuni vantaggi, come la riduzione dei termini di accertamento, la possibilità di incassare i rimborsi Iva più celermente e l’addio allo spesometro.
Giuseppe Ferrara
22 aprile 2014