Estorsione aggravata e continuata nei confronti di due sacerdoti
Patrizia Tarli
Su Facebook chiedevano l’amicizia a preti gay per estorcere danaro
Estorsione aggravata e continuata nei confronti di due sacerdoti – l’accusa con cui sono stati arrestati due giovani che ricattavano preti omosessuali tramite Facebook.
I due, Diego Caggiano, 35 anni di Tornimparte ( L’Aquila), e Giuseppe Trementino, 30 anni di Bagnoli del Trigno (Isernia), tramite l’amicizia sul social network riuscivano ad ottenere confidenze intime che poi utilizzavano per attuare il ricatto, chiedendo somme di danaro sempre più alte in cambio del silenzio.
Tra le vittime individuate – sin’ora 12 religiosi di età compresa tra i 40 e 50 anni che svolgono il loro ministero in Emilia-Romagna, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia – alcune avevano relazioni omosessuali. Una volta che i due ragazzi lo hanno scoperto si sono finti a loro volta gay ottenendo dalle stesse confidenze intime con cui poi avrebbero attuato il ricatto.
I due sono stati scoperti grazie alle indagini effettuate dai carabinieri di Lagonegro iniziate tre mesi fa dopo una denuncia fatta ai magistrati da un prete di Isernia, esasperato dalle continue richieste di danaro. Arrestati dai militari a Bagnoli del Trigno ( Isernia), nell’abitazione di Trementino, dietro disposizione del gip di Lagonegro, Lucia Iodice, su richiesta del pm, Francesco Greco, attualmente si trovano nel carcere di Ponte San Leonardo a Isernia.
In questi momenti i carabinieri stanno svolgendo perquisizioni nelle abitazioni dei sacerdoti alla ricerca di nuovi elementi che possano aiutare nelle indagini.