Chieti: violenza sessuale ripetuta su bimba di meno di 10 anni, carcere per 75enne e madre complice

Ennesimo caso di violenza sessuale perpetrato ai danni di una minore dal nuovo compagno della madre – solo che questa volta la madre della piccola non era ignara o impossibilitata ad intervenire, bensì complice dello stupratore.
Con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una minore che all’epoca dei fatti aveva meno di 10 anni e detenzione di materiale pedopornografico, i carabinieri hanno tradotto in carcere un 75enne di Lanciano che allora conviveva con la madre della bambina. Arrestata anche quest’ultima per favoreggiamento.
Il provvedimento è stato emanato dopo due mesi di indagini, che hanno portato a ricostruire i fatti, avvenuti circa 7 mesi fa – un iter travagliato, aggravato dal fatto che gli accertamenti sono partiti in ritardo, come ha commentato il sostituto procuratore Rosaria Vecchi : “Le indagini sono state particolarmente difficoltose, oltre ad essere partite in ritardo, a causa della “superficialita” degli operatori scolastici in contatto quotidiano con la bimba, i quali hanno allertato la Procura con ritardo” – ha detto il sostituto Vecchi – “Per disguidi di comunicazione tra le maestre della scuola frequentata dalla bimba, siamo stati informati in ritardo di questo grave reato” – ha sottolineato il sostituto procuratore – “mentre il dovere morale e di giustizia richiede di agire subito e nelle sedi competenti. Si tratta di un errore in buona fede, ma la condizione necessaria per la rinascita psicologica della bimba, già confusa dal mancato aiuto della madre, è la certezza della punizione del colpevole”.
Il provvedimento di custodia cautelare in carcere è stato disposto dal gip del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa – in merito al provvedimento disposto nei confronti del 75enne il procuratore della Repubblica di Lanciano, Francesco Menditto, ha tenuto a sottolineare come: “Il gip ha ravvisato la gravità del fatto e per questo l’uomo si trova in carcere, nonostante abbia superato il 70simo anno di età” – mentre con riguardo alla piccola e alla madre, ha detto – “La violenza si è ripetutamente consumata in ambito domestico, in quanto l’uomo era ospite nella casa abitata dalla madre e dalla bimba quando ha abusato della minore. Da tempo sufficiente l’anziano è lontano dall’abitazione dove sono avvenuti i fatti, così come la bimba al momento è al sicuro in luogo protetto dove è seguita una volta allontanata dalla madre, arrestata per favoreggiamento del reato che vedeva come vittima proprio la figlia”.
di Patrizia Tarli
9 dicembre 2011