Rientro dei capitali dall’estero, Padoan: “Bene ok Senato. Non è un condono”
Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione definitiva al Senato del disegno di legge sulla cosiddetta “voluntary disclosure”, o collaborazione volontaria, per il rientro dei capitali detenuti illegalmente all’estero. Un ddl approvato senza apportare modifiche al testo approdato a Palazzo Madama dopo l’ok della Camera e che è dunque diventato già legge.
‘’Si tratta di un provvedimento atteso da tempo – ha commentato il Ministro – ed equilibrato, che ha concluso l’iter parlamentare grazie alla collaborazione dei gruppi di maggioranza e all’atteggiamento costruttivo delle opposizioni’’.
Secondo Padoan, si tratta di un intervento innovativo rispetto alle misure adottate in passato per favorire il rientro dei capitali poiché ‘’non può essere considerato un condono, dal momento che l’imposta dovuta si paga per intero. Chi aderirà avrà una riduzione delle sanzioni amministrative e penali. Questa legge sul rientro dei capitali è conforme alle best practices internazionali in tema di regolarizzazione dei redditi dei capitali esportati illegalmente all’estero, basate sulla trasparenza, sullo scambio automatico di informazioni e sulla fine del segreto bancario, che sono state adottate su iniziativa dell’Ocse, del G20 e dell’Ecofin sotto la presidenza italiana dell’Unione europea’’.
Il Ministro dell’Economia ha quindi auspicato che ‘’tutti coloro che sono potenzialmente interessati utilizzino questa opportunità per mettersi in regola. I proventi, che prudenzialmente non sono quantificati nel bilancio dello Stato, contribuiranno a dare sollievo alle finanze pubbliche’.
La “voluntary disclosure” per regolarizzare le somme e beni detenuti illegalmente all’estero, potrà essere richiesta per le violazioni avvenute entro il 30 settembre 2014 e la procedura potrà essere attivata entro e non oltre settembre del 2015. Per i reati di dichiarazione fraudolenta, infedele o omessa dichiarazione e per omesso versamento di ritenute certificate e Iva è stata esclusa la responsabilità penale. È stata inoltre stabilita una riduzione delle sanzioni amministrative tributarie, mentre non sono previsti sconti su quanto dovuto a titolo di imposta.
Giuseppe Ferrara
5 dicembre 2014