di Patrizia Tarli
Un intervento come tanti per l’ospedale Santissima Annunziata di Chieti, che avrebbe potuto essere per uno come tanti, bisognoso di dimagrire, la possibilità di vedere realizzato il suo sogno.
Giandomenico Caramia, 42enne di Martina Franca, soffriva di un grave problema ed era estremamente sovrappeso – desideroso di perdere peso, si era recato presso la struttura teatina, dove l’11 novembre scorso era stato sottoposto ad un intervento di gastroplastica verticale con bendaggio gastrico.
L’intervento, eseguito dall’equipe di Franco Relmi, aveva richiesto ben dieci ore al posto delle tre richieste, ma era riuscito e il paziente è stato dimesso dall’ospedale per fare ritorno nella sua abitazione di contrada Monte Fellone, a Martina Franca – Giandomenico, musicista molto noto nel mondo della musica popolare, aveva spesso dei disturbi ed era stato più volte tranquillizzato dai medici, i quali li avevano giustificati come normali sintomi post operatori.
Finché, l’11 dicembre scorso, ad un mese esatto dall’operazione, il 42enne viene colpito da un grave malore e ricoverato presso l’ospedale civile di Francavilla Fontana (Brindisi) – dopo una visita nella quale i medici non riscontrano nulla di preoccupante, il paziente viene dimesso e torna a casa. Ma Giandomenico non ha pace e i dolori continuano, il 15 dicembre muore tra le braccia della sorella.
Tra medici chietini e tarantini, sono in tutto 10 le persone iscritte nel registro degli indagati per omicidio colposo, cui i carabinieri della Valle d’Itria hanno notificato gli avvisi di garanzia disposti dal pubblico ministero della procura di Taranto, Filomena Di Tursi, che conduce l’inchiesta. Oggi l’autopsia, che verrà effettuata sul corpo del 42enne dal medico legale Marcello Chirone – per l’occasione i medici indagati potranno nominare un consulente di parte.
28 dicembre 2011