Il GIP di Larino (CB) ha emesso le ordinanze di custodia cautelare per l’ex procuratore della Corte dei conti del Molise, Giuseppe Grasso con l’accusa di associazione a delinquere e corruzione, per il capitano Vincenzo Orlando, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Atessa (Chieti) con l’accusa di corruzione, e per il maresciallo della Guardia di Finanza Salvatore Malerba, in servizio a Termoli con l’accusa di truffa aggravata, falso in atto pubblico, omissione in atti di ufficio, rivelazione e utilizzo di segreti d’ufficio.
Sono stati, inoltre, portati in carcere il perito Antonio Malerba con le accuse di: corruzione in atti giudiziari, falsa perizia, rivelazione ed utilizzo di segreti d’ufficio, omissione di atti d’ufficio, illecita acquisizione di consenso elettorale, corruzione, associazione per delinquere, favoreggiamento, falsa perizia tentata, ed il dirigente dell’area tecnica del consorzio industriale della Valle del Biferno Domenico Vittorio Abiuso con le accuse di: corruzione in atti giudiziari, falsa perizia.
Il capitano dei Carabinieri ed il maresciallo della Guardia di Finanza sono stati posti agli arresti domiciliari.
L’ex procuratore capo della Corte dei Conti di Campobasso è stato posto all’obbligo di dimora nel comune di Napoli.
L’avvocato Marco Bonacina dipendente della società pubblica ‘Gestore servizi energetici” SpA dovrà comparire quotidianamente negli uffici di polizia in quanto accusato di associazione per delinquere.
Le misure cautelari sono state applicate in tale modo per evitare la reiterazione del reato e per evitare agli indagati di inquinare le prove.
Nell’inchiesta sono indagate in tutto 12 persone.
Le accuse pare provengano dai fatti inerenti l’ex acciaieria “Stefana” di Termoli dismessa da anni, intorno al tentativo di far acquistare l’area industriale al consorzio Industriale della Valle del Biferno (Cosib).
Una falsa perizia redatta da Antonio Malerba, ex assessore di Termoli che la Procura della Repubblica di Larino ritiene uno dei principali indagati sarebbe uno dei punti nevralgici dell’inchiesta.
Malerba a suo tempo, infatti, fu delegato dal Tribunale di Larino ad effettuare la perizia del territorio della ex acciaieria per essere acquistata dal Cosib.
Il procuratore di Larino, Antonio La Rana ha fermamente ravvisato corruzioni per invalidare la libertà del commercio per designare l’assegnazione dell’area.
Dalla fine dell’anno 2009 fino a giugno 2010 si sono svolte discretamente le indagini acquisendo documenti e ascoltando molte intercettazioni telefoniche che hanno messo in imbarazzo gli inquirenti stessi come la corruzione del comandante della compagnia di Atessa, Orlando.
Il 15 novembre il pm ha ufficializzato la richiesta per l’applicazione delle misure cautelari, il 13 dicembre il gip ha emesso le ordinanze di carcerazione eseguite oggi.
Secondo gli inquirenti ci si troverebbe di fronte ad una vera e propria associazione per delinquere specializzata a commettere reati “contro la pubblica amministrazione e contro la libertà dell’industria e del commercio”.
di Andrea Marasea
16 dicembre 2011