SE TOLGONO L’ACQUA TOLGONO LA VITA

di Jo Galete De Arilas
Saremo schiavi dell’acqua o della proprietà?
Si sta accusando la popolazione di non fare nulla contro “privatizzazioni demenziali” ! ma anche se volessimo fermarci a riflettere viene da domandarsi cosa si può fare… contro i burattini della maggioranza che votano “si” solo per rimanere attaccati alle poltrone? perché poi in fondo se andiamo a vedere “la fiducia “ è questa, o voti “si”o te ne vai a casa e chiunque della maggioranza fuori dal governo sarebbe un incapace pesce fuor d’acqua.
Se i cittadini cercassero di andare avanti promuovendo manifestazioni, seppure pacifiche, manderebbero i “manganellatori” a fermare chi è contro gli ideali schiavisti del regime dei pianisti parlamentari. E seppure avessero un minimo di tolleranza e lasciassero manifestare i cittadini, interverrebbero i soliti disturbatori mandati dai “colletti bianchi” per fare in modo che tutto finisca a manganellate e il provvedimento rimanga.
L’unica soluzione sarebbe una… ( non si può neanche dire – in Italia basterebbe una così semplice parola espressa contro il regime per essere perseguiti da guitti giustizialisti, mentre chi attenta sistematicamente alla Costituzione non è volutamente toccato).
L’acqua è un bene irrinunciabile per la vita di qualsiasi cellula vivente ed il palazzo del potere la vuole privatizzare, rarefacendone la distribuzione e facendola pagare a peso d’oro. Questo bene diventerà l’oro bianco per alcuni eletti, per i quali i guadagni saranno stratosferici per i prossimi anni (se volete bere dovete pagare! E chi non può pagare? schiavizzatelo…).
Un ulteriore fardello da affrontare per i giovani genitori di oggi, che si trovano a mantenere una famiglia con un lavoro precario e con addosso la difficoltà di arrivare a fine mese.