La Regione Abruzzo delinea i principi sulla gestione delle acque

di Loris Tarli
I principi e gli obiettivi sul sistema idrico Abbruzzese sono stati delineati, in particolare le “Norme in materia ambientale” – la riforma del Servizio Idrico Integrato della Regione Abruzzo, di cui alla L.R. n. 9 del 12 aprile 2011, ha sancito i seguenti principi ed obiettivi:
– garantire l’uniformità di indirizzo e di azione in materia di Servizio Idrico Integrato (di seguito SII) sull’intero territorio regionale;
– promuovere l’unitarietà della gestione nell’ambito ottimale unico regionale;
– favorire la definizione di un governo pubblico e partecipativo del ciclo integrato dell’acqua, in grado di garantirne un uso sostenibile e solidale;
– salvaguardare la risorsa idrica – nella consapevolezza che tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, appartengono al demanio dello Stato – ed utilizzarla secondo criteri di solidarietà;
– determinare l’uso delle acque salvaguardando le aspettative ed i diritti delle generazioni future;
– indirizzare gli usi delle acque al risparmio ed al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la qualità della vita, il benessere del cittadino nonché la vivibilità dell’ambiente, l’agricoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrologici;
– consentire gli usi diversi dal consumo umano nei limiti nei quali le risorse idriche siano sufficienti ed a condizione che non ne pregiudichino la qualità.
In base all’art. 1 co. 8 della LR 9/2011, infatti, l’Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato promuove e protegge in via permanente la gestione delle attività afferenti al SII nel territorio regionale, nel rispetto dei principi di sussidiarietà ed unitarietà della gestione.
Nella delibera d’indirizzo ai sensi art. 1, comma 19, della L.R. del 12 aprile 2011 n. 9: “Norme in materia di Servizio Idrico Integrato della Regione Abruzzo”, si può leggere che è “ritenuto necessario ripristinare la corretta gestione della risorsa idrica ai fini della salvaguardia della stessa e della tutela dei diritti delle generazioni future”, nel documento sopra citato si prende atto inoltre che “a seguito dell’esito referendario si è avuta l’abrogazione dell’art. 23 bis del D.L. 112/2008 convertito con L. 133/2008 e, con riguardo al servizio idrico integrato quale servizio pubblico di rilevanza economica, vanno applicate le normative comunitarie e nazionali in tema di affidamento di servizi pubblici di rilevanza economica, tra le quali l’affidamento diretto in house del servizio qualora ne ricorrano i requisiti fissati dalla normativa comunitaria e nazionale”
Di seguito il link per un eventuale approfondimento del tema: http://bura.regione.abruzzo.it/nuovo2/singolodoc.aspx?link=2011/Ordinario_60_0.html
11 ottobre 2011